–All’indomani dell’approvazione del nuovo Dl Green Pass che estende l’obbligatorietà del Certificato ai dipendenti pubblici e privati, le forze di Maggioranza hanno espresso soddisfazione per il provvedimento. Intanto, il Premier Draghi è volato ad Atene per il vertice dei Paesi del Mediterraneo. Tra i temi in agenda: il clima, la pace e la sicurezza, alla luce della crisi afghana, e i rapporti con la Cina. A Napoli, invece, il Presidente della Repubblica Mattarella ha partecipato alla cerimonia per il 70 anno della presenza della Nato in Italia. Nel suo discorso, il Capo dello Stato ha sottolineato l’importanza di una difesa europea per rafforzare l’Alleanza atlantica, questione sulla quale è tornato anche il Ministro degli Esteri Di Maio, che ha confermato la convocazione del G20 sulla crisi afghana,dopo l’Assemblea Onu prevista per la fine di settembre.
-Covid19, il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute: in calo, rispetto ai dati della settimana scorsa, sia l’indice Rt di contagio che l’incidenza. In lieve diminuzione, anche il tasso di occupazione delle aree mediche e delle terapie intensive. Quattro,le Regioni a rischio moderato, le altre, tutte a rischio basso. La Sicilia resterà in zona Gialla, mentre la Calabria potrebbe passare in tale zona di rischio questa settimana. Sul fronte vaccini, l’Agenzia Europea del Farmaco ha reso noti gli esiti dei suoi studi: nessun nesso di causalità tra i casi di trombocitopenia verificatisi e la somministrazione della seconda dose di vaccino Astrazeneca,mentre, secondo i dati diffusi dalla struttura commissariale sono 3 milioni e 400 mila gli over 50 a non aver ricevuto neppure una dose.
di Federica Marengo venerdì 17 settembre 2021
Il Consiglio dei Ministri ha varato nel pomeriggio di ieri, all’unanimità, il nuovo Decreto Green Pass, o Super Green Pass, che estende l’obbligatorietà del Certificato Verde Digitale, ai lavoratori pubblici e privati, compresi lavoratori esterni, Autonomi, Partite Iva, baby sitter, colf , badanti , tassisti e chi presta un servizio (elettricisti, idraulici, artigiani). Inclusi nel provvedimento, anche i lavoratori di organi costituzionali come Senato e Camera, per i quali, però, vige il principio dell’autodichia, ovvero di autodisciplina, e per questo sono chiamati a decidere in merito entro la metà di ottobre, i magistrati ordinari, gli amministrativi, i contabili e militari, gli avvocati e procuratori dello Stato e i componenti delle commissioni tributarie, mentre le disposizioni non si applicheranno agli avvocati , agli altri difensori, consulenti, periti e altri ausiliari del magistrato estranei alle amministrazioni della giustizia, testimoni e parti del processo.
Il provvedimento (per il momento in circolazione attraverso una bozza e non ancora controfirmato dal Presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta Ufficiale), che consta di 8 articoli e 6 pagine, sarà in vigore dal 15 ottobre fino al 31 dicembre, ovvero fino alla scadenza dello stato di emergenza e riguarderà 23 milioni di lavoratori.
Nell’articolo1, a proposito dei dipendenti pubblici, si legge: “Dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine prevenire la diffusione dell’infezione da Sars-CoV-2, al personale delle amministrazioni pubbliche, al personale delle Autorità amministrative indipendenti, ivi comprese la Commissione nazionale per la società e la borsa e la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, della Banca d’Italia, nonché degli enti pubblici economici e degli organi di rilievo costituzionale, ai fini dell’accesso nei luoghi in cui svolgono l’attività lavorativa, è fatto obbligo di possedere e di esibire, su richiesta, la certificazione verde Covid-19. Il lavoratore che non è in possesso del certificato o è privo del Green Pass al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato assente ingiustificato e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque non oltre il 31 dicembre 2021, e, in ogni caso, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro”.
