Dopo una estenuante seduta, caratterizzata da tensioni tra Maggioranza e Opposizione e tra M5S e Presidente del Senato Casellati sullo stralcio di alcune norme delle 1900 che costituiscono il maxiemendamento presentato a Palazzo Madama, il Senato, dopo aver approvato la fiducia con 166 sì, ha dato il via libera, in tarda serata, alla Manovra con 157 voti a favore. Ora, il testo passerà alla Camera dove , visti i tempi stretti, verrà effettuata, nella giornata del 22 dicembre, la sola ratifica definitiva, senza ulteriore esame, decisione del Governo che ha suscitato le rimostranze dell’Opposizione di Centrodestra , la quale ha minacciato di rivolgersi alla Consulta e al capo dello Stato Mattarella per incostituzionalità. A seguire, poi, vertice notturno di Maggioranza, incentrato sull’Autonomia differenziata, nel quale si sono registrate frizioni per il No di Italia Viva e per le cautele del M5S sull’approvazione della riforma, presentata dal ministro, in quota Pd, per gli Affari Regionali Boccia. Rinviata dunque la discussione su altri dossier scottanti come la riforma della prescrizione e del processo penale e le crisi aziendali. Stamane, invece, altra prova per l’Esecutivo: la discussione riguardo al Dl Fiscale, sul quale è stata posta la fiducia in Senato, che ha dato il via libera al testo con 166 sì e 122 No. Sul fronte salvataggio della Banca Popolare di Bari, il Governatore di Bankitalia, Visco ha difeso l’istituto dalla accuse di mancata vigilanza, mosse dal capo pentastellato Di Maio. Slittata, la nomina del Presidente della Commissione inchiesta sulle Banche prevista per giovedì, causa bagarre sul candidato pentastellato Lannutti, che avrebbe poi deciso di ritirare la candidatura. Intanto, mentre la UE ha fatto sapere di essere pronta ad esaminare il Decreto approvato domenica scorsa dall’Esecutivo, la Procura di Bari ha acquisito dalla testata online Fanpage.it filr audio dell’ad della banca barese De Bustis in riunione, il 10 dicembre scorso, prima del commissariamento del 13 dicembre disposto da Bankitalia, con i manager e i vertici dell’istituto : “Conti taroccati e management esaltato”. Segnali negativi invece, in merito alla trattativa ArcelorMittal-Governo, visto il mancato accordo tra vertici della multinazionale franco-indiana e commissari straordinari dell’ex Ilva di Taranto sul rinvio dell’udienza presso il Tribunale di Milano della causa civile relativa alla richiesta di rescissione del contratto da parte del colosso siderurgico. E a proposito di vertenze e sindacali, parti sociali in piazza , per lavoratori e pensionati. In serata , incontro a Palazzo Madama tra il fondatore e garante del M5S Grillo e i senatori pentastellati.
di Federica Marengo martedì 17 dicembre 2019
Nella tarda serata di ieri, il Senato, dopo un’intensa giornata di discussioni tra Maggioranza e Opposizione e tra il M5S e la Presidente Casellati, originate dalla decisione della seconda carica dello Stato di stralciare 15 norme delle 1900 che costituiscono il maxiemendamento alla Manovra, tra cui quella sulla liberalizzazione della vendita di cannabis light, a firma pentastellata, ha approvato ,dapprima la nota di variazioni al Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e per il triennio 2020-2022 , con158 sì e 108 no , e poi, con 157 sì e 108 no, la Manovra economica da 32 miliardi, di cui, solo 23, impiegati per scongiurare l’aumento dell’Iva.
In precedenza, il Governo aveva incassato la fiducia con 166 voti a favore , 128 contrari e nessun astenuto. Particolarmente rilevanti i no e le assenze di parte grillina: tra i primi, a esprimere contrarietà ,il senatore Paragone, mentre ,tra gli assenti, i senatori : Ciampolillo, Di Nicola, Giarrusso e Mininno. Voto contrario anche degli ex pentastellati, passati di recente alla Lega, Grassi, Urraro e Lucidi.
Il provvedimento, ora passerà alla Commissione Bilancio della Camera , dove, visti i tempi stretti a disposizione, (la Manovra dovrà essere approvata entro il 31 dicembre, pena l’esercizio provvisorio) dovrà essere soltanto ratificata dall’Aula e non discussa, il 22 dicembre e, dunque, convertita in legge, presumibilmente,entro il 23.
