di Federica Marengo mercoledì 6 aprile 2022
-La notte che ha preceduto la quarantunesima giornata di guerra in Ucraina, è stata anch’essa scandita dai bombardamenti russi: esplosioni si sono avvertite a Zaporizhzhia , a Leopoli e a Dnipro, dove sarebbe stato distrutto un deposito di petrolio.
In mattinata, poi, bombardato un centro di distribuzione aiuti a Donetsk, nella regione a est del Donbass , causando almeno 5 feriti, mentre, secondo le autorità locali, nella vicina Lugansk, dieci edifici sarebbero andati in fiamme dopo un attacco delle forze di Mosca.
Pesanti combattimenti, quindi, sono stati registrati nel sud est del paese , compreso nelle città di Kharkiv, Mariupol, Kherson e Mykolaiv, dove si starebbero concentrando le truppe russe, avendo come obiettivo la conquista delle autoproclamatesi repubbliche separatiste del Donbass, come corridoio verso la Crimea annessa nel 2014.
Il ministro per la reintegrazione dei territori occupati dell’Ucraina, Iryna Vereschchuk, quindi,ha invitato i residenti delle tre regioni orientali di Lugansk, Donetsk e di parte della regione di Kharkiv ad evacuare immediatamente, in vista di un ulteriore aggravamento della situazione.
A Mariupol, dove le autorità comunali hanno denunciato l’uso da parte dei soldati russi di forni crematori mobili per nascondere le tracce delle atrocità, impedita, ancora una volta, dall’esercito russo l’evacuazione della città sul Mar Nero, dove le truppe di Mosca hanno bloccato un convoglio (solo 500 rifugiati sarebbero riusciti ad arrivare a Zaporizhzhia) , mentre nelle regioni a nord dell’Ucraina, dopo la ritirata delle forze russe ,continuano ad emergere ,dalle indagini aperte dalla Procura di Kiev su 5.000 crimini di guerra, ma anche per genocidio, gli orrori e le violenze perpetrate da queste ultime.
A Bucha, infatti, dove, per il Guardian, sarebbe stata trovata un’altra fossa comune, oltre all’assassinio di civili, i soldati russi avrebbero abusato di donne (25 donne avrebbero presentato denuncia), bambini e anziani, così come a Irpin, dove vittime di violenze e torture sarebbero stati bambini.
Infine, a scomparse da Hostomel più di 400 persone.
Da qui, la richiesta del Presidente ucraino Zelensky , nel corso di un nuovo colloquio con il Presidente francese Macron, di altre “dolorose” sanzioni a carico della Russia, mentre in una nota ufficiale, riguardo ai negoziati con Mosca , che proseguono, ha spiegato: “Risolvere tutti i problemi in un accordo e porre fine alla guerra con la Russia è difficile e improbabile e quindi la questione del Donbass e della Crimea non potrà essere risolta nel corso dei negoziati in corso, soprattutto quando ci sono carri armati sul nostro territorio, i razzi colpiscono le nostre città, ci sono situazioni difficili in città assediate, come Mariupol. La Russia ha la sua visione del Donbas e l’Ucraina ha la sua. Quindi ho dato un semplice suggerimento. Credo che non saremo in grado di trovare un accordo su tutti i punti contemporaneamente. Questo è impossibile, anche se abbiamo dei negoziati. Kiev è consapevole degli obiettivi russi e della concentrazione di truppe russe nel Donbas. Il Donbas, il sud dell’Ucraina, il corridoio per la Crimea, la regione di Kherson e la regione di Zaporizhzhia. In pratica capiamo cosa stanno facendo. Per avere successo combatteranno per il Donbas. E Mariupol è la vita per noi, una città, e per loro è una ‘medaglia’ che vogliono mettere al petto”.
Più tardi poi, intervenuto in video collegamento al Parlamento irlandese, rimproverando la UE per l’indecisione sulle sanzioni alla Russia, ha evidenziato: “La Russia sta prendendo di mira porti marittimi e depositi di cibo per usare la fame come arma contro il popolo ucraino.. La Russia sta deliberatamente provocando una crisi alimentare, che causerà turbolenze politiche e un aumento dei rifugiati”.