Quanto ai dipendenti privati, l’articolo 5, recita: “Quelli privi del Green Pass ,al momento dell’accesso al luogo di lavoro, sono sospesi (fin da subito) dalla prestazione lavorativa, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro, e, in ogni caso, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per il periodo di sospensione non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”. Inoltre, tramite nota, Palazzo Chigi, ha precisato che le imprese con meno di 15 dipendenti potranno sostituire i lavoratori, attuando dei contratti a tempo determinato di breve durata.
Nello stesso articolo 5 , poi, in merito ai tempi di rilascio del Certificato Verde Digitale per chi effettui la prima dose di vaccino, si precisa che questi riceverà subito il Green Pass e non più 15 giorni dopo la somministrazione.
Infine, riguardo ai controlli e alle multe , elevate sia nei confronti dei lavoratori che dei datori di lavoro, uguali, sia per i datori di lavoro che per i lavoratori pubblici e privati, nell’articolo1, si spiega che: “I datori di lavoro sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni sull’obbligo di Green Pass e, secondo l’articolo 1 del decreto, definiscono “entro il 15 ottobre 2021, le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione, prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle violazioni degli obblighi. L’accesso del personale nei luoghi di lavoro senza Green Pass è punito con una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500”.
Per i datori di lavoro, nel pubblico e nel privato, che non effettuino i controlli, invece, il dl prevede multe da 400 a 1000 euro.
Escluse dal Green Pass ,le persone che non possano vaccinarsi sulla base di un’idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della Salute.
Non solo vaccinazione o guarigione dalla malattia. Per ottenere il Certificato , infatti, si potrà anche effettuare un tampone molecolare la cui validità , previo parere del Comitato Tecnico Scientifico, è stata estesa a 72 ore o antigenico, la cui validità resta a 48 ore.
Tuttavia, nel decreto è contenuto anche l’obbligo per le farmacie di adottare il prezzo calmierato: 8 euro per i minorenni, 15 euro per tutti gli altri lavoratori, gratuito , invece, per chi è esente dalla vaccinazione.
Soddisfatti del provvedimento, i partiti di Maggioranza, Pd, M5S, LeU ,Italia Viva e Forza Italia, i cui leader e rappresentanti, hanno ribadito come il Certificato Verde Digitale sia “l’unico strumento per continuare a riaprire il Paese ed evitare nuovi lockdown”.
Divisa, invece, al suo interno, la Lega, con il segretario Salvini,che pur avendo dato l’ok all’approvazione del testo,sollecitato dal capodelegazione di Maggioranza e ministro per lo Sviluppo Economico, in quota Carroccio, Giorgetti e dei Presidenti di Regione leghisti, Zaia, Fontana e Fedriga, si è mostrato ancora scettico sull’estensione dell’obbligo del Green Pass, e stamane ha rilanciato sulle modifiche ottenute in Consiglio dei Ministri sull’estensione della validità del tampone a 72 ore e sul contenimento dei prezzi da parte delle farmacie.
A proposito del provvedimento e della sua approvazione unanime, il ministro della Pubblica Amministrazione, Brunetta, in un’intervista a Il Corriere della Sera, ha evidenziato: “Bisogna dare atto a Draghi della sua determinazione sull’estensione del Green Pass, che speriamo farà vaccinare nel prossimo mese altri 6 o 7 milioni di italiani. Quando poi la gran parte dei lavoratori tornerà in presenza, il Pil crescerà anche più del 6% e riprenderanno a vivere le citta, che ora sono vuote perché parte del capitale umano è bloccato a casa. L’Italia è un esempio per il mondo. Sui piani vaccinali siamo all’avanguardia, abbiamo un presidente come Draghi e stiamo crescendo più degli altri Paesi. Fauci in poche parole ha riconosciuto il successo del metodo green pass, la spinta soft alla vaccinazione. Un provvedimento epocale, non è l’obbligo ed è questa è la genialità dell’operazione. Il Green Pass riguarda 23 milioni di lavoratori pubblici e privati, l’intero capitale umano del Paese. E’ un provvedimento universale, una enorme moral suasion su tutti coloro che non si sono ancora vaccinati. Obiettivo, arrivare all’immunità sociale. Il Green Pass ci porta a un passo dalla super-sicurezza, perché in modo gentile induce a vaccinarsi. Parallelamente ci sarà una grande strategia di comunicazione e di convincimento degli italiani, che serva a fare chiarezza contro le fake news e contro la paura. Draghi vuole unire, non dividere.
