-In attesa del Consiglio dei Ministri di domani, dedicato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alla semplificazione della quarantena nelle scuole, il Premier Draghi si è occupato in mattinata del dossier Ucraina, sul quale ha tenuto un colloquio telefonico con il Presidente russo Putin ,ribadendo la necessità di una de-scaletion e, incassando l’impegno della Russia a mantenere stabili le forniture di gas all’Italia. Intanto, mentre la curva pandemica rallenta, pur incidendo ancora sull’occupazione degli ospedali e, sia il ministro della Salute Speranza che i sottosegretari Costa e Sileri, hanno confermato che si procederà progressivamente alla fase di convivenza con il virus e che , con ogni probabilità, lo stato di emergenza cesserà il 31 marzo, l’Istat ha certificato il ritorno dell’occupazione ai livelli pre-pandemia e il calo della disoccupazione nel dicembre scorso, ad esclusione dei giovani (15-24 anni)e delle donne. Proseguono, infine, le tensioni all’interno dei partiti e nelle coalizioni di centrosinistra e di centrodestra, dopo la rielezione del Presidente della Repubblica Mattarella.
di Federica Marengo martedì 1 febbraio 2022
In attesa del Consiglio dei Ministri convocato per domani, nel quale si discuterà del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , dello stato di attuazione degli investimenti e delle riforme legati a quest’ultimo, da parte dei singoli Ministri competenti, alla luce del raggiungimento dei 45 progetti entro il 30 giugno, cui corrisponde l’erogazione della seconda tranche di fondi UE, pari a 24 miliardi e , nel quale sarà varato un provvedimento per semplificare la quarantena nelle scuole, uniformandone i criteri, indipendentemente dall’ordine e dal grado ,il Premier Draghi ha lavorato a dossier di politica estera , tenendo una lunga telefonata con il Presidente russo Putin, sugli ultimi sviluppi della crisi ucraina e sulle relazioni bilaterali, ribadendo la necessità di una de-scaletion e di una soluzione sostenibile e durevole e, incassando l’impegno della Russia a mantenere stabili le forniture di gas all’Italia.
Intanto, sul fronte sanitario, la curva dei contagi scende lentamente. Infatti, l’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato un calo dell’indice Rt sotto l’1, sebbene sia aumentato il numero dei ricoveri: +296 (19.913 in totale).
Quanto ai ricoveri, resta stabile al 16% il tasso di occupazione delle terapie intensive , ma in 24 h, cala in 5 Regioni: Calabria (con -3% torna al 12%), Friuli Venezia Giulia (24%), Liguria (15%), Provincia autonoma di Trento (27%), Sardegna (16%).
In aumento, invece, in Basilicata (6%), Marche (24%), Provincia Autonoma di Bolzano (con +3% raggiunge il 13%) e Toscana (20%).
Stabile, in Abruzzo (20%), Campania (11%), Emilia Romagna (17%), Lazio (22%), Lombardia (14%), Molise (8%), Piemonte (20%), Puglia (12%), Sicilia (17%), Umbria (13%), Val d’Aosta (21%), Veneto (16%), ma superano il 20%: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Trento e Valle d’Aosta.
In merito al tasso di occupazione nei reparti di area non critica, resta al 30% , ma, in 24h, è cresciuto in 12 Regioni: Abruzzo (32%), Calabria (37%), Emilia Romagna (30%), Friuli Venezia Giulia (41%), Liguria (40%), Marche (31%), Molise (21%), Provincia autonoma di Bolzano (con +3% arriva a 25%), Provincia autonoma di Trento (29%), Sicilia (39%),Toscana (27%), Umbria (32%).
In calo, solo in Val d’Aosta (al 39%), mentre resta stabile in Basilicata (27%), Campania (31%), Lazio (33%), Lombardia (29%), Piemonte(31%), Puglia (25%), Sardegna (23%) e Veneto (25%).
Dunque, un’altra settimana per monitorare la situazione e si procederà a un graduale allentamento delle misure anti Covid19 finora adottate e poter decretare , con ogni probabilità, la fine dello stato di emergenza, in scadenza il 31 marzo. Questo, l’obiettivo del Governo, secondo i Sottosegretari alla Salute Costa e Sileri, che , in due interviste distinte, hanno anche ventilato lo stop ai limiti per i positivi asintomatici in estate. Più cauta, invece, la posizione del ministro della Salute Speranza, che, a Il Corriere della Sera, ha dichiarato: “Dobbiamo restare prudenti e con i piedi per terra, ma possiamo iniziare a progettare una fase nuova, un tempo nuovo nella lotta al Covid. Sulla fine dell’emergenza, invece, ha tirato subito il freno. Tra due mesi si vedrà, ogni valutazione è prematura. Dobbiamo ancora essere cauti, ma vediamo i primi segnali di piegatura della curva. Ora ,non dobbiamo stravolgere tutto subito, ma avviare una nuova strategia che ci permetta di guardare alle prossime settimane con maggiore fiducia. Una svolta serve sulla scuola. Semplificare molto e ridurre il più possibile la didattica a distanza, a partire da chi ha completato il ciclo vaccinale. Gli studenti, i ragazzi sono il patrimonio più prezioso e bisogna fare ogni sforzo per tenerli in classe”.