Nel frattempo, alla plenaria del Parlamento UE, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen ,presentando il quinto pacchetto di sanzioni, che si aggiunge a quelle introdotte dagli USA e dalla Gran Bretagna ,sia a carico di società che di singole persone, che ha incassato l’ok unanime dei Paesi dell’Unione, tra cui l’Italia (il ministro degli Esteri Di Maio ha però chiesto l’introduzione di un tetto al prezzo del gas), anche se il sì è stato rinviato a domani, per approfondire questioni tecniche, ha dichiarato: “Non saranno le ultime sanzioni queste. Dobbiamo pensare al petrolio e dobbiamo pensare a un sistema bancario che limiti davvero gli introiti derivanti dai carburanti fossili per la Russia. Nessuno può essere neutrale, la Cina ha una responsabilità e deve prendere assolutamente una posizione chiara. Questa è la fase successiva che dovremo intraprendere insieme. Più di 40 Paesi stanno imponendo queste sanzioni e ci aspettiamo che altri rispettino le nostre misure o almeno non raggirino o minimo queste sanzioni. Solo sette settimane fa, Bucha era un sobborgo ospitale e tranquillo nella periferia di Kiev. Ma la scorsa settimana, l’umanità stessa è stata uccisa a Bucha. Si e’ ucciso a sangue freddo, giustiziato con le mani legate e una pallottola in testa. Si sono lasciati i cadaveri “a marcire in mezzo alla strada o nelle fosse comuni. Tutti abbiamo visto le immagini inquietanti di Bucha e abbiamo ascoltato le testimonianze di chi può parlare di nuovo liberamente, ora che l’esercito russo è andato via. Sparavano a tutti quelli che vedevano, ha raccontato un testimone del passaggio dei soldati di Putin. I russi ,la chiamano liberazione, io li chiamo crimini di guerra. Le autorità russe dovranno rispondere di questi crimini”.
A seguire, anche il Presidente del Consiglio Europeo Michel, ha ricordato che si stanno inasprendo le sanzioni per mantenere la massima pressione sul Cremlino, includendo anche il carbone, e ha aggiunto che “prima o poi saranno necessarie anche misure sul petrolio, e persino sul gas”.
Convinto della necessità di continuare a sostenere l’Ucraina, anche con l’invio di armi,(ma la Nato non entrerà nel conflitto), l’Alto Rappresentante per le Politiche Estere, Borrell, che ha detto: “La guerra deve finire il prima possibile ma non in qualunque maniera possibile. Se finisce con un Paese distrutto e dominato, con milioni di morti e sfollati allora non deve finire così. Dobbiamo continuare ad appoggiare l’Ucraina. Ci vogliono meno applausi e più aiuti, più armi. Abbiamo dato un miliardo di euro all’Ucraina, può sembrare tanto ma è quello che paghiamo ogni giorno a Putin per l’energia. Da quando è iniziata la guerra gli abbiamo dato 35 miliardi di euro”.
A proposito di aiuti all’Ucraina, prima del suo arrivo alla riunione dei Ministri degli Esteri della Nato, parlando con i cronisti, il Segretario di Stato Blinken, ha affermato: “E’ un momento importante per coordinarsi con alleati e partner su numerosi fronti. Quanto alle le orribili atrocità che sono state rivelate a tutto il mondo a Bucha, sospetto, ahimè, di vederne altre dove le forze russe si ritireranno”, per poi annunciare lo stanziamento di 100 milioni di dollari in aiuti militari aggiuntivi.
Riunione, alla quale ha preso parte anche il Segretario della Nato Stoltenberg, che ha dichiarato: “Dobbiamo essere realistici e renderci conto che questo può durare a lungo, per molti mesi, anche anni. Ed è per questo che dobbiamo anche essere preparati per il lungo periodo, sia quando si tratta di sostenere l’Ucraina, sia di sostenere sanzioni e rafforzare le nostre difese. Le atrocità di Bucha che abbiamo visto rivelano la vera natura della guerra di Putin. Ogni uccisione di civili è un crimine di Ucraina”.
Inoltre, il Presidente USA Biden firmerà un ordine esecutivo che vieta nuovi investimenti in Russia. La misura, che comprende anche sanzioni a imprese statali russe cruciali, si basa sulla decisione presa da oltre 600 aziende multinazionali di lasciare la Russia.
Nella giornata di domani, infine, il voto all’ONU sull’espulsione della Russia dal Consiglio di diritti umani di Ginevra.
Sul fronte russo ,il Cremlino continua a negare i fatti di Bucha e chiede una commissione d’inchiesta indipendente, mentre , in merito alle espulsioni dei diplomatici attuata da diversi Paesi europei, la portavoce del ministero degli Esteri Zakharova , ha fatto sapere che “Mosca risponderà a ogni atto ostile”.
Sui negoziati, invece, il portavoce Peskov ha fatto sapere che: “Il ritiro delle forze russe dalla regione di Kiev, in Ucraina, rappresenta un gesto di buona volontà per creare condizioni favorevoli ai negoziati di pace tra Mosca e Kiev. Il processo negoziale tra Mosca e Kiev sta continuando, ma sembra più difficile del previsto. Al momento, sono in corso gli sforzi per avviare un nuovo round di colloqui, ma è molto più difficile di quanto auspicato. Ovviamente, vorremmo vedere maggiori progressi da parte ucraina”.
