-La nuova ordinanza del Ministero della Salute con altre misure per contenere il contagio da Covid19 e le divergenze con i presidenti delle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
-L’allarme dell’OCSE relativo agli effetti della pandemia sull’economia globale e la necessità di attuare un piano Marshall o un New Deal.
di Federica Marengo sabato 21 marzo 2020
Nella serata di ieri, il Ministero della Salute ha varato una nuova ordinanza con alcune misure aggiuntive, in vigore fino al 25 marzo, per contenere il contagio da Covid19, alla luce dell’incremento dei casi sul territorio nazionale e in special modo nelle Regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna.
Eccole, di seguito:
–Vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici.
-Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ; consentito, invece, lo svolgimento individuale dell’attività motoria, in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno 1metro da ogni altra persona.
-Chiusi, gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande , posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade , che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti , con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro.
–Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.
Un’ordinanza , quella firmata dal ministro Speranza , varata dopo che i Presidenti delle Regioni più colpite dal contagio del virus, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, avevano chiesto al Governo di imprimere una stretta maggiore, vista la presenza per le strade di un numero ancora massiccio di persone e alla luce dei numeri esorbitanti di contagi e di morti, adottando poi, in maniera autonoma dei provvedimenti di chiusura.
Infatti, il Presidente della Regione Veneto Zaia, ha disposto qualche giorno prima la chiusura dei parchi e , nei festivi, di tutti gli esercizi commerciali , compresi gli alimentari , con la sola eccezione di farmacie, parafarmacie ed edicole, seguito dal Presidente del Friuli Venezia Giulia, Fedriga e dal Presidente del Piemonte,Cirio, sulla scorta di quanto attuato dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini, che ha vietato attività fisica e giri in bicicletta. Stesso provvedimento preso anche dal Presidente delle Marche, Ceriscioli, che, però, ha consentito l’uso della bicicletta e lo spostamento a piedi esclusivamente per lavoro, ragioni di salute o necessità, come l’acquisto di generi alimentari.
Ancor più aspre le misure indicate dal Presidente della Lombardia,Fontana, il quale ha avanzato l’ipotesi di una chiusura totale (compresi quindi di uffici e studi, oltre che di aziende ) e di una limitazione del trasporto pubblico, sollecitata a gran voce dalle Province di Bergamo e Brescia (che hanno inviato una lettera al Premier Conte e al Presidente Fontana, per chiedere lo stop totale delle attività, in quanto fortemente provate da contagi e decessi), mentre il sindaco di Milano, Sala, dopo l’aumento di contagi registrato nella città qualche giorno fa, ha esortato , tramite videomessaggio, i concittadini a restare a casa per scongiurare il rischio crollo del sistema sanitario, avvalendosi del supporto su strada dell’ Esercito.
Un’autonomia decisionale ,rispetto al Governo centrale, quella degli amministratori locali, manifestatasi anche al Sud, con il Presidente della Regione Campania De Luca, che, dopo aver ottenuto il presidio in strada dell’Esercito, ha disposto ieri e fino al 3 aprile la chiusura di uffici pubblici comunali e dei cantieri edili (ad eccezione di quelli operanti per interventi urgenti di sicurezza o funzionalità degli immobili o di carattere sanitario e con obbligo i dispositivi di protezione individuali da parte del personale), invocando però l’interruzione di tutte le attività economiche.
Restrizioni , anche per la Regione Sicilia, il cui Presidente Musumeci ha stabilito la chiusura domenicale degli esercizi commerciali ad eccezione di farmacie di turno ed edicole, l’uscita una sola volta al giorno per acquistare beni di prima necessità (eccetto che per i farmaci) e il divieto di praticare attività motorie all’aperto.
Chiusura delle spiagge di Ostia e di tutto il litorale e delle Pinete di Castel Fusano e dell’Acqua Rossa, (dopo quella di parchi, ville e giardini), decisa invece dalla sindaca della Capitale, Raggi, che ha anche disposto il controllo da parte delle Forze dell’Ordine di tutti i veicoli e non semplicemente a campione per verificare la legittimità degli spostamenti. Rigore, anche nel controllo degli spostamenti a piedi.
Un inasprimento, resosi necessario alla luce dei dati riportati dal Viminale,secondo cui su 223.633 persone controllate ieri in tutta Italia, 9.888 sono state denunciate per inosservanza delle prescrizioni delle autorità e 260 per false dichiarazioni. Quanto agli esercizi commerciali, controllate 91.129 attività, di cui 19 sospese e denunciati 104 titolari.
