di Federica Marengo martedì 26 aprile 2022
-Nel sessantunesimo giorno di guerra in Ucraina, le forze russe concentrano i loro attacchi nella regione ad est e a sud. Lanciati a bassa quota, infatti , per diciassette volte, missili sulla città di Lugansk, nel Donbass, mentre tre raid russi si sono registrati a Zaporizhzhia, dove gli attacchi russi nella notte, si sono susseguiti sulla centrale nucleare, proprio nel giorno in cui si ricorda la tragedia accaduta nel 1986, nell’altra centrale ucraina di Chernobyl , in cui , secondo l’ad dell’Agenzia internazionale per l’Energia atomica, Grossi, in visita all’area occupata dall’esercito di Mosca, il livello di radioattività è da monitorare costantemente.
Segnali di un attacco russo su vasta scala, si susseguono poi a Mykolaiv, porta per la conquista della città di Odessa, sulla quale sono in atto raid aerei di sorveglianza da parte dell’esercito russo, che continua ad assediare e a bombardare l’acciaieria Azvostal a Mariupol, in cui è asserragliata, oltre ai militari del battaglione Azov e ai mercenari stranieri, anche la popolazione civile (35, i raid, in 24ore, secondo quanto riferito da un combattente e numerose le persone sotto le macerie).
Numerosi, i bombardamenti anche a Kramatorsk, Slovyansk, Kryvyi Rih, Kherson.
Colpito, poi, un centro di trasmissione radio russo, in Transnistria, enclave filo-russa al confine con la Moldavia, in cui ieri era già stato colpito un Ministero, anche se la matrice dell’attacco è ancora da accertare , in quanto le parti ,russa e ucraina , si accusano a vicenda.
In Russia, invece, che ha rivendicato l’uccisione nella notte scorsa di 500 soldati ucraini nel Donbass, rafforzata la sicurezza alle frontiere con l’Ucraina,nelle città di Bryansk, Kvursk e Belgorod.
Sul fronte diplomatico, riunione a Ramstein, in Germania, dei Ministri della Difesa di 40 paesi, presieduta e voluta dal ministro USA Austin, (di ritorno insieme al Segretario di Stato Blinken, dalla visita a Kiev, il quale, ha dichiarato: “Oggi siamo qui riuniti, oltre 40Paesi, per aiutare l’Ucraina a vincere la battaglia contro la Russia. L’Ucraina ha fatto un lavoro straordinario nel difendersi dalla aggressione russa e la battaglia di Kiev entrerà nei libri di storia. Ma ora la situazione sul campo è cambiata, con l’offensiva nel sud e nel Donbass e dobbiamo capire di cosa ha bisogno l’Ucraina per combattere. C’è un senso di urgenza che tutti comprendiamo, faremo il possibile, compresala mobilitazione della nostra base industriale. L’incontro di oggi diventerà un gruppo di contatto mensile sulla difesa dell’Ucraina. Vogliamo coordinare l’azione delle nazioni di buona volontà per intensificare i nostri sforzi, coordinare la nostra assistenza e concentrarci sulla vittoria nella battaglia di oggi e sulle lotte a venire“, annunciando poi che la Germania invierà 50 carri per difesa anti-aerea.
Intanto, mentre il Presidente ucraino Zelensky, nel suo consueto messaggio notturno alla popolazione, diffuso attraverso il suo canale Telegram, ha affermato che “a Kiev, è in ballo il destino del mondo democratico” e il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha definito una “minaccia, perché Mosca sta perdendo”, quella del ministro degli Esteri russo Lavrov di una possibile Terza guerra mondiale, se i Paesi UE e Nato forniranno armi pesanti a Kiev, il Segretario Generale dell’ONU, Guterres, recatosi stamane a Mosca, ha incontrato ,dapprima ,il ministro degli Esteri russo Lavrov e , poi, il Presidente Putin.
A Lavrov, Guterres ha chiesto di trovare il prima possibile le condizioni per un cessate il fuoco immediato in Ucraina e l’apertura di un’inchiesta indipendente sui crimini di guerra che sarebbero stati commessi dai russi , mentre il ministro degli Esteri russo ha ricordato che la risoluzione Onu contro la Russia non è stata votata all’unanimità, in quanto “decine di Stati si sono rifiutati di sostenere questa risoluzione” e che il diritto di veto all’Onu “non sparirà , in quanto è uno dei pilastri dell’organizzazione”.
