di Federica Marengo martedì 21 marzo 2023
Nella 390°giornata di guerra in Ucraina, dopo il faccia a faccia tra il Presidente russo Putin e il Presiedente cinese Xi Jinping, hanno avuto luogo a Mosca i colloqui di questi ultimi in formato allargato a tutti i vicepremier russi, ai ministri dello Sviluppo Economico, dei Trasporti, delle Finanze, al numero uno di Rosatom, al capo di Rosneft e al vice capo del dipartimento presidenziale per la politica estera.
Tali colloqui sono stati preceduiti in mattinata dall’incontro del Presidente Xi con il Premier russo Mishustin nel quale è stata ribadita la disponibilità della Cina a cooperare con la Russia su commercio ed energia.
Per il numero uno del Cremlino, lo scambio di vedute con Xi Jinping è stato “franco e sostanzioso” nell’ottica di un rafforzamento del partenariato commerciale e militare (solo quest’anno lo scambio intercommerciale Russia-Cina supererà i 200 miliardi di dollari, dopo aver segnato già un record nel 2022, malgrado la pandemia e le sanzioni).
Il Presidente Putin, infatti, si è detto pronto ad aiutare le imprese cinesi a “sostitiuire” le aziende occidentali che hanno lasciato la Russia, prevedendo una crescita delle esportazioni alimentari russe verso il mercato cinese. Inoltre, la Russia ha intenzione di usare lo yuan nei pagamenti con i Paesi dell’Asia , dell’Africa e dell’America Latina.
L’incontro tra i due a Mosca, ha poi spiegato Putin, è stato preparato da colloqui da remoto avvenuti nel dicembre scorso, così come la preparazione di due documenti discussi e firmati nel corso del bilaterale, quali: la dichiarazione congiunta sull’approfondimento delle relazioni russo-cinesi di partenariato globale e la dichiarazione congiunta su un piano per lo sviluppo di aree chiave della cooperazione economica russo-cinese fino al 2030.
Secondo il consigliere presidenziale Ushakov, Putin non avrebbe alcuna intenzione di incontrare il Presidente USA Biden dopo Xi jinping, mentre il portavoce del Cremlino, Peskov, ha fatto sapere che è improbabile che una conversazione telefonica di Xi con il Presidente ucraino Zelensky avvenga oggi o domani e ha sottolineato come siano gli Occidentali a non consentire a Kiev di negoziare.
Tuttavia, Pechino, ha reso noto attraverso il ministro degli Esteri Wenbin che la Cina mantiene la comunicazione con tutte le parti coinviolte nella crisi ucraina all’insegna dell’obiettività e dell’equità e collaborerà con la comunità internazionale per svolgere un ruolo costruttivo nella soluzione politica, smentendo la notizia riportata dal New York Times di una vendita da parte di Pechino a Mosca di droni per oltre 12 milioni di dollari.
In merito all’avvio di negoziati, sul tavolo dell’incontro tra Putin e Xi Jinping, che ha inviatato il numero uno del Cremlino a visitare la Cina quest’anno e con il quale ha concordato sul ruolo destabilizzante degli USA rispetto all’equlibrio mondiale, anche il piano di pace della Cina, basato sulla ripresa del dialogo (Mosca ha ribadito il suo impegno alla ripresa dei colloqui di pace il prima possibile) e del cessate il fuoco, che, però, non ha convinto il segretario di Stato USA Kirby ( a lavoro su una possibile visita del segretario di Stato Blinken a Pechino) e la Vicepremier ucraina Vereschchuk, che, in un’intervista a Il Corriere della Sera, sollecitando la chiamata del Presidente cinese Xi al Presidente ucraino Zelensky, ha spiegato che l’idea di imporre il cessate il fuoco è impossibile, se non preceduto dal ritiro russo dal territorio dell’Ucraina.
Intanto, il Presidente Zelensky, che oggi ha incontrato a Kiev il Premier giapponese Kishida, la cui visita ha suscitato i malumori di Pechino, si è detto in attesa di una risposta da parte della Cina al suo unvito al dialogo e ha commentato positivamente il piano UE da 2 miliardi di euro in munizioni e in proiettili ( circa un milione) da inviare a Kiev, siglato ieri a Bruxelles tra i ministri degli Esteri dell’Unione, cui si aggiungono altri 1,5 miliardi di euro di assistenza finanziaria annunciati via Twitter dalla Presidente della Commissione UE von der Leyen.
