Un incendio, divampato nella serata di ieri, nello spazio tra la volta e il tetto della Cattedrale, dov’erano in corso lavori di ristrutturazione, ha provocato il crollo della volta della navata centrale e della guglia. All’interno, invece, i marmi sono stati anneriti dal fumo, mentre intatta è apparsa la croce d’oro dell’Altare maggiore. Diverse le opere d’arte e le sculture portate in salvo dai Vigili del Fuoco, che, non senza difficoltà, dovute alla carenza di mezzi, sono riusciti a domare le fiamme a nove ore dal primo intervento. Salva la struttura nella sua totalità, ma si teme per la stabilità. Ancora incerte le cause del rogo, probabilmente da addurre a un incidente involontario. Increduli e addolorati i francesi, che si sono riuniti in preghiera, nei pressi dell’edificio. Il Presidente, Macron: “Brucia una parte di noi, ricostruiremo con una campagna di raccolta fondi”. Feriti, nelle operazioni di spegnimento delle fiamme, due poliziotti e un pompiere.
di Federica Marengo martedì 16 aprile 2019

Foto: dissidenzaquotidiana.it
“La struttura di Notre Dame è salva e preservata nella sua totalità, ma l’entità dei danni e il loro impatto sulla stabilità dell’antico edificio sono ancora tutti da verificare per via delle alte temperature che potrebbero aver compromesso la tenuta della pietra e del marmo tendente a calcificarsi e a sbriciolarsi”. Questo, il comunicato diffuso questa mattina dai Vigili del Fuoco, che, in 400, dopo nove ore di lavoro intenso, malgrado le difficoltà e la carenza di mezzi, sono riusciti a domare l’incendio divampato nella serata di ieri, intorno alle 18:43, nello spazio tra la volta e il tetto della Cattedrale gotica, patrimonio Unesco, costruita tra il XII° e il XIV° secolo, con interventi successivi, risalenti al XIX°secolo, dov’erano in corso lavori di ristrutturazione.
Secondo il procuratore di Parigi, Rémy Heitz, vi sarebbe stata una prima allerta incendio, intorno alle 18:20, seguita da un sopralluogo, durante il quale non è stato riscontrato alcun pericolo e una seconda, scattata alle 18:43, quando il fuoco era già a livello della struttura e la chiesa, dove si stava svolgendo una Messa, era stata evacuata.
Le fiamme, propagatesi per tutta la notte tra le travi lignee , hanno provocato il crollo del tetto, della volta della navata centrale e della guglia di 45 metri. All’interno della Cattedrale, invece, anneriti, a causa del fumo, i rilievi in marmo, mentre, intatta, è rimasta la croce d’oro dell’Altare maggiore, come pure l’organo e i banchi riservati ai fedeli. Diverse le opere d’arte, come le reliquie della Passione di Cristo(corona di spine e tunica di San Luigi), portate in salvo, presso l’Hotel de Ville, sede del Comune, dagli indomiti pompieri, supportati dalla polizia locale ( 2 poliziotti e un vigile sono rimasti leggermente feriti). Le grandi tele, risalenti al XXVII° e al XVIII° secolo, invece, saranno condotte nella giornata di venerdì al Louvre.
Quanto alla natura del rogo, i Vigili del Fuoco ipotizzano cause accidentali legate ai lavori in corso. Avviata, ad ogni modo, dalla Procura di Parigi, un’ indagine per incendio colposo.
A tal proposito, l’architetto responsabile dei lavori di restauro, Philippe Villeneuve, ha spiegato al quotidiano Le Parisien : “E’ una catastrofe, viene da piangere, non riesco ad immaginare un simile disastro. Nel momento in cui è scoppiato l’incendio, non c’erano operai nel cantiere”.
Sconvolta la popolazione francese, che, nelle ore in cui l’incendio divampava, si è radunata nei pressi della Cattedrale, per cantare e pregare insieme, in ginocchio, l’Ave Maria.
Immediate, le reazioni delle autorità francesi , con la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, che ha allertato repentinamente i cittadini, invitandoli a rispettare le distanze di sicurezza dal sito e il Presidente Emmanuel Macron , che, annullati gli impegni (avrebbe dovuto tenere un discorso in Tv sulle agitazioni sociali dei gilet gialli, che hanno scosso Parigi negli ultimi mesi), si è recato immediatamente sul posto.
“Triste veder bruciare questa parte di noi. Emozione di un’intera nazione. Un pensiero per tutti i cattolici e per tutti i francesi”, ha poi scritto su Twitter , Macron, rilasciando più tardi, proprio dall’esterno di Notre Dame, alcune dichiarazioni ai cronisti: “Noi tutti insieme, salveremo questa Cattedrale. Il progetto che abbiamo per i prossimi anni comincerà subito, domani. Ci sarà un appello nazionale ai più grandi talenti, verranno qui e daranno il loro contributo. La ricostruiremo, se lo aspettano i francesi da noi, la nostra storia lo merita. Mi impegno, da domani lanceremo una raccolta fondi, anche Oltralpe. Lanceremo un appello affinché i grandi talenti vengano a ricostruire la Cattedrale”.
