-Nel giorno in cui il Presidente della Repubblica ha ricordato il politico e statista, tra i fondatori della Dc, Aldo Moro, il ministro della Salute Speranza, che si è confrontato con gli omologhi UE in una riunione informale, in un videomessaggio ha rassicurato gli italiani sulla sicurezza ed efficacia del vaccino Astrazeneca dopo la sospensione temporanea e in via precauzionale della somministrazione delle dosi per via di casi di eventi tromboembolici verificatisi in Italia, decisione presa in linea con altri Paesi UE, tra cui la Germania. Intanto, il Commissario Straordinario all’Emergenza Figliuolo ha firmato un’ordinanza con cui invita a somministrare le dosi di siero residue, se non conservabili, a soggetti disponibili al momento, rispettando però l’ordine di priorità individuato nel Piano strategico nazionale dei vaccini, e la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen ha siglato un accordo con Pfizer-BioNTech per l’anticipo di 10 milioni di dosi entro giugno. Si prova dunque a livello nazionale ed europeo a non rallentare la campagna vaccinale, in attesa della valutazione, prevista per giovedì, dell’Ema, la cui Direttrice Emer Cook, in conferenza stampa, ha dichiarato: “Attualmente, nessuna indicazione di legami tra vaccino ed eventi fatali. Inchiesta in corso su lotti specifici, ma i benefici del vaccino di Astrazeneca superano i rischi”.
-Governo a lavoro su Recovery Plan e Dl Sostegni, con i ristori per 32 miliardi che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri venerdì ed essere illustrato in conferenza stampa dal Premier. Il ministro Orlando : “Blocco dei licenziamenti prorogato a giugno per chi ha la Cig, e fino a ottobre per i lavoratori senza Cig ordinaria. Allargheremo la platea del Reddito di Emergenza e potenzieremo la parte delle politiche attive del Lavoro per il Reddito di Cittadinanza”. Al MISE,invece, vertenza Alitalia con il confronto tra i ministri competenti e la Commissaria alla concorrenza Vestager: ipotesi spezzatino.
-Istat, a febbraio leggero aumento dell’inflazione (+0,6%), mentre rallenta il carrello della spesa.
di Federica Marengo martedì 16 marzo 2021
Nella giornata politica di oggi, iniziata con la commemorazione da parte del Presidente della Repubblica, Mattarella, del quarantatreesimo anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell’uccisione dei cinque uomini della sua scorta da parte delle Brigate Rosse, “ferita e monito” per la storia delle istituzioni democratiche e per il Paese “che seppe reagire con unità”, il ministro della Salute Speranza è tornato sulla decisione presa ieri, di concerto con il Premier Draghi, e, sentiti gli omologhi dei Paesi UE, di sospendere temporaneamente e in via precauzionale, su indicazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, la somministrazione del vaccino Astrazeneca, dopo alcune segnalazioni di eventi tromboembolici.
A tal proposito, il titolare della Salute che oggi ha partecipato a una riunione informale con i suoi omologhi europei sulla campagna vaccinale, rassicurando quanti hanno già ricevuto la prima somministrazione di Astrazeneca ad effettuare anche il richiamo e, ricordando come i vaccini siano la soluzione alla pandemia, ha dichiarato a Il Corriere.it: “Lo stop alle vaccinazioni con Astrazeneca è stata una scelta esclusivamente precauzionale: “Ieri c’è stato un fatto nuovo, segnalato dall’Istituto di controllo sui vaccini in Germania. Rispetto a questa c’è stata una scelta prudenziale, anche degli altri Paesi, aspettiamo le valutazioni di Ema e Aifa. Si tratta di precauzioni necessarie per fare una valutazione più approfondita. Questo credo sia un atteggiamento serio i cittadini possono avere fiducia. I vaccini sono sicuri”.
