-Mentre si attende entro lunedì la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Decreto Super Green Pass, la Pubblica Amministrazione e le aziende privati si organizzano per l’applicazione delle norme previste, che entreranno in vigore dal 15 ottobre. Diversi, i nodi da sciogliere, soprattutto riguardo ai controlli,tuttavia. Sul fronte della scuola, però, registrate già un centinaio di classi in Dad per via dei contagi e si ventila l’ipotesi di ricorrere al sistema delle micro bolle, limitando cioè la quarantena ai soli contatti del soggetto positivo, che, però, non convince Presidi ed esperti. Intanto, Governo a lavoro sul provvedimento per evitare il rincaro delle bollette di gas e luce, sul Dl delega relativo al Fisco, sulla Nota di Aggiornamento al Def , sulla Legge di Bilancio e sulla riforma delle pensioni. Allo studio, la riforma fiscale con un taglio dell’Irpef e dell’Irap, ma anche la riforma del Catasto che divide la Maggioranza, con i partiti del centrodestra sulle barricate per un eventuale aumento delle imposte sulla casa. Tutto ciò, mentre Confcommercio, nel suo Report di settembre parla di un autunno di incognite per le famiglie italiane a causa dell’aumento dell’inflazione.
di Federica Marengo sabato 18 settembre 2021
Il nuovo Decreto SuperGreen Pass, varato giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri, che dal 15 ottobre estende l’obbligo del Certificato Verde Digitale ai lavoratori pubblici e privati, ai collaboratori esterni del settore pubblico e privato, agli Autonomi e alle Partite Iva, ai Tribunali e agli organi costituzionali, dovrebbe essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale, dopo la controfirma del Presidente della Repubblica Mattarella, entro lunedì.
Tuttavia, sia la Pubblica Amministrazione che le aziende private avranno un mese di tempo per organizzare le modalità di controllo del Certificato Verde.
Le verifiche spetteranno al datore di lavoro, mediante l’ausilio di lettori ottici o piattaforme informatiche nel caso di aziende private o al direttore dell’ufficio, nel caso di un’azienda pubblica, ad ogni modo, potrebbe essere richiesta una copia cartacea del Pass da archiviare, così da snellire le procedure.
Nel caso dei lavoratori autonomi che operino in casa, come baby sitter, colf e badanti, saranno le famiglie o chi usufruisca del servizio a dover chiedere l’esposizione del Green Pass, così come per gli artigiani: idraulici, elettricisti, che dovranno esporre il Certificato al datore di lavoro, se dipendenti o al cliente, se autonomi.
Quanto ai tassisti, invece, dovranno esporre il Green Pass all’azienda o alla cooperativa per cui lavorano e al cliente che, di fronte a un rifiuto alla richiesta di esposizione del Certificato, potrà anche rifiutarsi di salire a bordo ed effettuare la corsa.
Infine, in merito allo smart working, non sarà automatico il passaggio a tale modalità di lavoro per i non vaccinati,mentre chi già lavora a distanza,ma alterna anche la presenza in ufficio, dovrà esibire il Certificato Verde Digitale.
Altri nodi da sciogliere poi: l’organizzazione dei servizi di forze dell’ordine e vigili del fuoco, già sotto organico, in caso di molteplici sospensioni, l’allungamento della validità del tampone molecolare fino a 72 ore ,contestato dagli esperti, la sostituzione temporanea del lavoratore senza Green Pass, prevista per le aziende con meno di 15 dipendenti.
Nel pubblico, il personale che comunicherà di non avere il Certificato Verde Digitale o che non sarà in grado di esibirlo all’accesso al luogo di lavoro sarà considerato assente ingiustificato. Dopo 5 giorni di assenza, quindi, scatterà la sospensione e la retribuzione non sarà dovuta fin dal primo giorno di assenza.
Il decreto non prevede conseguenze disciplinari né il licenziamento, ma sanzioni da 600 a 1.500 euro per chi è colto senza pass sul luogo di lavoro. Stesso iter è previsto per settore privato, tranne che per la sospensione dopo 5 giorni di assenza, in quanto , la sospensione di lavoro e stipendio scatterà nell’immediato.