Quanto al colloquio con il Presidente russo Putin, che in mattinata ha espulso tre diplomatici svedesi, come ritorsione per altrettante espulsioni di funzionari russi e per la richiesta di adesione alla Nato avanzata dalla Svezia, insieme con la Finlandia, e ha avuto un confronto telefonico con il Presidente turco Erdogan, il quale ha ribadito il suo impegno per una pace duratura tra Mosca e Kiev, nel segno dello slancio positivo dell’incontro a Istanbul del marzo scorso, al termine del faccia a faccia con il segretario ONU Guterres, ha dichiarato: “I colloqui vanno avanti, si tengono online, speriamo ci siano risultati positivi. Ma senza un accordo sulla Crimea e sul Donbass non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull’Ucraina la provocazione a Bucha è giunta per sabotare gli importanti passi avanti dei colloqui di Istanbul. Sappiamo chi ha messo in scena questa provocazione a Bucha. L’esercito russo non ha nulla a che fare con quello che è avvenuto. Il divieto per gli atleti russi e bielorussi di partecipare alle competizioni internazionali è una violazione della dichiarazione universale dei diritti umani”.
Infine, botta e risposta tra il Primo Ministro inglese Johnson, che considera l”egittimo l’uso di armi da parte ucraina fornite dal Regno Unito per prendere di mira obiettivi all’interno del territorio della Russia”, e lo stesso Ministro degli Esteri russo Lavrov, secondo cui “se vale tale logica della Gran Bretagna, la Russia può colpire i Paesi Nato”.
Tutto ciò, mentre Gazprom , dopo aver smentito la notizia di aver già sospeso le forniture alla Polonia attraverso il gasdotto Yamal, ha reso noto che “la Polonia deve pagare entro oggi le forniture di gas russo rispettando la nuova procedura, che prevede l’uso del rublo”.
In Italia, nel frattempo, il Premier Draghi, ancora nella sua abitazione per via della positività al Covid19, sempre a lavoro sul decreto contenente aiuti per 5-6 miliardi per le imprese e le famiglie in difficoltà a causa del caro energia, che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri in settimana, ha partecipato da remoto a un vertice Nato. I partiti di Maggioranza e Opposizione invece continuano a dibattere sull’opportunità delle spese militari e sull’invio di armi (non solo offensive , ma anche difensive) a Kiev.
A tal proposito, il Presidente del M5S Conte, riuniti nel pomeriggio i deputati e i senatori pentastellati, ha dichiarato che : “Il M5s si oppone all’invio di aiuti militari e a controffensive che esulino dal perimetro del legittimo esercizio del diritto di difesa di cui all’articolo 51 della Carta dei diritti dell’uomo. Il Movimento , chiederà che il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro della Difesa vengano in Parlamento a riferire sulle iniziative sin qui attuate e su quelle programmate in modo che ci sia piena condivisione dell’indirizzo politico a tutti i livelli istituzionali”.
Parole, quelle di Conte , a cui ha risposto il ministro della Difesa Guerini, che, da Ramstein, ha sottolineato: “L’Italia continuerà a fare la propria parte sulla base delle indicazioni decise dal Parlamento italiano. Da questo punto di vista, ci sarà un nuovo invio da parte italiana di equipaggiamenti militari, indispensabili per continuare il supporto alla resistenza ucraina, con riferimento al secondo decreto interministeriale “attualmente in via di finalizzazione, della stessa natura della precedente tranche di aiuti, forniti sulla base delle richieste da parte ucraina e in ossequio alle risoluzioni del Parlamento italiano”.
Sulla linea del sì all’invio delle armi per la difesa dell’Ucraina e dei valori della democrazia e della libertà, il Pd e Italia Viva, mentre LeU è per una risoluzione diplomatica del conflitto.
Quanto al centrodestra, Forza Itali ha ribadito la sua posizione filo-atlantista; la Lega ha sollecitato invece il provvedimento con i sostegni alle imprese e alle famiglie.
Dalle Opposizioni, no all’invio di armi da parte di Sinistra Italiana, sì, invece, per Fratelli d’Italia, che, però, ha sottolineato come l’Europa , dopo la caduta del muro di Berlino, abbia sbagliato sia la politica estera che quella della Sicurezza.
In merito alle questioni interne, via libera dell’Aula della Camera alla riforma dell’ordinamento giudiziario e del Consiglio Superiore della Magistratura, con l’astensione di Italia Viva. Il testo, ora, passa al Senato. Per la ministra della Giustizia Cartabia ,si tratta della “riforma migliore possibile”.
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