Tuttavia, malgrado le rassicurazioni, in attesa dell’analisi dell’EMA, l’Agenzia Europea per il Farmaco, prevista per giovedì, la campagna vaccinale, a causa di questo stop forzato, è destinata a subire un rallentamento, dannoso soprattutto per quelle Regioni come il Lazio per cui il vaccino Astrazeneca, impiegato per over 80 e categorie fragili, rappresenta gran parte della capacità vaccinale, sebbene il Commissario Straordinario all’Emergenza Figliuolo, che, mediante ordinanza, di concerto con la Presidenza del Consiglio, ha nominato coordinatore del CTS il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Locatelli, abbia rassicurato precisando che il vaccino della casa farmaceutica anglo-svedese non rappresenta la parte più consistente delle forniture attese e che i ritardi e lo stop delle somministrazioni del vaccino verranno compensati dall’arrivo a metà aprile del vaccino monodose Jhonson& Jhonson e grazie ai maggiori quantitativi distribuiti da Pfizer-BioNTech, cui si aggiungerà il vaccino Moderna.
In merito all’aumento di dosi, proprio in mattinata, la Presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, ha annunciato la firma di un accordo con Pfizer BioNTech per anticipare al secondo trimestre, ovvero a giugno, 10 mila dosi di vaccino. Un’intesa, che ora sarà al vaglio degli Stati membri nel Comitato direttivo congiunto.
Insomma, il Governo sembra intenzionato ad imprimere un’accelerazione sulla campagna vaccinale per raggiungere l’immunità di gregge entro la fine dell’estate, come dimostra sia la telefonata tra il Premier Draghi e il Presidente della Repubblica francese Macron ,dettisi pronti a ripartire con le somministrazioni di vaccino Astrazeneca non appena arrivi il via libera dell’EMA, sia l’ordinanza firmata dal Commissario Straordinario all’Emergenza Figliuolo che invita a somministrare le dosi di siero residue, se non conservabili, a soggetti disponibili al momento, rispettando però l’ordine di priorità individuato nel Piano strategico nazionale dei vaccini, mentre si apre il dibattito nella Maggioranza, sollecitato dalla Federazione dell’Ordine Nazionale dei Medici , sull’introduzione di uno scudo penale per i vaccinatori.
Intanto, in attesa di una prima analisi non definitiva sul vaccino anglo-svedese, il cui esito sarà reso noto giovedì, la direttrice dell’Agenzia Europea del Farmaco Emer Cooke ha tenuto nel primo pomeriggio di oggi una conferenza stampa, nella quale ha spiegato: “Stiamo facendo questa revisione in seguito alle preoccupazioni emerse sui casi avversi dopo la vaccinazione con AstraZeneca contro il Covid-19. Quando si vaccinano milioni di persone non è raro che si abbiano reazioni avverse. Il nostro compito è valutare che qualsiasi caso verificatosi sia un reale effetto collaterale o una coincidenza. Attualmente non ci sono indicazioni che questi eventi siano stati provocati dal vaccino. I benefici del vaccino AstraZeneca sono superiori ai rischi. Finora nell’UE sono stati segnalati 30 eventi tromboembolici su circa 5 milioni di vaccinati, con il siero di AstraZeneca, ma sono dati che so essere sbagliati, perché sono in evoluzione, anche perché quando eventi simili vengono segnalati aumenta l’attenzione e quindi anche le segnalazioni, il che è positivo, perché aiuta a capire meglio l’incidenza di eventi simili, La nostra priorità è assicurarci della sicurezza del vaccino. Migliaia di persone hanno sviluppato coaguli di sangue, dobbiamo stabilire se c’è una correlazione con il vaccino, abbiamo deciso di sospendere la somministrazione per capire se è solo una coincidenza o c’è una correlazione. Vogliamo stabilire se c’è un nesso tra la vaccinazione e gli eventi tromboembolici