Se i sindacati insistono sulla gratuità dei tamponi per i lavoratori ed evidenziano l’impatto della misura su categorie già sotto organico come le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco, e Confcommercio, che nella nota congiunturale di settembre, pur riscontrando nei mesi di luglio e agosto un aumento dei consumi , ha evidenziato le incognite per l’autunno determinate dalla diffusione della variante Delta, ma anche dell’aumento dell’inflazione, quasi al 3%, ha definito la norma “oscura e di difficile applicazione”, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Orlando, anche sulla scorta della sentenza del Consiglio di Stato, che ha confermato quella del Tar del Lazio (4281/2021), per cui è legittima la richiesta del Certificato Verde, in quanto non viola la privacy, come sostenuto, invece, da quattro cittadini non vaccinati che hanno contestato la violazione della disciplina europea sulla protezione dei dati sanitari, in un’intervista a La Stampa, ha spiegato: “Riteniamo che ci siano tutti i presupposti giuridici perché questo strumento sia utilizzato, abbiamo chiarito con nettezza che l’obbligo non può essere collegato a procedure disciplinari o rappresentare un rischio di licenziamento. Capisco la preoccupazione di chi non è vaccinato ma credo sia giusto considerare anche la preoccupazione di chi è vaccinato e vuole andare in ufficio con tranquillità. Con l’estensione del Green Pass scongiuriamo il rischio di nuove chiusure, dall’altra il pass ci consente di svolgere varie attività con standard di sicurezza ancora più elevati. Si creano le condizioni per usare spazi sociali e mezzi di trasporto con più tranquillità, favorendo migliori risultati economici. Nel Governo stiamo discutendo di come, nelle prossime settimane, si tornerà a usare pienamente le sale di cinema e teatri: questo è possibile grazie al green Pass. Nel Green pass c’è una facoltà orientata, con una propensione per il vaccino, cosa che giustifica che il tampone non sia gratuito. Però chi va a lavorare si trova in una condizione diversa da chi vuole andare al cinema. Mi sembra ragionevole tener conto di questa differenza. Penso che sia giusto calmierare e con un costo ancora più basso, ma sono contrario alla gratuità perché una scelta di campo va fatta. Altrimenti col tampone gratis sembra che anche se non ti vaccini è la stessa cosa”.
Soddisfatti per il provvedimento, tutti i partiti di Maggioranza, con il segretario della Lega, Salvini, che ,però , ha rivendicato le modifiche sull’estensione della validità dei tamponi molecolari da 48 a 72 ore e riguardo l’obbligo di prezzi calmierati per le farmacie (8 euro per gli under 18 e 15 euro per gli over 18) , e non esclude la revisione della norma in sede parlamentare, anche sulla base dell’andamento della pandemia.
Critica,invece, l’Opposizione di Fratelli d’Italia, che ha definito la norma un “obbligo vaccinale mascherato inutile ai fini della riduzione del contagio” , chiedendo le dimissioni del Governo in caso di nuove chiusure e , nel contempo, ha rilanciato sul tema delle politiche migratorie, caro all’alleato di coalizione del Carroccio, annunciando una petizione per chiedere le dimissioni della ministra dell’Interno Lamorgese.
Intanto, mentre sono già un centinaio le classi in quarantena (7 giorni per i vaccinati, 10 per i non vaccinati, con tampone alla fine in entrambi i casi e 14 giorni per chi rifiuti di sottoporsi al tampone) e in Dad ,per via dei contagi, e al vaglio del Ministero dell’Istruzione vi sarebbe l’ipotesi di creare delle micro-bolle,ovvero, su modello tedesco, porre in quarantena solo i contatti dello studente o del professore positivo e non l’intera classe, soluzione che lascia perplessi sia i Presidi che gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico, il Governo è al lavoro su una serie di provvedimenti: il decreto per evitare il rincaro del 40% e del 30% delle bollette di luce e gas, dovuto all’impennata dei prezzi del gas naturale ( causa ripresa economica e questione geopolitica legata al gasdotto russo del nord Stream2) e dei costi delle emissioni di CO2 per le aziende produttrici di energie inquinanti, tutelando così le fasce più deboli, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri nella prossima settimana, il dl delega su Concorrenza e sul Fisco, legati all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, quest’ultimo, con l’ipotesi del taglio dell’Irpef e dell’Irap e della riforma del Catasto, che non piace al centrodestra, contrario all’introduzione di tasse sulla casa, la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, la Legge di Bilancio e la riforma delle pensioni, vista la fine della sperimentazione del sistema pensionistico e introdotto dal Governo Conte1, prevista per il 1° gennaio 2022 e alla cui cancellazione si oppone la Lega, fautrice della misura.
Sul fronte politica estera, poi, Esecutivo a lavoro sulla sessione straordinaria del G20, a Presidenza italiana, dedicata alla crisi afghana.
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