-Firmato stamane, dopo un giorno e una notte di confronto in videoconferenza tra Governo, Sindacati e Imprese, il protocollo sulla gestione dell’emergenza Covid19 nelle aziende e sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, che consta di 13 punti. Disposta la chiusura temporanea per quegli stabilimenti che non possono adeguarsi subito alla normativa.
-Ministri al lavoro sul “Decretone salva economia”, contenente le misure a sostegno di Imprese, lavoratori e Famiglie, da approvare nel fine settimana con un Consiglio dei Ministri straordinario. Dal Ministero dell’Economia, diffuso comunicato riguardo la sospensione del versamento dell’Iva in scadenza lunedì 16 marzo.
-Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti , il linea con il Decreto firmato ieri, di concerto con il Ministero della Salute, tramite il quale ha ridotto voli, trasporti marittimi e treni ordinari a lunga percorrenza, per contrastare e contenere l’emergenza contagio da Covid19, ha disposto lo stop dei treni notturni, interrompendo i collegamenti tra il Nord e il Centro-Sud.
di Federica Marengo sabato 14 marzo 2020
Il confronto tra Governo, Sindacati Cgil, Cisl e Uil , e rappresentanti delle Imprese, Confindustria e Confapi e Confartigianato, in merito alla sicurezza sul lavoro nelle aziende durante l’emergenza del contagio da virus Covid19, avviato ieri mattina in videoconferenza a Palazzo Chigi dal Premier Conte e dai ministri Gualtieri (Economia), Patuanelli (Sviluppo Economico), Catalfo (Lavoro) e Speranza(Salute), a seguito delle proteste operaie,e ripreso poi in serata, si è concluso stamane con la firma del protocollo a tutela dei lavoratori degli stabilimenti.
Tredici, i punti del documento approvato, valido per i lavoratori delle aziende di ogni tipo , presenti su tutto il territorio, con l’obiettivo prioritario di coniugare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni che garantiscano la salute e la sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative. Tuttavia, è stata anche disposta la riduzione o la sospensione temporanea delle attività per quelle fabbriche che , nell’immediato, non possano adeguarsi alle norme stabilite.
Ecco , di seguito, le norme principali:
–Obbligo di rimanere presso il proprio domicilio in presenza di febbre oltre 37,5°C o di altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.
–Controlli all’ingresso. Il personale , prima dell’accesso al luogo di lavoro, dovrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea.
–Pulizia e sanificazione. L’azienda deve assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.
–Lavarsi le mani. E’ obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche. In particolare, per le mani, l’azienda mette a disposizione mezzi detergenti.
–Mascherine e guanti. In caso di distanza interpersonale minore di 1 metro e,laddove non siano possibili altre soluzioni organizzative , è necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali,tute, cuffie, camici) conformi, che verranno distribuiti gratuitamente in un kit a tutti i lavoratori.
–Mense con accessi contingentati. L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali,le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro.
–Spogliatoi e distributori. Obbligo di provvedere alla sanificazione degli spogliatoi e di garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti, dei locali mensa e delle tastiere dei distributori di bevande e snack.
–Possibile stop ai reparti non necessari e smart working. Limitatamente al periodo dell’emergenza Covid19, le imprese potranno, avendo a riferimento quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e favorendo le intese con le rappresentanze sindacali aziendali, disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart working, o comunque a distanza.
–Rimodulare livelli produttivi e turni. Bisogna rimodulare i livelli produttivi e assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione, con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili.
–Ammortizzatori sociali e ferie. Utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali. Altrimenti, i periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti.
–Stop trasferte. Sospese o annullate, tutte le trasferte ed i viaggi di lavoro nazionali e internazionali,così come gli eventi interni e di formazione. Non sono consentite le riunioni in presenza.
–Orari ingresso-uscita scaglionati. Si favoriscono orari di ingresso/ uscita scaglionati, in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa).
–Gestione di un caso di Covid19. Se una persona presente in azienda sviluppa febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale e si dovrà procedere al suo isolamento dai locali e a quello degli altri presenti. L’azienda avverte immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid19 e collabora per la definizione degli eventuali “contatti stretti”.
–Comitato per l’applicazione. E’ costituito in azienda un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.
Soddisfazione è stata espressa dall’Esecutivo, con il Presidente del Consiglio, Conte, che ha sottolineato l’importanza della tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici e la voglia di non fermarsi dell’Italia, mentre la ministra del Lavoro Catalfo, ha spiegato che, grazie a tale accordo, le aziende potranno garantire ai lavoratori più sicurezza, anche facendo ricorso agli ammortizzatori sociali.
