Sabato 7 settembre si è chiusa la 76.ma edizione del Festival del Cinema di Venezia. Caratterizzata dalle manifestazioni di protesta dei Movimenti a difesa dell’ambiente e del Comitato No grandi navi, e dall’arrivo al Lido del cantante leader dei Rolling Stones Mick Jagger, la giornata ha raggiunto il culmine con la cerimonia di premiazione svoltasi nella Sala Grande del Palazzo del Cinema, condotta dalla madrina, l’attrice Alessandra Mastronardi. Il Leone d’oro è dunque stato assegnato a “Joker” di Todd Philips, il Leone d’Argento, Gran premio della giuria, al film “J’Accuse-L’Ufficiale e la spia” di Roman Polanski. Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile, ad Ariane Ascaride per la pellicola “Gloria Mundi” di Robert Guédiguian, Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile a Luca Marinelli per il film “Martin Eden” di Pietro Marcello e Premio speciale della Giuria “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco. Leoncino d’Oro Agiscuola 2019 e Premio Pasinetti a Mario Martone per “Il Sindaco del Rione Sanità”.
di Federica Marengo giovedì 12 settembre 2019
L’ultima giornata della 76.ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia non ha visto sfilare sul tappeto rosso patinate stelle del grande schermo o della televisione, ma è stato occupato, sin dalle prime ore del mattino, da centinaia di attivisti, giovani italiani, ma anche delegazioni provenienti da diverse parti del mondo, per denunciare gli effetti del riscaldamento globale, intenzionate ad unirsi alla Marcia per il clima svoltasi nel pomeriggio e a spostare l’attenzione mediatica dalla manifestazione all’emergenza climatica e ambientale.
Insomma, il “Fridays For Future”, la protesta ambientalista di Greta Thunberg , è arrivata anche al Lido, dove sono confluiti ,nel corso della mattinata, anche gli esponenti del Comitato No Grandi Navi, che nel pomeriggio, insieme con gli attivisti per la difesa dell’ambiente, hanno raggiunto il molo di Santa Maria Elisabetta inscenando, con oltre cinquecento persone , attraverso un’azione dimostrativa, gli effetti ferali del riscaldamento globale e hanno disturbato con una decina di barchini una nave da crociera attraccata al porto, rimasta bloccata per oltre due ore.
Arrivate, quindi, nella tarda mattinata, le rassicurazioni del neo ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini (“Mai più grandi navi a Venezia”), giunto anche lui al Lido per assistere alla serata finale del concorso.
Intanto, tra cartelloni con scritte inneggianti al rispetto del pianeta ed emblemi della Terra, è riuscito a catturare l’attenzione dei giornalisti presenti in Laguna, il cantante, leader storico del gruppo rock dei Rolling Stones, sulla scena dalla fine degli anni Sessanta, Mick Jagger , tra i protagonisti di “The Burnt Orange Heresy”, film del regista marchigiano Giuseppe Capotondi , nel quale ha interpretato il ruolo di un mercante d’arte con villa sul Lago di Como che trascina un critico (Claes Bang) in un fitto intrigo.
Un ritorno , quello di Jagger sul grande schermo, dopo il cammeo del 2008 in The Bank Job, di cui però ha parlato poco nel corso della conferenza stampa di presentazione del film, distratto dalle proteste ambientaliste fuori dalla sala.
“Fanno bene questi giovani a protestare per il clima , sono loro che erediteranno il pianeta. E fanno bene soprattutto oggi che Trump sta abolendo le poche e comunque inadeguate misure sull’ambiente messe in atto dall’amministrazione Obama”, ha detto l’icona rock, passando poi a parlare del suo ruolo nella pellicola: “Il mio ruolo è piccolo ,ma mette in moto l’azione. Per il resto, non c’è grande differenza tra cantare e recitare : sempre di performance si tratta. E’ solo che usi una diversa parte del cervello. E che sul palco, se cadi, non puoi fare un secondo ciak”.
In serata,poi,il momento tanto atteso: la cerimonia di premiazione nella Sala Grande del Palazzo del Cinema e , dunque, il verdetto, ma prima di cominciare, il tappeto rosso, illuminato, più che dalle luci e dai flash dei fotografi, dal sorriso e dall’abito , nero, con inserti swarovski e scollatura a incrocio della madrina , Alessandra Mastronardi.
Quindi i premi e i premiati dalla Giuria internazionale (la presidente,Lucrecia Martel, l’attrice inglese, Stacy Martin, l’attrice canadese, Mary Harron, lo storico e critico canadese Piers Handling, il direttore della Fotografia, messicano, Rodrigo Prieto, il regista giapponese , Shinya Tsukamoto e il regista Paolo Virzì ). Leone d’Oro : il film “Joker” di Todd Phillips, con uno straordinario Joaquin Phoenix nei panni del cattivo, dall’anima tormentata , antagonista di Batman, Leone d’argento-Gran Premio della Giuria: “J’Accuse-L’Ufficiale e la spia” di Roman Polanski ,sul caso Dreyfus, Premio Speciale della Giuria: “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco, sull’evoluzione della mafia e dell’antimafia a 25 anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio, Coppa Volpi per la migliore attrice : Ariane Ascaride per la figlia fragile di “Gloria Mundi” di Robert Guèdiguian , Coppa Volpi per il miglior attore : Luca Marinelli (che ha dedicato il riconoscimento alle donne e agli uomini che salvano le vite dei migranti in mare) per l’intenso marinaio-scrittore “Martin Eden” di Pietro Marcello.
Infine, tra i premi della critica il Leoncino d’Oro per il miglior film a “Il sindaco del Rione Sanità” di Mario Martone il e Premio Pasinetti a Francesco Di Leva e Massimiliano Gallo, tra i protagonisti della pellicola, trasposizione della omonima opera teatrale di Eduardo De Filippo.
Titoli di coda sulla Laguna e ringraziamenti del Direttore Alberto Barbera, che ha dato appuntamento alla prossima edizione: la 77.ma. Nel frattempo, buona visione a tutti.
©Riproduzione riservata