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L’ultimo film Tv della trilogia dedicata da Rai Fiction alla violenza sulle donne
di Federica Marengo sabato 8 dicembre 2018
“I nostri figli”, film Tv, andato in onda su Rai 1, in prima serata, il 6 dicembre scorso, ha completato la trilogia dedicata dall’azienda di Stato al tema della violenza sulle donne. Infatti, dopo la miniserie su Lea Garofalo, testimone di giustizia, vittima del marito affiliato alla’Ndrangheta,e quella su Lucia Annibali, avvocatessa pesarese sfregiata con l’acido da due emissari, su ordine dell’ex compagno, trasmesse entrambe nelle scorse stagioni, Rai Fiction, nella persona della sua direttrice, Tinni Andreatta, ha deciso di affrontare la delicata questione, peraltro scarsamente posta in risalto da media e istituzioni, degli orfani del femminicidio.
Lo ha fatto con coraggio, affidando al regista Andrea Porporati la narrazione di una storia tratta da un fatto realmente accaduto: l’adozione di tre bambini di 3, 5 e 6 anni , da parte del cugino della loro madre, assassinata dal padre. Teatro della vicenda, verificatasi nel 2007, una strada soleggiata di Palagonia, paesino in provincia di Catania, dove Marianna Manduca, questo il nome della vittima, viene raggiunta e accoltellata dal marito, Saverio Nolfo.
Nell’immediato, il cugino, Carmelo Calì, che da tempo seguiva la vicenda degli abusi e delle minacce ricevute dalla parente, si attiva prontamente per ottenere dal tribunale l’affido, insieme con la moglie, Paola, dei tre bambini. Ricevuto quindi l’assenso dal giudice, si ritrova a svolgere due compiti difficili: quello di accompagnare e favorire l’ inserimento dei piccoli nella nuova famiglia(la coppia, infatti, ha già due figli) e quello di combattere un’aspra battaglia legale contro lo Stato, (poi vinta nel 2017), reo di non aver protetto sua cugina, autrice di ben dodici denunce a carico del marito.
A dare volto e voce ai coniugi Calì, gli attori : Vaessa Incontrada( Anna ) e Giorgio Pasotti, (Roberto), facilitati, nel compito di dar vita ad un’interpretazione intensa e sentita, dai piccoli esordienti : Francesco Chinnici (Luca), Gabriele Provenzano (Giovanni), Francesco Tiburzi (Diego).
“Persone come Carmelo e Paola sono i veri supereroi di ogni giorno da ammirare, hanno fatto qualcosa di incredibile con una naturalezza disarmante. Mi hanno insegnato molto”, ha dichiarato Pasotti,presente con tutto il cast, all’anteprima della fiction riservata alla stampa.“Sono situazioni in cui bisogna trovarsi, per sapere. Sul set proprio i racconti che ci hanno fatto sulla loro nuova famiglia Paola e Carmelo, ci hanno portato spesso a improvvisare, erano cose troppo importanti, non si potevano non dire”, ha raccontato, invece l’Incontrada, incalzata dal regista Porporati, che ha detto : “Nel film, si parte da un dolore, ma si racconta anche come ricucire la ferita, guarirla. Quei bambini, non sono solo i figli della famiglia Calì, ma sono di tutti noi”.
Le considerazioni più profonde, però, sono pervenute dal Calì, che ha rivelato: “E’ stata una scelta istintiva, anche perché non si poteva aspettare, abbiamo deciso in 4 ore di portare da noi i ragazzi. Poi ci siamo resi conto di tutte le difficoltà, anche economiche, ma la forza, la tenacia e l’amore in casa nostra ci hanno portato avanti. Io rifarei tutto”.
“La nostra intenzione non era solamente quella di raccontare la tragedia, la perdita, ma anche e soprattutto un elemento di speranza, di resistenza, di possibile riscatto”, ha concluso la direttrice Andreatta.
Un film per la Tv dal profondo impatto emotivo, dunque, che dimostra come sia prioritario un intervento del Governo e del Parlamento, non solo in materia di contrasto alla violenza sulle donne, ma anche in merito all’assistenza, psicologica, morale, educativa ed economica di quelle, che il giornalista Massimo Gramellini ha chiamato, le “vittime collaterali” del femminicidio o più semplicemente: gli orfani.
E la bocciatura della Commissione Bilancio della Camera a un emendamento relativo alla prossima Legge di Bilancio, proposto dall’On. Mara Carfagna, che disponeva lo stanziamento di un fondo di 10 milioni di euro a sostegno di questi ultimi, sebbene il Vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, si sia impegnato a garantirne l’introduzione nell’ambito dell’esame del DDL al Senato, non sembra andare certo in tale direzione.
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