-Informativa del Presidente Conte al Senato, dopo quella di ieri pomeriggio alla Camera. Il Premier ha ribadito: collaborazione con le Opposizioni per il nuovo Dl di aprile: in arrivo altre misure economiche per almeno 25 miliardi. Il Centrodestra: “Collaborativi, ma non spettatori ubbidienti”.
-L’editoriale dell’ex Presidente della BCE Draghi per il Financial Times: “Come in guerra, serve più debito pubblico”. La BCE : “Pandemia, shock economico, ora piano ambizioso” e avvia il Quantitative Easing “pandemico”. Spread a 158 punti base. Oggi pomeriggio, Consiglio UE in videoconferenza: niente di fatto, Italia non sottoscrive la bozza di accordo europeo.
-Confcommercio, stima 52 miliardi in meno di consumi. La ripresa, prevista solo a ottobre.
di Federica Marengo giovedì 26 marzo 2020
Dopo l’informativa di ieri pomeriggio alla Camera, stamane, il Premier Conte ha riferito anche in Senato riguardo all’emergenza contagio da Covid19. Durante il suo discorso, il Presidente del Consiglio, che ha ricordato le numerose vittime del contagio, ha annunciato che nel mese di aprile verrà approvato un nuovo Decreto Legge con altre misure economiche a sostegno delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie, per il quale saranno stanziati non meno dei 25 miliardi impiegati per il primo e che per la sua stesura si avvarrà di una più fitta collaborazione con le forze politiche dell’Opposizione.
“Il Governo è favorevole ad un percorso di condivisione con le forze politiche per le misure di rilancio del Paese. Dobbiamo riuscire a trasformare quest’emergenza in momento di opportunità per una crescita equa e sostenibile. Questa è una battaglia che si vince tutti insieme altrimenti a perdere saremo tutti, perché questo virus è invisibile, è come il vento, soffia dove vuole”, ha detto il Premier , spiegando : “La diffusione dell’epidemia ha innescato in Italia e in Europa una crisi senza precedenti che sta esponendo il nostro Paese a una prova durissima. La necessità di contenere il contagio ci sta costringendo a misurarci con nuove abitudini di vita, con un impatto negativo sull’intero sistema produttivo che coinvolge imprese, famiglie e lavoratori. Sono giorni terribili per la comunità nazionale, ogni giorno siamo costretti a registrare nuovi decessi, è un dolore per la nostra comunità che perde i più fragili, un dolore che si rinnova costantemente. Stiamo combattendo un nemico invisibile e insidioso che entra nelle nostre case, ci ha imposto di ridefinire le relazioni interpersonali, ci fa sospettare di mani amiche. Questa emergenza è così coinvolgente che arriva a sfidare il nostro Paese in tutte le sue componenti, è una sfida sanitaria, economica, sociale. Ci coinvolge tutti, nessuno escluso” .
Quindi, il ringraziamento a medici, infermieri e personale sanitario, impegnati in prima linea, negli ospedali, in questi giorni e l’esortazione rivolta al Parlamento all’azione e alla responsabilità: “Voglio rivolgere un sentito ringraziamento agli sforzi straordinari di tanti medici, infermieri e di tutti coloro che in questi giorni difficili rischiano la vita per salvare quella degli altri. Noi non ci dimenticheremo di voi, di queste giornate così difficili, così stressanti. Bisogna operare concretamente, affinché il ricordo del sacrificio del personale sanitario in lotta contro il Coronavirus non si perda, Non dimenticheremo il loro sacrificio. Tutti potranno giudicare il nostro operato. Ma ora è il momento dell’azione e della responsabilità. Nessuno può fuggire dalla responsabilità”.
Poi, il Premier ha ripercorso le tappe dell’emergenza, scattata il 31 gennaio scorso, e scandita dall’emanazione di una serie di Decreti contenenti norme per arginare la diffusione del contagio,precisando: “La nostra battaglia non conosce confini, si sviluppa da Nord a Sud. Ora, siamo concentrati sul Nord, dove la diffusione del virus è più impattante, ma l’attenzione è massima anche al Sud. La collocazione geopolitica dell’Italia non è influenzata dalle forniture. Ho letto di qualche uscita polemica. E’ impensabile che la nostra collocazione geopolitica possa essere influenzata dalle forniture dei dispositivi medici. Vi prego non insistiamo più”.
