-Il nuovo Decreto del Governo per fronteggiare l’emergenza contagio da Covid19, con le misure per i comparti Sanità e Giustizia.
-Altre disposizioni riguardanti i territori della Lombardia e del Veneto.
-L’appello alla responsabilità rivolto agli italiani dal Ministro della Salute Speranza, e dal capo della Protezione Civile Borrelli, e quello del Governatore della Campania De Luca, ai napoletani.
-Via libera della Commissione UE allo sforamento del bilancio per fronteggiare l’emergenza Covid19. Spese una tatum rimarranno fuori dal calcolo del bilancio strutturale.
di Federica Marengo sabato 7 marzo 2020
Nella tarda serata di ieri , al termine di un Consiglio dei Ministri , durato tre ore, presieduto dal Premier Conte, dal Sottosegretario alla Presidenza, Fraccaro, e dai Ministri, Speranza (Salute) e Bonafede (Giustizia), il consesso dei Ministri ha approvato un nuovo decreto, contenente misure straordinarie ed urgenti per fronteggiare l’emergenza contagio da Covid19, riguardante i settori Sanità e Giustizia.
Per il settore sanitario, l’obiettivo del provvedimento è quello di potenziare il Servizio Sanitario Nazionale, rafforzando la rete di assistenza territoriale e le funzioni del Ministero della Salute, attraverso l’incremento delle risorse umane e strumentali, per garantire i livelli essenziali di assistenza ,nonché per assicurare sull’intero territorio un incremento dei posti letto per la terapia intensiva e sub intensiva, necessari alla cura dei pazienti affetti da Covid19.
Previste,quindi:
1)Assunzioni, presumibilmente in numero di 20mila, tra medici specializzandi, infermieri e operatori sanitari da destinare allo svolgimento di specifiche funzioni.
2)Il conferimento straordinario di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario in pensione.
3)La rideterminazione dei piani di fabbisogno del personale delle aziende e degli enti del Servizio Sanitario Nazionale e l’incremento delle ore della specialistica ambulatoriale
Inoltre, stabiliti interventi in materia di :
1)Potenziamento dell’Istituto Superiore di Sanità.
2)Potenziamento delle reti di assistenza territoriale.
3)Istituzione di aree sanitarie temporanee.
4)Assistenza a persone e alunni con disabilità.
5)Disposizioni per garantire l’utilizzo di dispositivi medici per ossigenoterapia.
6) Misure di semplificazione per l’acquisto di dispositivi medici.
Nello specifico, per la durata dell’emergenza epidemiologica da Covid19, al medico iscritto al corso di formazione in Medicina Generale sarà consentita l’instaurazione di un rapporto convenzionale a tempo determinato con il Servizio Sanitario Nazionale.
Si legge infatti nel testo: “Per la durata dell’emergenza epidemiologica da Covid19, i laureati in Medicina e Chirurgia abilitati, anche durante la loro iscrizione ai corsi di specializzazione o ai corsi di formazione specifica in Medicina Generale, possono assumere incarichi provvisori o di sostituzione di medici di Medicina Generale convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale ed essere iscritti negli elenchi della guardia medica turistica e occupati fino alla fine della durata dello stato di emergenza. In caso di assunzione di incarico provvisorio che comporti una assegnazione di un numero di assistiti superiori a 650,l’erogazione della borsa di studio è sospesa”.
E ancora: “Le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, fino al perdurare dello stato di emergenza , possono conferire incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, di durata non superiore a 6 mesi , prorogabili in ragione del perdurare dello stato di emergenza a infermieri , operatori socio sanitari e a medici specialisti, in anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore , malattie dell’apparato respiratorio , malattie infettive tropicali, Medicina d’emergenza e urgenza, Medicina interna, malattie dell’apparato cardiovascolare , radiodiagnostica, igiene e Medicina preventiva e specializzazioni equipollenti, nonché a medici specializzandi, iscritti all’ultimo e al penultimo anno di corso delle medesime scuole di specializzazione. Per rafforzare il Servizio Sanitari Nazionale, verificata l’impossibilità di assumere personale, si potrà anche conferire incarichi di lavoro autonomo , con durata non superiore ai 6 mesi , e comunque entro il termine dello stato di emergenza , a personale medico e a personale infermieristico , collocato a in quiescenza , anche ove non iscritto al competente albo professionale in conseguenza del collocamento a riposo”.