Tuttavia,l’emergenza pandemia da Covid19 non è solo sanitaria, ma anche economica, tanto che il segretario generale dell’OCSE, (Organismo di Cooperazione e Sviluppo con sede a Parigi), Angel Gurria ha sottolineato come tale pandemia costituisca “il terzo grande shock economico, finanziario e sociale del XXI secolo dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 e la crisi finanziaria globale del 2008” e che il suo impatto sul mondo sta superando le peggiori previsioni economiche, esortando quindi i Governi e le Banche centrali a uno “sforzo coordinato per superare la crisi”.
L’Organizzazione , infatti, ad inizio del mese, aveva reso noto come, secondo la sua ipotesi più sfavorevole , il Covid19 avrebbe potuto dimezzare la crescita dell’economia mondiale entro il 2020 e attestarsi all’1,5%, causando recessione nelle economie europee e giapponesi.
Ma ora, a detta di Gurria, le previsioni starebbero peggiorando al punto da richiedere a livello globale la realizzazione di un Piano Marshall e una visione simile a quella del New Deal.
Tra i suoi effetti , infatti, vi sarebbe la sospensione della produzione nei Paesi colpiti, con danni collaterali alle catene di fornitura globali e un forte calo dei consumi, unito a un crollo della fiducia. Le severe misure di contenimento del contagio , seppur necessarie a livello sanitario per arginare la diffusione del virus, tuttavia, stanno spingendo le economie in uno “stato di congelamento profondo senza precedenti, dal quale la ripresa non sarà diretta o automatica”. Pertanto, oltre ad agire per limitare la perdita di vite umane, è necessario intervenire in modo coordinato contro la “grande crisi economica” ,che continuerà anche quando la crisi sanitaria sarà rientrata.
Quindi, pur accogliendo con favore le dichiarazioni dei vertici del G7,che si sono impegnati a fare tutto il necessario , attraverso una stretta collaborazione per frenare la crisi economica e sanitaria,Gurria ha rilevato come ciò non basti. Perciò ha esortato a sostenere il personale sanitario e le agenzie di regolamentazione sanitaria a lavorare insieme per rimuovere gli ostacoli burocratici che limitano lo sviluppo e la somministrazione di vaccini e trattamenti, anche per i pazienti non assicurati.
Infine, ha anche invitato i Governi a ridurre i requisiti di ammissibilità per l’indennità di disoccupazione e ha indicato alle banche centrali come “ un approccio congiunto per monitorare e diagnosticare le crescenti tensioni sia da preferire a risposte sciolte e incoerenti”.
Intanto, mentre dalla Maggioranza, all’indomani dell’annuncio da parte della Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, circa la sospensione del Patto di Stabilità e la possibilità da parte degli Stati dell’Unione di fare spesa senza preoccuparsi di incrementare il debito, non più vincolato alla clausola del 3%, in attesa della ratifica da parte dell’Eurogruppo della prossima settimana, plaude a Bruxelles, Salvini,il leader del primo partito della coalizione di Centrodestra all’Opposizione, la Lega, si è rivolto al Presidente della Repubblica Mattarella per chiedere a “Nome di milioni di italiani cinque interventi immediati: chiudere tutte le attività non vitali, obbligare il Governo a fornire di mascherine, camici e materiale sanitario gli operatori della Sanità, i medici in trincea e le Forze dell’Ordine , un anno di pace fiscale, riaprire il Parlamento e svegliare un’Europa ce dorme e si ricorda dell’Italia solo quando deve incassare”,mentre al leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha chiesto al Governo, “Sostegno economico diretto, riduzione della pressione fiscale e azzeramento dei vincoli e della burocrazia per gli imprenditori , un premio in termini economici per chi , anche in emergenza sanitaria, è costretto ad andare sul posto di lavoro e alle aziende che continuano a pagare gli stipendi.
Un appello alla chiusura totale sul territorio nazionale per 14 giorni, invece, è arrivato in queste ore dalla capogruppo alla Camera di Forza Italia, Mariastella Gelmini, seguito da quello del Presidente Berlusconi che ha esortato il Governo a “Fare di più per le imprese e per il lavoro autonomo, a eliminare la spesa pubblica improduttiva , a prevedere un taglio della pressione fiscale anche abrogando l’Irap, a introdurre una Flat Tax e ad approvare un Piano casa”.
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