Infine, ha ribadito la posizione dell’Italia sui Corona-Bond, a poche ore dal Consiglio Europeo di Bruxelles: “Non sono mai stato favorevole al termine ‘Coronabond’, preferirei chiamarli European Recovery Bond”. Dobbiamo lanciare un messaggio chiaro: l’Europa è unita e pronta a fare tutto il necessario per difendere le proprie economie il tessuto sociale” e a questo fine dobbiamo essere disponibili anche a pensare a iniziative innovative e a ripensare vecchi strumenti stravolgendoli”.
Più tardi, poi, in un post su Facebook, in merito all’emergenza economica scaturita dalla pandemia, rivolgendosi agli italiani, ha scritto: “Nei giorni scorsi ho dichiarato con fermezza che lo Stato c’è. Non vi ho garantito che riusciremo a fare miracoli economici. Ma vi chiedo di non dubitare che il Governo ce la sta mettendo tutta e sta premendo al massimo sull’acceleratore per sostenere con forza e rapidità operai, lavoratori autonomi e professionisti che ogni giorno rendono grande l’Italia. Ho dato chiara indicazione a tutti gli uffici pubblici affinché si superino gli ordinari passaggi burocratici, si abbrevino al massimo i tempi normali. Il Decreto Cura Italia è stato solo un primo, pur importante, passo: oltre 11 miliardi di euro sono destinati agli ammortizzatori sociali, agli indennizzi e ai bonus in favore di autonomi e professionisti. Una prima risposta per 11milioni di cittadini. Abbiamo esteso la Cig in deroga all’intero territorio nazionale, a tutti i settori produttivi. Da lunedì 30 marzo i datori di lavoro possono fare domanda e il bonifico arriverà direttamente sull’Iban del lavoratore. Ho chiesto al ministero del Lavoro e all’Inps di mettere in campo uno sforzo straordinario affinché i pagamenti siano attivati entro il 15 aprile e, se possibile, anche prima: voglio che siano dimezzati rispetto alla scadenza fissata”. Per la Cassa integrazione ordinaria da ieri è già possibile, in tempi record, far pervenire le richieste. Le domande per i bonus e gli indennizzi saranno disponibili sul sito dell’Inps dal 31 marzo” .
E intanto, proprio nell’ambito del dibattito su come fronteggiare le conseguenze sul sistema economico mondiale ed europeo della pandemia, la Baca Centrale Europea, nel suo Bollettino di marzo, ha confermato di voler utilizzare tutti gli strumenti necessari e di voler attuare un piano di finanziamenti per sostenere imprese, Sanità , famiglie ,banche e amministrazioni pubbliche, avviando l’acquisto di titoli di Stato pubblici per 750 miliardi di euro, che durerà fino alla fine dell’anno.
Allo stesso tempo, a tal proposito , l’ex Presidente dell’Eurotower Draghi, in un editoriale pubblicato quest’oggi sul Financial Times, ha esortato gli Stati UE a rispondere alla crisi con un aumento del debito pubblico.
“Ci troviamo di fronte a una guerra contro il Coronavirus e dobbiamo muoverci di conseguenza e il punto cruciale è come agire con sufficiente forza e velocità per prevenire che una recessione si trasformi in una prolungata depressione, resa ancora peggiore da una pletora di default che lasciano danni irreversibili. E’ già chiaro, che la risposta deve coinvolgere un significativo aumento del debito pubblico. La perdita di reddito del settore privato dovrà essere eventualmente assorbita, in tutto o in parte, dai bilanci dei Governi. Livelli di debito pubblico più alti diventeranno una caratteristica permanente delle nostre economie e sarà accompagnata da una cancellazione del debito privato. Ma, di fronte a circostanze non previste, serve un cambio di mentalità come lo sarebbe in tempi di guerra. Lo shock che ci troviamo ad affrontare non è ciclico. La perdita di reddito non è colpa di chi la soffre. Il costo dell’esitazione potrebbe essere irreversibile. La memoria delle sofferenze degli europei negli anni 20 del ‘900 sono un ammonimento. La velocità del deterioramento dei bilanci privati, causata da uno shutdown che è inevitabile deve suscitare un’uguale velocità nel dispiegare i bilanci dei Governi, mobilitare le banche e, come europei, sostenerci uno con l’altro in quella che è evidentemente una causa comune. Si tratta di azioni che vanno sostenute anche se comportano un alto e inevitabile costo economico. Giorno dopo giorno le notizie economiche peggiorano. E’ l’appropriato ruolo dello Stato quello di dispiegare il suo bilancio per proteggere i cittadini e l’economia contro shock di cui il settore privato non è responsabile e non può assorbire. Tutte le guerre sono state finanziate da aumenti del debito pubblico. Durante la Prima Guerra Mondiale, in Italia e in Germania, fra il 6 e il 15 per cento delle spese di guerra in termini reali sono state finanziate con le tasse. L’Europa è ben equipaggiata per affrontare questo shock straordinario. Ha una struttura finanziaria capace di far confluire fondi in ogni parte dell’economia. Ha un forte settore pubblico in grado di coordinare una risposta rapida. Proprio la velocità è essenziale per l’efficacia della risposta”.