Sul legame sempre più stretto a lievello militare, economico, politico e diplomatico tra Mosca e Pechino, emerso anche dalla tre giorni di Xi in visita in Russia, ha riflettuto in conferenza stampa nel quartier generale della Nato a Bruxelles , dove ha presentato il Rapporto annuale il segretario Stoltenberg, secondo cui se la Cina ha reali intenzioni di porsi come mediatrice della pace, deve chiamare e avere un colloquio anche con il Presidente ucraino Zelensky.
Per Stoltenberg, che ha convocato una riunione della Commissione Nato-Ucraina, “La brutale e illegale guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina dal febbraio 2022 ha infranto la pace e sconvolto l’ambiente di sicurezza, per cui, viste le sue azioni ostili, la Nato non può considerarla come una partner, ma come “la più grande e diretta minaccia per la sicurezza degli Alleati e per la pace e la stala bilità nell’area euro-atlantica.
Infine, riguardo all’adesione all’Alleanza Atlantica della Finlandia, il segretario Stoltenberg ha ventilato la possibilità che quest’ultima ne diventi membro entro il vertice di luglio a Vilnius.
Per il cancelliere tedesco Scholz, che ha confermato la consegna di carri armati Leopard a Kiev entro fine marzo,la guerra potrebbe durare a lungo e la pace potrebbe essere impossibile ,se non preceduta dal ritiro delle truppe russe, in quanto “Mosca non può dettare i termini della pace in Ucraina, che deve essere in grado di difendere la sua integrità e indipendenza”.
Restando in tema di armi da inviare a Kiev, la sottosegretaria britannica alla Difesa, Annabelle Goldie, ha annunciato l’invio all’Ucraina di proiettili all’uranio impoverito, suscitando la immediata reazione del Presidente russo Putin, il quale ha affermato che ,”se venisse usato dell’uranio impoverito da parte dell’Occidente, la Russia sarebbe costretta a reagire”.
Sul fronte dei combattimenti, secondo quanto dichiarato dallo Stato maggiore delle forze di Kiev ,vi sarebbero stati 21 attacchi da parte russa nelle ultime 24 ore sulla regione del Donbass, in particolare su Sloviansk, Kramatorsk, Avdiiv e Shaktar. Sotto attacco russo, poi,anche Kharkiv, mentre alcuni bombardieri russi avrebbero sorvolato il Mar del Giappone e bombardieri USA il Mar Baltico.
Mosca, invece, ha reso noti gli attacchi di droni ucraini sulla Crimea e su una stazione di petrolio a Bryansk.
Quanto alla politica estera e interna italiana, si sono tenute stamane alle 11:30 al Senato, le Comunicazioni della Presidente del Consiglio Meloni, in vista del Consiglio Europeo del 23 e del 24 marzo, che domani verranno replicate alle 9:30 alla Camera.
Nel suo discorso all’Aula di Palazzo Madama, la Premier ha toccoto le principali questioni che verranno dibattute nel corso dell’Eurosummit a cominciare dall’immigrazione.
“L’Italia ha tutte le carte in regola per recitare in Europa un ruolo da protagonista e non da comprimario. Il prossimo Consiglio , il terzo per questo governo , ha nella sua agenda sfide prioritarie per l’Ue, Ucraina, migrazioni, energia. In questa fase complessa, l’UE è chiamata al compito più arduo degli ultimi decenni: assicurare la sicurezza, proteggere il tessuto economico , predisporre a cambiamenti radicali che potrebbero profilarsi nei nuovi equilibri globali”, ha principiato il suo intervento la Presidente Meloni, continuando: “Non vogliamo più piangere innocenti nel Mediterraneo , che la selezione la facciano gli scafisti e i mafiosi: l’immigrazione di massa danneggia chia ha diritto alla protezione internazionale e non trova aiuto perché le quote sono coperte da chi arriva illegalmente. Su questo sono certa di avere con me la maggioranza degli italiani”.
Quindi, il riferimento al naufragio di Cutro dello scorso 26 febbraio: “All’indomani della disgrazia, ho scritto al Presidente della Commissione Europea, al Presidente del Consiglio Europeo e al Consiglio UE. Per ribadire che non possiamo attendere oltre. Non possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio, pericolo insito per viaggi organizzati da scafisti senza scrupoli. Le frontiere dell’Italia sono le frontiere dell’Europa. Lo voglio ribadire: prima di ogni ipotetico diritto a emigrare ,ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore. E’ esattamente l’aspetto che Europa e Occidente in questi anni hanno colpevolmente trascurato. Vogliamo contrastare con forza il traffico di esseri umani: fermare le partenze , collaborare con i Paesi d’origine , aumentare i rimpatri, dedicare risorse adeguate a questi obiettivi. Queste sono le priorità nostre e che portiamo davanti ai leader europei. Serve rafforzare la collaborazione di origine e di transito con risorse adeguate, ci sono stati investimenti in Turchia, chiediamo che vi sia pari attenzione per i flussi dal Mediterraneo. Ribaltando la prospettiva tra “Movimenti primari” e “secondari”, su cui l’Italia è stata rimproverata di non fare abbastanza per ostacolarli, al precedente Consiglio UE abbiamo lavorato per ribaltare questa prospettiva, fermando le partenze irregolari”.