Un allentamento delle misure, che, qualora fosse attuato, si dovrebbe soprattutto al forte incremento della campagna vaccinale, come evidenziato dai dati riportati sul sito del Governo e diffusi dalla struttura commissariale, secondo cui : “Nel mese di gennaio sono stati somministrati, in totale, oltre 17 milioni di dosi di vaccino anti-Covid, con una media di 548 mila al giorno. Il numero aggiornato di persone destinatarie della dose booster è pari a 42,52 milioni, di cui il 78,82% è già stato raggiunto (33,5 milioni). Con riferimento alla popolazione over 12, l’87,7% ha effettuato la doppia dose, mentre il 92,62% è stato raggiunto da almeno una dose o è guarito da al massimo 6 mesi. In ambito pediatrico (fascia di età 5-11 anni), il numero di bambini raggiunti da prima dose è pari al 32,52%”.
Un tema, quello del superamento delle restrizioni anti Covid19, caro anche al leader della Lega Salvini, che oggi pomeriggio ha presieduto il Consiglio Federale del partito che gli ha confermato la fiducia per costituire un’alleanza di campo largo, alternativa a quella progressista, appoggiando i suoi obiettivi contro l’introduzione di nuove tasse e l’immigrazione irregolare, e nel quale, accusando il centrista Toti di non aver sostenuto l’elezione al Colle della Presidente del Senato Casellati, ha rilanciato la proposta di costituire una Federazione di centrodestra su modello del partito Repubblicano americano, accolta con freddezza dall’alleato Forza Italia, che insiste su una coalizione più spostata verso il centro e aderente al Partito Popolare Europeo e respinta da Fratelli d’Italia.
Tensione , nel post rielezione del Presidente della Repubblica Mattarella, anche all’interno del M5S , con il Presidente Conte che, smentendo in un’intervista a Il Fatto Quotidiano l’intenzione di attuare una scissione, ha chiesto a Di Maio chiarimenti sulle trattative condotte con le altre forze politiche per l’elezione al Quirinale della Direttrice del Dis (Servizi Segreti) Belloni, che, quest’oggi, dopo un pranzo con lo stesso Di Maio, (di cui ha dato notizia Il Foglio e che è stata confermata dal ministro degli Esteri) , ha rinnovato l’amicizia nei confronti di quest’ultimo. Quindi, confermata la fiducia nei confronti del segretario del Pd Letta , pur affermando che sul nome della Direttrice Belloni vi è stato un “blocco trasversale”, ha sollecitato la convocazione dell’assemblea da parte del Consiglio di Garanzia, di cui è membro tra gli altri proprio Di Maio, insieme con l’ex sindaca di Roma Raggi, incontrata da questi nella giornata di oggi , per rendere conto dell’accaduto agli iscritti.
In casa centrosinistra, invece, si lavora alla riforma del regolamento parlamentare, per evitare il trasformismo e alla riforma elettorale in chiave proporzionale con soglia alta di sbarramento (come confermato in due interviste dal Vicesegretario dem Provenzano e dal ministro della Salite Speranza), sostenuta, oltre che da LeU e da una parte del M5S anche da Italia Viva , dai centristi di Toti (Coraggio Italia) e da Forza Italia.
Tutto ciò mentre l’Istituto Nazionale di Statistica ha certificato per il mese di dicembre l’ aumento dell’occupazione (per lo più a tempo determinato), ritornata ai livelli pre-pandemia e la diminuzione del tasso di disoccupazione. A dicembre 2021, infatti, la disoccupazione è scesa al 9,0% nel complesso (-0,1 punti) e al 26,8% tra i giovani 15-24 anni (-0,7 punti), rispetto al mese precedente. Rispetto al periodo pre-pandemia (febbraio 2020), quindi, il tasso di occupazione è tornato allo stesso livello (59,0%).
La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-1,3%, pari a -29mila unità rispetto a novembre) si osserva tra le donne ,con l’unica eccezione delle 35-49enni. Rispetto a dicembre 2020, il numero di persone in cerca di lavoro ha registrato un calo del 7,6%, pari a -184mila unità.
Anche il tasso di inattività a dicembre è risultato stabile al 35,1%, nel confronto con novembre . Il numero totale degli occupati è ritornato sotto quota 23 milioni (22 milioni 746mila), quota che aveva di poco superato nel precedente mese di novembre per la prima volta dall’inizio della pandemia. Rispetto a dicembre 2020, il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni ha registrato un calo del 4,7%, pari a -653mila.
Il numero di occupati a dicembre 2021, è stato superiore a quello di dicembre 2020 del 2,4% (+540mila unità). Solo per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni si osserva stabilità, ma per effetto della componente demografica, sale infatti per tutte le classi di età.
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