Un monito , quello di Draghi, arrivato alla vigilia del Consiglio Europeo, che si svolto questo pomeriggio a Bruxelles in videoconferenza e che ha visto la netta contrapposizione tra 9 Paesi del Sud, tra cui, Italia e Spagna, e quelli del Nord, Olanda e Germania, già dimostratisi divergenti nell’Eurogruppo di mercoledì scorso. I primi infatti hanno chiesto l’utilizzo senza condizionalità del Meccanismo Europeo di Stabilità o Fondo Salva Stati e l’emissione di titoli di debito (Coronabond o Eurobond),garantiti dalla UE, incontrando le resistenze dei Paesi del Nord, che vorrebbero invece condizionare l’accesso ai fondi del MES a garanzie precise come l’attuazione di riforme strutturali e la ristrutturazione del debito pubblico.
Da qui, l’ulteriore appello del ministro dell’Economia Gualtieri, che in una nota, ha sottolineato: “Di fronte a uno shock simmetrico,per massimizzare l’efficacia di questi interventi e assicurare coesione e convergenza tra i Paesi, essi dovrebbero essere sostenuti da una piena condivisione del rischio anche attraverso l’emissione di strumenti di debito comune. Le iniziative della Bce in questo quadro sono molto positive. Con le misure già adottate e quelle in preparazione, stiamo varando un sostegno alla liquidità basato su garanzie pubbliche che non ha precedenti e che è al livello delle iniziative più consistenti e ambiziose messe in campo in Europa. L’ex presidente della Bce, Mario Draghi, sul Financial Times ha parlato di “guerra” che necessita di misure adeguate, compreso l’aumento “significativo” del debito”.
Appello, che non sembra però essere servito, in quanto , secondo fonti di stampa, il Premier Conte avrebbe rifiutato la bozza d’intesa del Consiglio UE, poiché contenete un accordo basato su meccanismi di protezione personalizzati elaborati in passato, come la mutualizzazione del debito pubblico (“Ciascun Paese risponde per il proprio. L’Italia le carte in regola con la finanza pubblica”, avrebbe ribattuto il Premier). Quindi, Conte avrebbe chiesto alla UE dieci giorni di tempo per trovare una soluzione adeguata, proponendo di istituire, di concerto con il leader spagnolo Sanchez, gruppo di lavoro formato da cinque Capi di Stato o di Governo europei per la formulazione di una proposta comune.
Poco prima, invece, il Presidente del Consiglio ha partecipato alla riunione dei leader del G20, chiedendo unità e cooperazione nella gestione della crisi sanitaria ed economica scaturita dalla pandemia.