Il Presidente russo Putin , invece, secondo quanto riferito dal Cremlino, nel corso di un colloquio telefonico con il Premier ungherese Orban ,avrebbe respinto le accuse a Mosca sui crimini di guerra a a Bucha, parlando di “provocazioni rozze e ciniche da parte dell’Ucraina”.
In ambito diplomatico poi, la Cina, tramite il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, ha invitato “Tutte le parti a esercitare moderazione fino a quando non saranno diffusi i risultati dell’indagine sulle atrocità commesse a Bucha, la verità deve essere scoperta e qualsiasi accusa deve essere basata sui fatti. Pechino, attribuisce grande importanza alla situazione umanitaria in Ucraina ed è estremamente preoccupata per le conseguenze sui civili. I resoconti e le immagini sulla loro morte nella città di Bucha sono molto inquietanti”.
Una dichiarazione, cui ha così replicato la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, che, chiedendo si assumere una posizione chiara, ha detto: “Nessuno può essere neutrale, la Cina ha una responsabilità e deve prendere assolutamente una posizione chiara”.
Tuttavia, sulla scena dei mediatori in campo per la Pace, oltre al Presidente turco Erdogan, si è fatto largo anche il neo-rieletto Premier ungherese Orban che , nel corso di una conferenza stampa a Budapest, condannando l’aggressione all’Ucraina, sentito nelle ultime ore il Presidente russo Putin, che è stato tra i primi a congratularsi con lui per la rielezione, ha dichiarato: “Ho chiesto un cessate il fuoco immediato in Ucraina. Orban ha anche proposto al Presidente russo di organizzare i colloqui di pace in Ungheria alla presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, del capo di stato francese Emmanuel Macron e del cancelliere tedesco Olaf Scholz. La risposta di Putin è stata “positiva” ,ma ci saranno delle condizioni”.
Riguardo alla politica interna italiana, approvato all’unanimità in serata dal Consiglio dei Ministri , dopo una cabina di regia, il Documento di Economia e Finanza , con le stime di crescita dimezzate, per via degli effetti della guerra in Ucraina a +3,1%, rispetto al 4,7%, previsto dalla Nota di Aggiornamento al DEF stesso, con un Deficit del 5,6%, e un margine di intervento per ulteriori aiuti a famiglie e imprese in difficoltà per via del caro energia di 4-5 miliardi , che saranno contenuti in un decreto che dovrebbe essere varato dopo Pasqua.
Il documento, è poi stato illustrato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi dal Premier Draghi e dal ministro dell’Economia Franco.
Il Presidente del Consiglio, chiedendo unità alle forze di Maggioranza, che da Pd al M5S, passando per Lega e Forza Italia, chiedono maggiori risorse e uno scostamento di bilancio per il sostegno a famiglie e imprese in crisi e che sembrano dividersi sulla Delega Fiscale e sulle riforme della Concorrenza e della Giustizia, ha quindi dichiarato: “Consumatori e imprese vedono oggi un futuro meno positivo”. Il documento di economia e finanza è stato approvato all’unanimità. Faremo tutto ciò che è necessario per aiutare famiglie e imprese all’interno della cornice europea. La disponibilità del Governo c’è ed è totale. Siamo molto consapevoli del disagio sociale, soprattutto per chi teme l’impatto dell’inflazione e siamo pronti e intervenire. L’abbiamo già fatto nel recente passato, sono stati stanziati 15,5 miliardi. Nelle prossime settimane, comprenderemo meglio le dimensioni dell’intervento necessario e come finanziarlo. E’ importante la cornice europea e sono tutti al lavoro per rispondere a uno shock comune, Una cosa fondamentale è il messaggio che il Governo e in generale la Maggioranza ,devono dare in termini di fiducia che promana dal governo, dal Parlamento e dalla Maggioranza. Le circostanze hanno offuscato le prospettive ma anche la capacità di esprimere l’indirizzo di politica e di economia è una strada che ci deve portare a affermare la governabilità che si esprime con decisione e unità di intenti che è quello che vogliono vedere i cittadini: fra la riaffermazione dei vari partiti e l’unità di intenti sono sicuro che i cittadini scelgono la seconda. L’embargo del gas , non è ancora e non so se sarà mai sul tavolo ma quanto più diventa orrenda la guerra tanto più i paesi alleati in assenza di una diretta partecipazione alla guerra si chiedono cosa può fare questa coalizione per indebolire la Russia e farla smettere e permette a Kiev di sedersi al tavolo della pace. La situazione è in divenire e l’embargo del gas non è un’ipotesi al momento oggetto di discussione per cui la situazione sta modificandosi. l governo e le forze politiche oggi sono un tutt’uno agli occhi degli italiani. In questo momento possono dare fiducia, mostrare che il governo può affrontare l’emergenza con tutte le azioni necessarie dai sostegni agli aiuti alle famiglie, ma anche continuare il percorso molto positivo, tutto sommato, del Pnrr e delle riforme. Bisogna mettere il governo nelle condizioni di affrontare queste due sfide serve unità. Ho molta fiducia nella capacità delle forze di maggioranza di capire prima di tutto la drammaticità della situazione, e poi la necessità di agire e rispondere sostenendo imprese, famiglie e soprattutto le fasce povere. Quindi alla fine penso che ci siano diversità anche profonde di vedute, ma credo che alla fine prevalga lo spirito costruttivo perché viene dal senso del dovere che tutti hanno di dare questa risposta”.