Sempre restando in tema potenziamento del personale medico, accolta dal Governo , la norma proposta dal Governatore della Regione Veneto, Zaia, che consente ai medici posti in sorveglianza, ma non positivi al Covid19, di rientrare al lavoro.
Per il potenziamento del Servizio Sanitario poi sono previste misure ad hoc per “permettere a Regioni e Province autonome di attivare , anche in deroga ai requisiti autorizzativi e di accreditamento , aree sanitarie anche temporanee sia all’interno che all’esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza , pubbliche e private, per la gestione dell’emergenza Covid19, sino al termine dello stato di emergenza. I requisiti di accreditamento non si applicano alle strutture di ricovero e cura per la durata dello stato di emergenza . Le opere edilizie strettamente necessarie a rendere le strutture idonee all’accoglienza e alla assistenza possono essere eseguite in deroga alle disposizioni di cui al d.P.R. n.380 del 2001, delle leggi regionali, dei piani regolatori e dei regolamenti edilizi locali. I lavori possono essere iniziati contestualmente alla presentazione della istanza o della denuncia di inizio di attività presso il Comune competente. La disposizione si applica anche agli ospedali, ai policlinici universitari , agli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, alle strutture accreditate ed autorizzate”
Potranno , infine: “essere requisite dai Prefetti , sentito il Dipartimento di prevenzione territorialmente competente, le strutture alberghiere idonee ad ospitare persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare laddove non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata”.
Stanziati poi, 50 milioni di euro per la produzione e la fornitura di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale e a condizioni di mercato. L’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa spa, Invitalia Spa, è autorizzata ad erogare finanziamenti mediante contributi a fondo perduto e in conto gestione , nonché finanziamenti agevolati , alle imprese produttrici di tali dispositivi, entro 5 giorni dall’entrata in vigore della disposizione, d’intesa con il Dipartimento della Protezione Civile. Introdotte anche misure di semplificazione per l’acquisto di tali dispositivi medici.
Possibile poi ,per le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e le aziende sanitarie, stipulare contratti con strutture private non accreditate , purché autorizzate.
In ultimo, potenziato il personale del Ministero della Salute (40 unità di dirigenti sanitari medici, 18 unità di dirigenti sanitari veterinari e 29 unità di personale non dirigenziale, per una spesa autorizzata di 4.304.000 euro, per l’anno 2020 e di 8.608.000 euro a decorrere dall’anno 2021).
In ambito Giustizia, invece, dall’8 al 22 marzo, su tutto il territorio nazionale, saranno sospese le udienze. L’unica attività consentita sarà quella urgente e improrogabile.
In queste due settimane di “sospensione feriale”, i vertici degli uffici giudiziari dovranno organizzare l’attività giudiziaria, che riprenderà dal 23 marzo, attuando tutte le misure previste nel Decreto emanato il 4 marzo, a tutela della salute degli addetti ai lavori e degli utenti della Giustizia.
Tali misure organizzative , volte ad evitare assembramenti e contatti ravvicinati tra le persone all’interno dell’ufficio giudiziario , consistono nella: regolazione degli orari e dell’accesso del pubblico agli uffici e nel ricorso alle tecnologie telematiche e alle videoconferenze per le udienze, le quali potranno essere celebrate a porte chiuse.
Stabilito poi che i capi degli uffici giudiziari, sentita l’autorità sanitaria e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, possano rinviare a data successiva al 31 maggio, in ragione di emergenze epidemiologiche certificate, le udienze non urgenti e i termini nei procedimenti civili e penali.
Inserite, infine, specifiche norme per i procedimenti dinanzi alla Corte dei Conti e per quelle dinanzi alle Commissioni Tributarie.
Ciò non toglie , ha, però, specificato il Guardasigilli Bonafede, in una conferenza stampa a margine del Consiglio dei Ministri, che, se l’emergenza dovesse concludersi prima del termine fissato, gli uffici giudiziari potranno ritornare pian piano all’attività ordinaria.