Una decisione, quella della Maggioranza, che ha suscitato le dure reazioni dell’Opposizione di Centrodestra, con il segretario della Lega, Matteo Salvini che, incalzato dal presidente della Commissione Bilancio della Camera, Borghi, ha dichiarato di voler presentare ricorso alla Consulta per incostituzionalità.
Contrarietà all’iter, è stata espressa poi anche da Forza Italia , che ha parlato di “monocameralismo imperfetto” e da Fratelli d’Italia, che , lamentando anche, tramite il capogruppo alla Camera, Lollobrigida, i rallentamenti e i ritardi riguardanti le nomine dell’Authority Privacy e Agcom e delle Commissioni d’ inchiesta sul Furteto e sulle Banche, (la seduta della Commissione Bicamerale d’inchiesta prevista per giovedì 19 dicembre con all’ordine del giorno la nomina del Presidente, infatti, è slittata per via delle divergenze interne agli alleati di Governo sul candidato favorito dei 5Stelle, il pentastellato Lannutti,che avrebbe poi deciso di rimettere la sua candidatura, inviso a Pd e Italia Viva a causa di un Tweet, rettificato dallo stesso, sui Protocolli dei savi di Sion e la teoria secondo la quale gli ebrei sarebbero stati artefici di un complotto per sottomettere il mondo con la massoneria e controllare il sistema bancario internazionale), ha chiesto al Presidente Fico di farsi interprete della protesta presso il capo dello Stato Mattarella.
E al riguardo, questa mattina,si è detta preoccupata per la tendenza registrata nelle ultime legislature da parte delle Camere a comprimere i tempi di esame dei disegni di legge,anche la Presidente del Senato Casellati, durante la cerimonia per gli auguri di Natale alla stampa parlamentare, seguita dal Presidente della Camera Fico.
Il Governo poi, ha posto la fiducia al Senato anche sul Decreto Fiscale collegato alla Manovra. Il voto, annunciato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà , si è tenuto questo pomeriggio, con il via libera incassato dall’Esecutivo con 166 sì e 122 No.
Il testo, arrivato in Aula senza il mandato al relatore, è stato modificato alla Camera e , secondo l’intesa di Maggioranza , non dovrà subire ulteriori cambiamenti prima del via libera definitivo del Parlamento.
La commissione Finanze, infatti, non è riuscita a terminare l’esame degli emendamenti rispettando i tempi fissati e il provvedimento è passato all’esame dell’Aula senza aver concluso il passaggio in commissione al Senato.
Ma cosa prevede in sintesi la Legge di Bilancio 2020 e cosa è stato eliminato?
Bloccato l’aumento dell’Iva (sebbene sia previsto un ulteriore incremento delle accise sulla benzina per il 2021, 2022, 2023 , 2024 e 2025, con conseguenti clausole da disinnescare, dell’ammontare di 20,124 miliardi ,27,141 miliardi, 27,412 miliardi, 27,512 miliardi e 27,612 miliardi.
Confermati, poi, il taglio del cuneo fiscale, per i redditi fino a 35 mila euro, per 3 miliardi, a partire da luglio, le misure del Reddito di Cittadinanza e di Quota100, come gli asili nido gratuiti , il taglio del superticket, con la gratuità delle visite mediche, e le detrazioni al 19% per le spese sanitarie senza vincoli di reddito, un piano di investimenti pubblici in linea con la svolta green della UE e per le imprese , il sostegno ai Comuni e la lotta all’evasione fiscale.
Introdotte, alcune tasse, come quelle sulla plastica, a partire da luglio, che dovrebbe apportare entrate per 140,6 milioni di euro e sulle bevande zuccherate, a partire da ottobre, che dovrebbero fruttarne 58,5 milioni di euro al netto dell’azzeramento di quelle sulle auto aziendali, in vigore solo per i veicoli di nuova immatricolazione, per le quali, l’imposta, in vigore da luglio, sarà commisurata al tasso di inquinabilità: 25% per auto con emissioni di Co2 inferiori a 60 grammi per Km, 30% per quelle tra 60 e 160 grammi per Km, 40% tra 160-190 grammi, che sale al 50% dal 2021, e 50% oltre i 190 grammi , che aumenta al 60% dall’anno successivo.