Appello, che, sulle prime, è stato raccolto dai magnati francesi del lusso, quali: Francois Pinault e Bernard Arnaud, proprietario della multinazionale, Lvmh, cui fanno capo diversi marchi di alta moda, attraverso cospicue donazioni.
E proprio sui lavori di ricostruzione, il ministro della Cultura, Franck Riester, ha spiegato ai microfoni di France Info: “Il restauro della Cattedrale durerà mesi e anni. Troppo presto per valutare la durata precisa della ristrutturazione. In ogni caso, ci vorrà tanto tempo e bilanci molto importanti. I due terzi del tetto sono andati in fumo e la guglia è crollata all’interno della Cattedrale, creando un buco nella volta e anche una parte delle vetrate è andata distrutta. Lo Stato si assumerà le proprie responsabilità e la grande colletta nazionale consentirà di raccogliere una somma finanziaria molto importante. Inoltre, le vetrate intatte, all’interno di Notre-Dame, dovranno essere smontate, preservate e restaurate, insieme a numerose opere d’arte , in particolare grandi quadri, che si trovano ancora dentro la struttura. Le squadre del ministero della Cultura sono sul posto per valutare i danni e vedere in che modo si possono portare via per poi spolverarli, deumidificarli, tenerli in appropriati luoghi di conservazione per cominciare il restauro. Tuttavia, grazie al coraggio straordinario dei pompieri, il tesoro di Notre-Dame è salvo. E’ stato tutto messo in sicurezza in comune”.
Provati, i vescovi francesi, il cui Presidente, Eric de Moulins-Beaufort, ha dichiarato: “Questo dramma ci ricorda che niente su questa terra è fatto per durare per sempre. Penso molto alla diocesi di Parigi. La Messa del Crisma non potrà essere celebrata. E’ una parte della nostra carne ad essere stata sfregiata. Ma spero che questo creerà un nuovo slancio, un movimento universale”.
Molteplici i messaggi di solidarietà e vicinanza arrivati dai capi di Stato e dalle autorità di tutto il mondo.
“In queste ore drammatiche, l’Italia intera si stringe con sincera amicizia e vivissima partecipazione al popolo francese. Seguo con angoscia le notizie dell’incendio che sta devastando in queste ore la cattedrale di Notre-Dame, tesoro storico che nei secoli ha custodito un eccezionale patrimonio artistico di immenso significato per la Francia, per l’Europa e per la cultura del mondo. In queste ore drammatiche, l’Italia intera si stringe con sincera amicizia e vivissima partecipazione al popolo francese. Il nostro pensiero va a quanti, in queste ore, si stanno adoperando, a tutti i livelli, per domare le fiamme e preservare, nella misura del possibile, questo straordinario simbolo di Parigi. Le giungano, signor Presidentel, e espressioni della solidarietà degli italiani tutti e mia personale”, ha scritto in una nota indirizzata al Presidente Macron, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
“Un colpo al cuore per i francesi e per tutti noi europei”, ha tweettato, invece, il Premier, Giuseppe Conte, seguito dai Vicepremier ,Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che hanno assicurato, entrambi, al popolo francese, l’aiuto e il supporto del Governo italiano.
“Dolore per le terribili immagini di Notre-Dame in fiamme”, è stato espresso anche dal portavoce della cancelliera Angela Merkel, Steffen Seibert, così come dal Presidente USA, Donald Trump.
E l’augurio che “la Cattedrale di Notre-Dame possa ridiventare, grazie al lavoro di ricostruzione e la mobilitazione di tutti , quel bello scrigno nel centro della città, segno di fede di quanti l’hanno edificata, chiesa madre della sua diocesi, patrimonio architettonico e spirituale di Parigi, della Francia e dell’umanità”, è stato rivolto da Papa Francesco a mons.Michel Aupetit, arcivescovo di Parigi, che, nelle ore del tragico accadimento, ha chiesto a tutti i sacerdoti della città di suonare le campane delle loro chiese per invitare i credenti alla preghiera.
Il Pontefice, inoltre, ha assicurato vicinanza spirituale e preghiera per i fedeli della diocesi e per tutti i francesi.
Diverse, secondo Site, sito di monitoraggio dell’attività jihadista su Internet, le manifestazioni di esultanza sul Web, e in particolare su Social Netwok, da parte di gruppi estremisti, alla notizia del vasto incendio.
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