Intanto, mentre si attende di sapere se saranno designate come rosse altre zone della Lombardia ad alto contagio, come quelle nella bergamasca, ratificando la decisione mediante un altro Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri ,che dovrebbe essere approvato entro oggi, o al più tardi, domani, il Presidente della Regione Veneto, Zaia, in una lettera inviata al Premier Conte, al Ministro Speranza e al Comitato Tecnico Scientifico, ha annunciato gli esiti del secondo giro di tamponi effettuati con il supporto dell’unità di crisi su tutti gli abitanti di Vo’Euganeo (Comune in provincia di Padova): 66, pazienti positivi su 3.300, numero a fronte del quale poter considerare superata l’emergenza.
Contagio che invece non pare essere diminuito nelle zone rosse della Regione Lombardia e in Piemonte, costringendo i rispettivi Governatori, Fontana e Cirio, a rivolgersi al Presidente Conte per chiedere misure di contenimento del Covid19 più rigorose e restrittive per le comunità, rispetto a quelle attuate, dimostratesi insufficienti, invocando tempi rapidissimi.
“Stiamo lavorando giorno e notte, la situazione resta seria e non può essere assolutamente sottovalutata.”, ha dichiarato il ministro della Salute Speranza, rivolgendo poi un appello agli italiani, “Lo Stato c’è, ma bisogna limitare il più possibile gli spostamenti, fare tutto quello che è possibile per evitare che il virus si diffonda e questo passa dal comportamento di ciascuno, c’è una situazione seria e ciascuno può fare la sua parte. Lo Stato ha fatto la propria parte col più grande investimento sul personale sanitario mai visto nel nostro Paese, ma non può bastare una norma o una nuova legge per vincere contro il virus. Serve seguire le raccomandazioni date sui luoghi affollati, le strette di mano , il rispetto del metro di distanza”, riecheggiato, con un invito alla responsabilità , dal Capo della Protezione Civile, Borrelli.
E, in queste ore, gli appelli ad evitare occasioni di uscita con assembramento di persone, si susseguono numerosi anche da parte degli amministratori locali, sia delle Regioni del Paese maggiormente colpite dall’emergenza contagio , che dai governatori delle altre aree, tra cui il Presidente della Regione Campania, De Luca, che, in videomessaggio ai cittadini , ha ammonito: “Credo sia arrivato il momento di dire che siamo di fronte a un problema serio e ho la sensazione che non tutti abbiano capito questa verità elementare. Questo problema richiede comportamenti responsabili da parte di tutti e un cambio radicale delle abitudini di vita. Dobbiamo evitare contatti sociali ,rimanere di più a casa. Andare un componente di ogni famiglia alla volta al supermercato. Bisogna evitare assembramenti. Ho fatto un’ordinanza di chiusura delle discoteche, ma poi apprendo che i bar in centro accolgono decine, centinaia di ragazzi, senza rispettare la distanza di un metro. Queste situazioni non sono tollerabili. C’è bisogno di ripetere ancora che bisogna limitare la partecipazione a queste feste, che bisogna, che bisogna eliminare queste feste? Faccio un appello convinto ai nostri cittadini perché capiscano che la situazione è seria e abbiamo il dovere di contenere il contagio. Possiamo farcela se siamo tutti responsabili, altrimenti la situazione diventa davvero pesante. Dateci una mano ad affrontare tutto questo con ragionevolezza e serenità”.
Nel frattempo, via libera da parte del Vicepresidente della Commissione UE, Dombrovskis e del Commissario agli Affari Economici, Gentiloni ,allo sforamento di Bilancio per combattere l’emergenza virus con un pacchetto di misure del valore di 7,5 miliardi ( 6,3 miliardi di debito), pari a un rapporto Deficit/Pil del 2,5% , a fronte di quello previsto del 2,2%, i quali, nella loro risposta alla lettera inviata dal ministro dell’Economia , Gualtieri, hanno evidenziato come le spese una tantum sostenute saranno escluse dal calcolo del bilancio strutturale e non verranno prese in considerazione nella valutazione dell’adeguatezza dello sforzo di bilancio previsto in base alle regole attuali. Ora, a doversi esprimere sarà il Parlamento.
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