Aumentata di 3,5 punti, anche la Robin Tax, l’addizionale Ires sui redditi derivanti dallo svolgimento di attività in concessione. La norma del Governo varrà solo per quelli del settore trasporti, autostradali, gestione aeroportuali, portuali e ferroviarie.
Incrementate, le tasse sul Gioco: dal 1 marzo , le imposte sulle vincite legate alle Slot, che dovrebbero portare introiti per 300 milioni di euro, passano infatti dal 12 al 20% così come un incremento presentano anche le tasse sulle vincite al Gratta e Vinci superiori ai 500 euro, che dovrebbero apportare entrate per altri 300 milioni di euro.
Soddisfatto ,il ministro dell’Economia Gualtieri, che in una nota ha definito la Manovra “un piccolo miracolo”, fatto da un “Governo insediato da pochi mesi , che ha ereditato una situazione difficile”, come pure il Pd,che ha parlato di un “aiuto all’Italia per ricominciare a crescere”.
Un monito alla Maggioranza, invece, è arrivato dal fondatore di Italia Viva, Renzi, che, intervenendo alla Camera, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia alla legge di Bilancio, ha detto: “Non neghiamo la fiducia al Governo, ma chiediamo un cambio di passo affinché il 2020 sia l’anno della ripartenza”, rilanciando poi sul piano shock da 120 miliardi legato alla cantieristica, sul quale pare aver trovato una sponda nel segretario della Lega Salvini.
Duro, il giudizio dell’Opposizione di Centrodestra, con il capogruppo alla Camera della Lega Romeo, che ha definito il Premier Conte “commissario liquidatore dell’Italia nominato da Macron e Merkel” e la Manovra “tutta tax”.
Aspre, anche le critiche di Fratelli d’Italia, che, tramite il capogruppo in Commissione Bilancio del Senato, Calandrini, ha parlato di “Manovra che non risolve i problemi e che, da un lato, si accanisce contro partite Iva, professionisti, commercianti, artigiani, complicando la vita dei cittadini con decine di tasse e, dall’altro, aumenta il debito per sostenere il Reddito di Cittadinanza senza fare investimenti e sostenere le imprese” , e di Forza Italia, con la capogruppo a Palazzo Madama , Bernini, che ha sottolineato come il Governo , in realtà abbia firmato una “maxicambiale sulle spalle degli italiani, che nel biennio 2021-2022 si troveranno un’eredità pesantissime tra clausole di salvaguardia e accise dell’ammontare di 47 miliardi” e come la Manovra sia un “disastro causato dalle quattro sinistre al Governo: tutta tasse , manette e niente investimenti”.
Nella serata di ieri, passate le 22:00, si è tenuto poi a Palazzo Chigi un vertice di Maggioranza incentrato sull’Autonomia differenziata, alla luce della riforma,negoziata con i Governatori delle Regioni,dal ministro per gli Affari Regionali, in quota Pd, Boccia, che, incassato le proposte emendative di M5S e LeU e il No di Italia Viva, che ha posto il veto finché non saranno affrontati tutti i nodi del Governo, a partire dalla giustizia,il cui esame è stato rinviato a gennaio, ha invitato i renziani a dare al più presto il proprio contributo, impegnandosi a “proseguire nei prossimi giorni il lavoro di istruttoria e a registrare le diverse necessità presenti nella coalizione senza fare riforme a colpi di Maggioranza”, perché :“l’unità da Nord a Sud è un valore da cui non si intende recedere”.
Sul fronte salvataggio della Banca Popolare di Bari, invece, dopo l’attacco da parte del M5S a Bankitalia, accusata di non aver vigilato sull’istituto e la replica del Governatore Visco, che, attraverso una relazione di approfondimento, ha chiarito come Bankitalia non debba essere utilizzata quale capo espiatorio, in quanto Palazzo Koch, ha attenzionato la banca barese già dal 2010, con una valutazione “parzialmente sfavorevole” e come vi siano stati continui scambi informativi con la Consob e interlocuzioni con la Magistratura e, nell’ultimo periodo, alla luce dell’aggravarsi della situazione aziendale, con il ministro dell’Economia, la portavoce della Commissaria alla Concorrenza , Margrethe Vestager, ha fatto sapere di aver preso nota dell’adozione del decreto da 900 milioni di euro per il salvataggio dell’istituto , varato dal Governo italiano, e di essere in contatto con l’Italia per discutere la disponibilità e le condizioni degli strumenti disponibili nell’ambito delle norme UE.