Queste, le conclusioni dei “grandi della Terra”: “Il G20 inietterà 5 miliardi dollari nell’economia mondiale per superare l’impatto sociale ed economico del Coronavirus, poiché il virus non ha confini. Combatterlo richiede una risposta globale trasparente, robusta, coordinata nello spirito di solidarietà. Siamo impegnati a un fronte unito contro questa minaccia comune. La pandemia di Covid-19 è senza precedenti e non rispetta i confini. Deve essere combattuta con una risposta globale trasparente, robusta, coordinata, su larga scala e basata sulla scienza e nello spirito di solidarietà. I Paesi sono quindi fortemente impegnati a presentare un fronte unito contro questa minaccia comune. Il G20 è impegnato a fare tutto il necessario per superare la pandemia, insieme alla Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), al Fondo monetario internazionale, alla Banca mondiale, alle Nazioni Unite e alle altre organizzazioni internazionali. Siamo determinati a non risparmiare sforzi, si individuali che collettivi, per proteggere vite, salvaguardare posti di lavoro e redditi, ripristinare la fiducia, preservare la stabilità finanziaria, rilanciare la crescita e una ripresa più forte, minimizzare le interruzioni del commercio e delle catene di approvvigionamenti, fornire aiuto a tutti i Paesi che ne hanno bisogno, coordinare misure di salute pubblica e finanziarie”.
In particolare, la Presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, e il Presidente del Consiglio Europeo, Michel, nel loro messaggio congiunto, hanno affermato che : “Eventi senza precedenti richiedono un’azione senza precedenti. Un’azione globale, rapida, massiccia e coordinata è necessaria sul piano sanitario ed economico per salvare vite umane ed evitare un’ulteriore crisi economica. Il G20 ha un ruolo fondamentale nel garantire tale coordinamento globale al fine di limitare l’impatto economico sulle nostre economie e per mantenere la nostra capacità di produrre e fornire le necessarie attrezzature protettive e mediche è fondamentale mantenere aperti i flussi commerciali e le catene di approvvigionamento ed evitare eventuali nuove restrizioni L’Ue ha invita i membri del G20 ad aiutarsi a vicenda nel rimpatriare i cittadini bloccati all’estero che desiderano tornare a casa”, riecheggiati dalla Direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva , la quale ha sottolineato la necessità di sostenere famiglie e imprese “in modo che possano restare a galla e tornare a lavorare rapidamente”, esortando i Paesi ricchi ad aiutare i mercati emergenti e i Paesi in via di Sviluppo, e dal Primo Ministro inglese Jhonson, che ha proposto una cooperazione scientifica per la ricerca di un vaccino.
E se lo Spread (rapporto tra BTP E Bund tedeschi), dopo giorni di impennate, si è attesto a158 punti base ,grazie all’azione della BCE, segnali negativi sono arrivati dall’economia reale.
Il Centro Studi di Confcommercio, infatti, nella sua analisi in merito agli effetti sui consumi della sospensione delle attività causata dalla pandemia , ha rilevato come “Con il protrarsi delle chiusure delle attività produttive e di quelle del terziario ( commercio, il turismo, i servizi, i trasporti e le professioni) , e con la prospettiva che questa situazione si prolunghi nel tempo, la situazione economica sia destinata a peggiorare. L’ipotesi più realistica infatti è quella della riapertura del Paese solo all’inizio di ottobre, con una riduzione dei consumi di oltre 52 miliardi e un calo del Pil di circa il 3%, stime che incorporano anche gli aiuti stanziati con l’ultimo decreto. Salta quindi, nella difficoltà di prevedere a breve il ritorno ad una situazione “normale”, la previsione più ottimistica che era quella della “riapertura” dell’Italia a giugno, che avrebbe comportato, per il 2020, la perdita di 1 punto di Pil e 18 miliardi di consumi. E’ evidente che tutte le misure annunciate dalla Bce per evitare che dal settore reale la crisi migri a quello finanziario, così come i diversi interventi progettati a livello internazionale per assicurare un movimento ordinato del rendimento dei titoli sovrani dei diversi Paesi, non potranno evitare la recessione, ma ne mitigheranno l’impatto favorendo le condizioni di ripresa una volta superata l’emergenza sanitaria”. Tra i settori più colpiti: alberghi e ristorazione (-23,4 mld ), trasporti e acquisto autoveicoli (-16,5 mld), cultura e tempo libero (-8,2 mld), abbigliamento (-6,6 mld).
Nel frattempo, dopo la richiesta di collaborazione avanzata dai partiti di Centrodestra, ribadita questa mattina in Aula al Senato, durante l’informativa del Premier, è stata convocata per domani, dal ministro delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento D’Incà, la prima cabina di regia con i capigruppo dell’Opposizione per la gestione congiunta della crisi e la stesura del “Decreto aprile” con le nuove misure economiche per il sostegno e il rilancio del Paese.
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