rilevati, se il vaccino possa aver causato gli eventi o se questi siano dovuti a cause esterne . Ci sono delle opzioni possibili e non voglio fare ipotesi su quelle che saranno le conclusioni. La priorità è garantire che i vaccini possano essere utilizzati in sicurezza: potrebbero esserci ulteriori avvertimenti, tutto dipende dai risultati della valutazione degli esperti. Faremo una valutazione anche sulla conservazione del vaccino AstraZeneca. L’impegno è anche capire se può esserci un nesso legato a lotti specifici. In origine alcuni specifici lotti erano sospettati di causare effetti collaterali e stiamo facendo verifiche anche su questo oltre che sui dettagli che stiamo ricevendo su alcuni casi e circostanze che potrebbero essere associati con alcune categorie di persone colpite da eventi finiti sotto la lente d’ingrandimento delle autorità sanitarie. Il possibile collegamento dei casi a lotti specifici del vaccino lo abbiamo indagato inizialmente quando l’Austria aveva sospeso l’uso di un lotto particolare a causa di possibili eventi collegati al lotto. All’epoca non avevamo trovato alcun effetto plausibile collegato al lotto. Continuiamo ad indagare questo aspetto, ma visto che ci sono più casi in Europa, con più lotti coinvolti, riteniamo improbabile che si tratti di eventi legati ai lotti, anche se non lo possiamo escludere, e non possiamo escludere che sia qualcosa legato alla manifattura. Giovedì arriveremo a una conclusione della nostra inchiesta sulla base dei dati raccolti, i nostri esperti lavorano senza sosta, ma servono valutazioni scientifiche, non possiamo arrivare a una conclusione senza un’analisi completa. Assicuriamo trasparenza. La fiducia nei vaccini è di fondamentale importanza per noi, il nostro lavoro è mantenere questa fiducia basandoci su valutazioni scientifiche, per noi è una priorità per arrivare a una conclusione chiara. Siamo tutti preoccupati per la fiducia dei cittadini nel vaccino, ma il nostro lavoro è valutare solo in base alla scienza”.
In merito, richiesta al ministro della Salute Speranza di fare chiarezza in Parlamento sulla vicenda, è giunta sia dai partiti di Maggioranza che dai partiti di Opposizione, così come quella di approvare in tempi celeri il Dl Ristori per indennizzare le categorie più colpite dalle restrizioni, con Pd, (il cui neo segretario Letta dovrà decidere sulla candidatura a sindaco di Roma dell’ex ministro del Tesoro Gualtieri, in vista delle Amministrative di ottobre), e M5S più orientati su politiche di sostegno e Lega e Forza Italia , su ristori per imprese e Partite Iva e pace fiscale.
Non solo campagna vaccinale, però, al centro dell’azione di Governo, che deve fronteggiare dati economici negativi o di tiepida ripresa come quelli resi noti dall’Istituto Nazionale di Statistica che ha registrato a febbraio un lieve aumento dell’inflazione (+0,6%), confermando le stime preliminari, e un rallentamento del carrello della spesa.
L’Esecutivo, infatti in queste ore, è alle prese con il Recovery Plan e con le ultime limature al Dl Sostegni, il Dl con i ristori per lavoratori, imprese e famiglie, da 32 miliardi (più ulteriore scostamento di bilancio da 20 miliardi da proporre al Parlamento in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza), che dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri venerdì e illustrato dal Presidente di Consiglio in conferenza stampa.
Stamane, infatti, il Premier Draghi ha incontrato i ministri dei dicasteri economici e il ministro dell’Economia Franco per risolvere alcune questioni tecniche legate al Dl Ristori e al Piano nazionale di ripresa e resilienza , in attesa del confronto con i capigruppo di Maggioranza.