Tuttavia, stamane, la Procura di Bari, ha acquisito alcuni audio pubblicati dalla testata online Fanapage.it relativi a una riunione del 10 dicembre scorso , ovvero tre giorni prima del commissariamento da parte di Bankitalia, tra l’ad della banca, De Bustis (ex direttore generale dal 2011 al 2015, rientrato a fine 2018) , il presidente Giannelli e i manager della stessa, nei quali l’amministratore delegato parlava di “cattivo management, irresponsabile, esaltato” , di “conti truccati”, di una politica del credito che “ha distrutto il patrimonio dell’azienda”, specificando: “Taroccavate pure i conti economici delle filiali”, per poi anticipare: “La banca diventerà forte , voi potrete dire che abbiamo lo Stato dietro e quindi i soldi dateceli a noi, gli altri li sfondate”.
Il Presidente, Giannelli ,poi , rassicurava i manager: “Non c’è rischio di commissariamento. C’è un piano industriale serio che prevede gli interventi di investitori istituzionali, una parte pubblica e una parte privata, cioè il Fondo interbancario , con un percorso light, non stiamo parlando di Genova, passata per il commissariamento, e meno che mai delle banche venete. Abbiamo iniziato un percorso di messa in sicurezza della banca, un percorso ufficiale che è assistito dalla vigilanza in tutti i suoi passaggi. Sarà un percorso molto breve per i primi passaggi che si chiuderà prima di Natale”.
E a proposito di banche, fissata per questa sera, una riunione Grillo-senatori pentastellati, per trovare la quadra riguardo al candidato da proporre per la presidenza della Commissione d’inchiesta sulle banche, dopo l’ormai sempre più probabile passo indietro di Lannutti.
Quanto all’altra questione spinosa che il Governo deve affrontare, ovvero le crisi aziendali, nel giorno della terza manifestazione dei sindacati Cgil, Cisl, Uil a Roma, in piazza Apostoli, a sostegno dei lavoratori e dei pensionati, nessun accordo sarebbe stato raggiunto tra ArcelorMittal, e i commissari dell’ex Ilva di Taranto per chiedere di rinviare l’udienza del 20 dicembre dinanzi al Tribunale di Milano in cui è prevista la discussione sul ricorso cautelare d’urgenza presentato dall’ex Ilva, per scongiurare l’abbandono del sito da parte della multinazionale franco-indiana.
Depositata, quindi, dai legali di ArcelorMittal, la memoria difensiva per contrastare il ricorso cautelare presentato dai commissari dell’ex Ilva, in cui il documento presentato dall’ex Ilva viene definito: “demagogico”, imputando “la responsabilità di possibili danni all’occupazione e allo sviluppo alla stessa ex Ilva e al mutato contesto legislativo, ovvero al venir meno dello scudo penale, allo spegnimento dell’altoforno2, e al fatto che la stessa Magistratura avrebbe attribuito la responsabilità degli inadempimenti per la messa in sicurezza proprio dell’altoforno2 alla gestione degli anni precedenti”.
Inoltrata, invece, dai commissari dell’ex Ilva presso la cancelleria del Tribunale del Riesame di Taranto, il ricorso contro la decisione del giudice Francesco Maccagnano di respingere l’istanza di proroga dell’uso dell’Altoforno2 , nel quale nel giugno 2015 perse la vita l’operaio Alessandro Morricella. Possibile che l’udienza sia fissata per il 30 dicembre oppure per il 7 gennaio, sebbene quest’ultima sia troppo vicina al termine fissato dal giudice per l’ultima fase di spegnimento dell’impianto, già avviato.
Quanto all’Alitalia, tavolo interlocutorio al Ministero dello Sviluppo Economico , presieduto dal ministro Patuanelli, tra i sindacati e il neo commissario unico, Leogrande , che, secondo quanto riferito dalla segretaria nazionale della Cisl, Furlan, al termine dell’incontro, ha rinviato la presentazione di un piano al suo insediamento,non facendo riferimento né ad esuberi né a un eventuale vendita a “spezzatino” dell’azienda, a ogni modo ricusati dai segretari Cgil, Cisl e Uil, Landini, Furlan e Barbagallo.
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