Plauso, anche da parte dei Sindacati, che , in una nota congiunta,hanno dichiarato: “E’ un risultato molto importante , in una fase che impone a tutti massima responsabilità nel garantire , prima di ogni altra cosa,la sicurezza e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici. La salute di chi lavora è per noi un’assoluta priorità che deve precedere qualunque altra considerazione economica e produttiva. L’accordo che questa mattina abbiamo sottoscritto consentirà alle imprese di tutti i settori, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o la sospensione dell’attività lavorativa, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro. Nell’accordo è stato previsto il coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze a livello aziendale o territoriale per garantire una piena ed effettiva tutela della loro salute. Per questo, è importante che in tutti i luoghi di lavoro si chieda una piena effettività dell’intesa che è stata raggiunta”.
E diverse, sono le aziende che hanno deciso di sospendere temporaneamente o di ridurre l’attività produttiva per un periodo compreso tra una e due settimane a partire dal 16 marzo, limitandola ai soli comparti che possano attuare la modalità di lavoro agile, da casa o a quelli impegnati nella salvaguardia degli impianti, come Ansaldo Energia e Ferrari.
Ma il documento siglato con le parti sociali a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori durante l’emergenza contagio da Covid19 non è il solo ad aver impegnato e a impegnare il Governo.
In arrivo, nelle prossime ore , ( non prima di essere approvato da un Consiglio dei Ministri, che dovrebbe tenersi nella giornata di domani), il “Decretone” con le misure economiche per sostenere Imprese, lavoratori, Famiglie e Sanità, del valore di 15 miliardi,corrispondenti a un Deficit di 2,7%-2,8%, che riunisce in un unico testo i due provvedimenti , sanitario ed economico , inizialmente previsti.
Tra le misure principali, in ambito fiscale, inserite nel provvedimento : lo stop ai mutui per i redditi più bassi, mentre il Ministero dell’Economia, ha già fatto sapere, tramite comunicato, che il versamento dell’Iva, previsto per lunedì 16 marzo, verrà sospeso proprio grazie a una norma presente nel Decreto.
Altro capitolo poi, quello scuola-lavoro, riguardo al quale due sono le ipotesi al vaglio: congedo parentale per 12 giorni, con un 30% di trattamento retributivo per redditi medio-alti e l’80-100% per i redditi bassi. O, in alternativa , un voucher da 600 euro per la baby-sitter (per il personale infermieristico, però, dovrebbe essere erogata una cifra più alta).
Quanto alle Imprese, previsti aiuti diretti e indiretti da destinare ai settori più colpiti. Per quanto riguarda la liquidità, infatti, il Governo starebbe lavorando con l’Associazione Bancaria Italiana e con Bankitalia a una moratoria creditizia in favore delle imprese per decine di miliardi, ricorrendo con ogni probabilità a una parziale garanzia pubblica. Possibile, poi, anche lo stanziamento di ammortizzatori sociali per tutti i settori produttivi, su tutto il territorio nazionale.
Infine, per quel che riguarda la Sanità,settore messo a dura prova dall’azione di contenimento dell’emergenza contagio da Covid19 e bisognoso perciò di strumenti e interventi, prevista l’assunzione di 5 mila medici e 15 mila infermieri.
Infine, alla luce del Decreto firmato ieri dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti De Micheli ,di concerto con il Ministero della Salute, e valido fino al 25 marzo, relativo alla riduzione dei voli, dei trasporti marittimi e dei treni ordinari a lunga percorrenza, da questa sera il servizio dei treni notturni non sarà più disponibile: è quanto si legge in una nota diramata dal Ministero, che chiarisce: “Al fine di contrastare e contenere l’emergenza sanitaria da Coronavirus, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta progressivamente razionalizzando l’offerta in accordo con gli operatori sanitari, in considerazione del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo”,(razionalizzazione che , però, non riguarda il servizio trasporto merci e di carattere emergenziale).
La Ministra De Micheli, inoltre, ha poi precisato via Social, riguardo un nuovo esodo (circa 3000 persone) verificatosi nelle ultime quarantotto ore da Nord verso il Sud , denunciato stamane dal Governatore della Regione Puglia ,Emiliano, e smentito dalla Polizia Ferroviaria: “Dalle società del trasporto ferroviario nazionale riceviamo le rilevazioni sul numero di coloro che si sono spostati da tutto il Nord a tutto il Sud negli ultimi due venerdì. Possiamo affermare che non c’è stato nessun esodo, né ieri, né la scorsa settimana, in quanto il numero di persone che da tutto il Nord ha raggiunto tutte le destinazioni del Sud con i treni è pari a qualche centinaio in totale. Il Governo ha garantito e sta attuando le misure che consentono alle persone di spostarsi esclusivamente per esigenze di lavoro inderogabili o per motivi sanitari urgenti e improcrastinabili. Resta quindi forte,la raccomandazione di evitare in tutti i modi gli spostamenti non urgenti o vitali. E’ assolutamente da evitare la partenza da una Regione all’altra per incontrare familiari o amici che abitano altrove. Questo costituisce un grave pericolo per se stessi e per le persone amate ed è un serio rischio anche per tutti coloro che stanno rispettando le indicazioni, rimanendo a casa”.
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