E se alla Vigilia di Capodanno, il 2019 inviasse una lettera al 2020 ?, che cosa gli scriverebbe?. A modo nostro vi facciamo gli Auguri per un Sereno e fecondo Nuovo anno.
di Federica Marengo martedì 31 dicembre 2019
Nello studio della sua abitazione nel regno di“Temporandia”, il Signor 2019 è intento a scrivere una lettera al nuovo anno, il 2020. Quindi, postosi dinanzi allo schermo del Pc e, impostata la pagina Word, principia la sua epistola 2.0.
“Caro 2020,
chi ti scrive è il vecchio e saggio 2019. Sono anziano, lo so. Non è un mistero. Porto sul mio viso i segni del tempo che ho vissuto e di quello che mi resta e che sta per scadere. Trecentosessantaquattro giorni,meno uno. Lo so che, in quanto “anziano”, potrò sembrarti pedante. Del resto, tu stai per nascere, sei giovane e avrai tutti i giorni davanti.
Imparerai , vedrai, il tuo mestiere di “Nuovo anno”,ti abituerai ad esso man a mano che la gente ti vivrà. All’inizio, avvertirai il peso delle responsabilità: c’è chi ti chiederà di essere un Buon anno, chi ti chiederà di essere Sereno o addirittura Felice e chi vorrà che gli porti Fortuna,Benessere, Prosperità e molti, credimi!, tantissimi, merce rara come: il Lavoro e la Salute.
Oh!, con l’Amore, dovresti cavartela. Almeno a me non è andata poi così male: sapessi quanti ho fatto incontrare e innamorare e , a volte anche sposare !. Sulle nascite invece, non so se hai letto l’ultimo rapporto dell’Istat, sono stato un po’ scarso, diciamo pure: una frana!. Il fatto è che non è dipeso da me, io sono stato un anno come tutti gli altri, anzi , no, che dico, forse anche migliore, di ripresa, rispetto a quelli precedenti…Gli altri, poveretti, sono stati anni di crisi…io, invece, di “stagnazione”. La verità è che non ci sono i presupposti: come fa un anno con le sue sole forze ad incrementare il numero di nati se mancano le politiche socio-economiche?…E con la paura e l’incertezza per il futuro, come la mettiamo?…”.
Eh, e questo, tra poche ore, quando nascerai, dovrai essere tu a dirlo a quelli lì…Quelli chi?, quelli che comandano, che governano l’Italia. Fanno, legiferano, litigano, dicono di fare tutto sempre per il “bene dei cittadini” e poi…poi se la prendono con noi, poveri anni nuovi , che non abbiamo altra colpa se non quella di essere troppo brevi per attuare tutto quello che progettano e che viene loro in mente di fare.
Tu, però sii forte, qualora dovessi fallire nella tua missione di recare loro benessere, sopporta gli insulti che ti rivolgeranno. Ti malediranno, ti contesteranno, diranno che sarebbe stato meglio non fossi arrivato , anche perché sei bisesto e loro, gli uomini, sono soliti lasciarsi influenzare dalle superstizioni e dai proverbi, come quello che recita : “anno bisesto, anno funesto”, ma tu non dargli retta, continua per la tua strada. Va’avanti e non lasciarti impressionare. Fa’ il tuo mestiere di anno nuovo, perché la fortuna o sfortuna degli uomini non dipenderà da te , ma dalle azioni che compiranno per meritarsele, dall’impegno che metteranno per amministrare bene le cose del mondo.
Tu non far caso al loro risentimento ,mi raccomando!. Perdonali, sono umani e come tali abituati ad attribuire le responsabilità dei loro insuccessi, delle loro imperfezioni e delle loro miserie agli altri e quindi, anche a te.
E quando ti chiederanno cose impossibili, come la Pace nel mondo, tu ricorda loro che per diffonderla in ogni angolo della Terra, la Pace, bisogna prima portarla dentro di sé e praticarla nel quotidiano, piuttosto che invocarla soltanto a parole.
Infine, caro 2020, resta umile, non montarti la testa nella prosperità, così come non avvilirti nell’indigenza. Non pensare di dover passare per forza alla Storia, non perdere la consapevolezza di essere un anno come tutti gli altri e, come tale, destinato a invecchiare e ad andartene.
Quando leggerai questo passaggio della lettera, lo so, ti chiederai : “Andare dove?”…Mi spiace, giovane 2020, non so darti una risposta. Io stesso non so ancora che destino mi attenderà alla mezzanotte del 31 dicembre. Magari esisterà un paradiso per noi anni vecchi… o semplicemente siamo destinati a scivolare nell’oblio. Ma tu, non pensarci, non immalinconirti: hai un anno intero davanti a te!…Sarà veloce, è vero!, ed è per questo che dovrai viverlo intensamente, e ,al tempo stesso, prepararti al momento in cui , anche tu, dovrai passare, perché , come cantava un certo Lucio Dalla: “L’anno che sta arrivando, fra un anno passerà…Io mi sto preparando…è questa la novità”.
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