Il ministro dell’Economia Franco, invece, ha sottolineato: “L’andamento dei conti l’anno scorso è stato migliore delle attese, anche quest’anno è piuttosto buono. Il Governo ha fissato il deficit tendenziale 5,1 e confermato gli obiettivi di finanza pubblica della Nadef del 5,6%. Una scelta di prudenza, che concede comunque un margine di azione di mezzo punto prodotto, che verrà usato in una manovra “espansiva per spingere la crescita. Molte imprese stanno soffrendo per l’aumento del costo dell’energia. Questo ha un impatto enorme sui costi di produzione. Dobbiamo però anche tenere a mente che questo è picco del costo dell’energia, in futuro difficilmente resterà per periodi molto lunghi a questo livello. Il Governo è intervenuto ripetutamente con aiuti alle imprese, vedremo se” andranno rafforzati. Le imprese stanno soffrendo moltissimo, che questo sia paese dove non convenga produrre è un’altra storia…Oggi , ricordo che con decreto ministeriale firmato da me e dal ministro Cingolani abbiamo esteso di 10 giorni l’abbattimento di 25 centesimi dell’accisa su benzina e gasolio utilizzando il sovra-gettito Iva, quindi l’abbattimento dell’accisa viene esteso da oggi al 2 maggio”.
In merito alla pandemia, mentre secondo dati Fiaso (Federazione italiana aziende ospedaliere), negli ultimi sette giorni, crescono i ricoveri nei reparti ordinari ,anche se la tendenza all’aumento sembra rallentare , passando dal +10,6% di due settimane fa al +8,6% della settimana scorsa e sono stabili i ricoveri in terapia intensiva, e l’Ema (l’Agenzia Europea per i Medicinali) e l’Ecdc ( il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) hanno deciso per il no alla quarta dose per tutti, ma solo per gli over 80, il ministro della Salute Speranza, durante il Question Time alla Camera, facendo il punto sulla situazione, ha evidenziato: “In questo momento ,la circolazione del virus nel nostro Paese è ancora alta e la fine dello stato di emergenza non significa certo la fine della pandemia. Come sempre il Governo adatterà le proprie misure e valutazioni all’andamento del quadro epidemiologico che continuiamo ad osservare e monitorare con il massimo dell’attenzione. La Cts dell’Aifa prorpio ieri ha cominciato a lavorare nella direzione di consentire attraverso i medici di medicina generale un accesso più diretto agli antivirali. Gli antivirali sono importanti. Gli antivirali non sostituiscono i vaccini che restano lo strumento decisivo nella lotta al Covid”. Molnupiravir e Paxlovid sono farmaci in utilizzo in Italia da febbario e al 30 marzo, del Paxlovid ne sono stati somministrati 5.171 trattamenti, +31% nella settimana 17- 23 marzo. Se siamo in una fase diversa e’ grazie alla scienza con vaccini e farmaci sicuri. I numeri della campagna vaccinale in Italia sono tra i migliori del mondo: oltre il 91% ha fatto la prima dose, quasi il 90% la seconda e circa 39 milioni di persone hanno fatto il booster. La nuova fase si basa soprattutto su questi numeri che sono stati favoriti dall’uso significativo del green pass e da tutte le norme in materia di obbligo vaccinale. Abbiamo confermato la vigenza dell’obbligo e sanzione della sospensione dal lavoro per tutto il personale sanitario e non sanitario che lavora in strutture sanitarie e sociosanitarie. La ratio della norma è da ricondursi alla necessità di tutelare il più possibile i luoghi a cui hanno accesso persone fragili: questo è vero per gli ospedali e per gli studi ambulatoriali come in modo particolare per le Rsa dove è ancora molto opportuno tenere il massimo livello di attenzione”.
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