Poi, a seguire, un richiamo all’unità e alla collaborazione da parte delle opposizioni, sottolineando: “La battaglia politica, per chi ha idee credibili, si può efficacemente condurre senza dipingere l’avversario come un mostro. C’è un limite da non superare, oltre al quale, per colpire l’avversario, si mette in cattiva luce la nazione intera, gettando ombre sugli uomini e le donne della nostra Guardia Costiera, delle forze dell’ordine che invece dobbiamo ringraziare perchè da sola l’Italia si sta caricando di responsanbilità che dovrebbero essere condivise da altri. En addirittura si finisce per danneggiare la posizione dell’Italia sui tavoli negoziali. Criticate ferocemente il governo, me, le scelte che facciamo, i provvedimenti , le nostre eventuali mancanze. Ma vi prego fermatevi un secondo prima di danneggiare l’Italia, perché questo fa la differenza”.
Altro tema all’ordine del giorno del vertice dei capi di Stato e di Governo di Bruxelles, la guerra in Ucraina, con la Premier che ha ribadito il sostegno completo a Kiev, compreso quello militare, in merito al quale si è assunta “la responsabilità di aumentare gli stanziamenti, mettendoci la faccia e non di soppiatto come hanno fatto i governi precedenti”. Confermato ache il sotegno del governo italiano all’accordo sull’export di grano nel Mar Nero appena rinnovato, poiché “l’aggressione russa ha avuto anche ripercussioni sulla sicurezza alimentare, contribuendo alla fragilità dello scacchiere africano e mediterraneo”.
La Presidente Meloni, poi, ha lanciato la Conferenza sulla ricostruzione che si svolgerà a Roma il 26 aprile, ricordando che “le pressioni su Mosca sono fondamentali, per assicurare il rispetto del diritto internazionale, così come per intraprendere un percorso negoziale per il raggiungimento di una pace giusta”.
Infine, sul tema econimico, la Premier ha affermato che “Una crescita economica stabile e duratura è l’unica vera garanzia di sostenibilità del debito pubblico”, sottolineando come entro il 2023 si debba arrivare a nuove regole sul Patto di Stabilità , sulla base di principi realistici dopo la pandemia di Covid, improntati all’equilibri tra stabilità e crescita, in quanto, in passato, vi è stata molta più attenzione alla stabilità che alla crescita, che è ora la priorità dell’Italia. Pertanto, le nuove regole dovranno sostenere gli investimenti pubblici.
Riguardo alla sicurezza energetica, invece, il Consiglio UE valuterà l’efficacia delle misure intraprese finora e verificherà lo stato di preparazione in vista del prossimo inverno, ma “l’Italia si opporrà a proposte come il regolamento delle emissioni di Co2 per le auto e a quella di efficientamento degli edifici, poiché rischiano di esporre il Paese a nuove dipendenze strategiche”.
Al termine delle Comunicazioni della Presidente Meloni è quindi inziato il dibattito dell’Aula con gli interventi dei singoli senatori di Maggioranza e Opposizioni, cui è seguita la replica della stessa Premier sui temi già affrontati nelle Comunicazioni.
Sulla questione dell’immigrazione, ha affermato di non vedere proposte alternative rispetto a quella del Governo di un piano Mattei per l’Africa e dell’implementazione dei flussi migratori tramite decreto, per bloccare l’immigrazione illegale e favorire quella legale.
Particolare tensione, si è registrata nella replica della Presidente del Consiglio alla senatrice Rojc del Pd (che insieme alle altre Opposizioni ha chiesto l’accesso agli atti dell’inchiesta su quanto accaduto nelle acque prospicienti la costa calabrese di Cutro), che nel suo intervento nel dibattito aveva accusato l’Esecutivo di andare in Europa “senza avere la coscienza a posto sul naufragio di Cutro”, citando Pasolini ,alla quale la Premier ha replicato: “Ci presentiamo con la coscienza a posto. Avete stabilito dei colpevoli senza avere le prove!. Io sono una madre!. Poi, sui Paesi di Visegrad , va aggiornato il manuale degli slogan, i Paesi di Visegrad stanno accogliendo milioni di profughi ucraini”.