Allo studio del Governo, come anticipato dal ministro del Lavoro Orlando ai microfoni di Radio Anch’io, su Rai Radio Uno, oltre al cambiamento dei criteri di erogazione dei ristori, non più in base ai codici Ateco, ma sulla base del calo di fatturato, al fondo ad hoc per gli imprenditori della montagna, alla proroga della precompilata al 10 maggio e della fatturazione elettronica al 30 marzo, allo stralcio delle cartelle fino 5mila euro risalenti al 2015, al fondo da 5 miliardi per la campagna vaccinale, un pacchetto di misure da 10-12 miliardi per il blocco dei licenziamenti a giugno per i lavoratori che usufruiscono della Cig e a ottobre per quelli che non hanno a disposizione la Cassa integrazione ordinaria, in modo da agganciare i sostegni a una riforma degli ammortizzatori, che verrà definita entro aprile, per l’allargamento della platea cui è destinato il Reddito di emergenza (ipotizzato un aumento della soglia massima per chi vive in affitto e un allargamento ai disoccupati che tra il 1° luglio 2020 ed il 28 febbraio 2021 hanno finito la Naspi o la Dis-Coll e non hanno un altro tipo di aiuti, cui potrebbero arrivare altre tre mensilità) e per la modifica al meccanismo del Reddito di Cittadinanza legandolo alle politiche attive del lavoro (chi oggi percepisce il Reddito di Cittadinanza e trova un lavoro a termine, potrebbe congelare la prestazione assistenziale, accettare il contratto e, al termine del rapporto di lavoro, continuare a percepire il beneficio alle stesse condizioni di prima ,anche economiche, mentre cerca una nuova occasione).
Tutto ciò, mentre dalla Presidente della Commissione UE Von der Leyen è arrivata via Twitter la notizia dell’erogazione di una nuova tranche da 3,9 miliardi di euro nell’ambito di Sure , lo strumento messo in campo da Bruxelles, per tutelare lavoro e imprese durante la pandemia.
Restando in tema di lavoro, da tutelare anche l’occupazione in Alitalia, l’ex compagnia di bandiera al centro della seconda riunione, dopo quella di fine febbraio scorso, tenutasi oggi in video collegamento tra il ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti, il ministro dell’Economia Franco e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Giovannini, e la Commissaria UE alla Concorrenza Vestager, che , intervistata da Rai News, espressasi anche sul tema dei vaccini, sostenendo la necessità di garantire ai cittadini europei sicurezza e fiducia e auspicando l’introduzione di un passaporto vaccinale, iniziativa su cui si discuterà domani a Bruxelles, ha detto: “La cosa più importante è che l’ottima cooperazione con il Governo italiano continui. Ho avuto un colloquio molto costruttivo con i tre ministeri dieci giorni fa e allo stesso tempo molto lavoro tecnico è stato effettuato. Quindi naturalmente la nostra speranza è che si raggiunga un risultato positivo in un tempo relativamente breve. L’ Esecutivo italiano ha un approccio costruttivo. La ragione per cui siamo qui è che Alitalia faceva gravi perdite prima della crisi del Covid e ha avuto tanti aiuti. Ed è per questo che affinché una nuova azienda abbia un business plan valido è essenziale. C’è la necessità di passare ad una situazione dove non solo puoi recuperare i costi ma puoi anche fare profitto. Non abbiamo ancora ultimato la valutazione su eventuali sanzioni, ma molti soldi sono stati dati ad Alitalia. E naturalmente noi prendiamo tutto in considerazione. Serve una buona soluzione in un mercato dove le cose sono molto difficili per tutti coloro che volano. Ecco perché l’approccio costruttivo assunto dal governo italiano è essenziale”.
Dunque, dall’Esecutivo UE è arrivata la richiesta di discontinuità di Ita, la New-Co pubblica entrata nell’asset societario di Alitalia, che consisterebbe nel mettere a gara il comparto del Trasporto e nel procedere alla cessione della manutenzione, uno “spezzatino”, ovvero uno spacchettamento delle rami d’azienda che non piace ai sindacati, sebbene dal Mise, tramite nota, abbiano fatto sapere: “Durante il colloquio, cordiale e costruttivo, le parti hanno riconosciuto i progressi compiuti sul piano industriale di Ita Spa e hanno ribadito la volontà comune di giungere alla definizione di una soluzione equilibrata in tempi brevi. L’obiettivo, che richiede una forte accelerazione nei lavori ed un approccio pragmatico, continua ad essere quello di far diventare Ita Spa operativa il prima possibile, anche in vista della stagione estiva. In questi giorni proseguiranno i lavori dei tecnici dei rispettivi ministeri con quelli della Commissione mentre il prossimo appuntamento dei Ministri con la Commissaria Vestager si terrà la prossima settimana”.
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