Riguardo ai temi dell’energia e della transizione Green, la Presidente Meloni ha sottolineato come le direttive sugli edifici e sull’efficientamento energetico rischino di diventare una patrimoniale e ha spiegato che i costi dovranno essere sostenibili sia sul piano sociale che economico, rivendicando il “potere decisionale dell’Italia” e “il suo contributo a definire in che direzione vada il mondo, senza trasformare la politica estera in fatto di tifoseria, amico/nemico”.
Inoltre la Premier ha messo in guardia dal rischio che la decarbonizzazione conduca alla deindustrializzazione, evidenziando come alcune posizioni abbiano un approccio troppo ideologico e come non debba essere la UE a dire all’Italia come raggiungere gli obiettivi della transizione verde.
In ultimo , sulla guerra in Ucraina, la Presidente del Consiglio, replicando al M5S, contrario all’ ulteriore invio di armi, ha affermato che “la posizione del governo non è per un avvicinamento alla Cina e un allontanamento dalla Nato, sperando che una sconfitta dell’Ucraina avvicini la pace” , lanciando una stoccata al Presidente pentastellato Conte e al senatore del Movimento, Licheri: “Preferisco dimettermi piuttosto che andare in Europa a prendere ordini, come fece Giuseppe Conte con la Merkel”.
Approvata alla fine della seduta la risoluzione di Maggioranza sulle Comunicazioni della Premier e parti della proposta del gruppo Azione-Italia Viva-Re.
Maggioranza compatta al voto dunque, mentre le Opposizioni si sono divise sul tema del sostegno militare a Kiev con il TerzoPolo (Azione- Italia Viva-) che ha votato con le forze di Governo,mentre il M5S, si è smarcato dal Pd, con il no all’ulteriore invio di armi e la necessità da parte dell’Italia di assumere un ruolo nella ripresa dei negoziati di pace tra Russia e Ucraina.
Sempre la Presidente del Consiglio, in serata ha avuto un colloquio telefonico con la Presidente della Commissione UE, von der Leyen, il cancelliere tedesco Scolz e il Premier greco Mitsotakis, ribadendo la necessità che la UE imprima un’accelerazione alla sua azione in materia di immigrazione, ormai vera emergenza.
Intanto, a Palazzo Chigi, nella tarda mattinata, si è tenuta una cabina di regia straordinaria sulla emergenza siccità, presieduta dal Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasoporti Salvini, insieme con i ministri Lollobrigida, Musumeci, Calderoli il viceministro Gava e i sottosegretari Mantovano e Morelli, che ha stabilito la designazione di un Commissario straordinario con poteri esecutivi fino al 31 dicembre 2023, con un incarico rinnovabile e competenze circostanziate. Quest’ultimo potrà agire sulle aree territoriali a rischi elevato e sbloccare interventi di breve periodo come sfangamento e sghiaiamento degli invasi di raccolta delle acque, aumeno della capacità degli invasi, gestione e utilizzo delle acque reflue, mediazione in caso di conflitti tra Regioni ed enti locali in materia idrica,ricognizione del fabbisogno idrico nazionale.
In merito alla questione del Superbonus, che il decreto legge approvato lo scorso febbraio ha modificato bloccando l’erogazione dei bonus fiscali edilizi e, ponendo fine alla cessione dei crediti alla data del 31 marzo e, che ha portato a manifestare in piazza stamane contro la norma varata dal Governo imprenditori e lavoratori del settore, capitanati dal padre di tale misura, l’ex Premier ,ora Presidente del M5S, Conte, in arrivo nelle prossime ore , presso la Commissione Finanze della Camera , un emendamento ,riformulato dal relatore al provvedimento, De Bertoldi (FdI), che consentirà al contribuente di comunicare fino al 30 novembre in sede di dichiarazione dei redditi e, versando una sanzione di 250 euro, la cessione di credito a un istituto bancario.
Infine stamane, il Presidente della Repubblica Mattarella ha ricordato nella Giornata loro dedicata, le vittime di mafia, recandosi a Casal di Principe per visitare la tomba del sacerdote ucciso il 19 marzo 1994 dalla camorra , Don Peppe Diana, e per incontrare gli studenti, mentre a Milano si è svolto un corteo ,cui hanno partecipato i familiari delle vittime della criminalità, organizzato da Don Ciotti e dall’Associazione Libera.
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