Vuole la coesione sociale”.
Sulla stessa linea, la ministra degli Affari Regionali, Gelmini, che, in un’intervista a La Stampa, ha detto: “È importante aver calmierato fino a fine anno – come richiedeva anche Forza Italia – il prezzo dei tamponi per tutti i cittadini. Inoltre tra qualche settimana valuteremo gli effetti della riapertura delle scuole e se, come credo e spero, non ci sarà un peggioramento significativo dei dati, potremo ampliare le capienze per cinema, teatri e impianti sportivi, e procedere a nuove aperture. Sarà un altro passo verso la normalità. La Lega non è No Vax, Salvini si è vaccinato e i governatori sono del tutto allineati. In consiglio dei ministri vedo una sola Lega. Quello che poi succede in Parlamento o nelle piazze fa parte di altre dinamiche. Nessuna difficoltà. Stiamo andando avanti senza tentennamenti perché la posta in gioco è altissima e la pandemia non è finita. Mettere in sicurezza il Paese, come facciamo anche con il decreto di oggi (ieri, ndr), significa proteggere salute ed economia. Il Governo è nato per questo.
Abbiamo esteso il pass ai lavoratori pubblici, ai privati e ai professionisti. Il privato non è meno importante del pubblico. Specie per noi liberali. Proteggiamo il lavoro, ovunque esso sia, per crearne di nuovo. Era una richiesta che veniva dalle imprese oltre che da Forza Italia: non potevamo fare discriminazioni. Non ci sono figli e figliastri. Quanto all’obbligo, io non avrei difficoltà a votarlo, se necessario. Ma possiamo evitarlo: il traguardo non è lontano. In questi primi quindici giorni di settembre ci siamo attestati intorno alle 250mila dosi inoculate al giorno. Il 75% degli over 12 è immunizzato, la diminuzione è fisiologica. Ma non dobbiamo mollare. Possiamo arrivare all’85% e l’estensione del Green Pass serve a questo fine. Inoltre abbiamo accolto anche la richiesta dei governatori di una grande campagna di comunicazione istituzionale per sconfiggere le fake news sui vaccini”.
Per il ministro della Salute Speranza, invece: “Creare le condizioni per gestire al meglio i mesi che verranno e aiutare l’Italia in questa fase importante di ripartenza. La scelta di ampliare l’uso del Green Pass a tutto il mondo del lavoro viene fatta per due motivi fondamentali: per rendere questi luoghi più sicuri e per rendere ancora più forte la nostra campagna di vaccinazione, i cui numeri sono molto incoraggianti, ma è chiaro che un utilizzo ancora più significativo del Green Pass, come quello che noi mettiamo in campo con questo decreto, siamo sicuri che ci aiuterà ancora di più a spingere questa campagna di vaccinazione”, mentre il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Orlando, ha sottolineato: “Non possiamo permetterci nuove restrizioni in autunno. Vogliamo che le persone si vaccinino, ma ci fermiamo un attimo prima dell’obbligo, che polarizzerebbe ancora di più le posizioni. Per andare a lavorare sarà necessario il Green Pass, chi ha bisogno del tampone per lavorare potrà accedere a un prezzo calmierato: le sanzioni per chi non riconosce questo decreto comportano la sospensione, ma non avranno a che vedere con percorsi che portano al licenziamento”.
Critica , l’Opposizione di Fratelli d’Italia che al Green Pass obbligatorio per lavoratori dipendenti pubblici e privati, misura definita “inutile per ridurre i contagi”, pur contraria, contrappone “l’obbligo vaccinale e gli eventuali risarcimenti da parte dello Stato”.
Obbligo vaccinale, evocato anche dal segretario di Sinistra italiana, Fratoianni, che ha posto anche la questione del costo dei tamponi a carico dei lavoratori.
Sul fronte sanitario della pandemia, resi noti i dati settimanali elaborati dalla cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute: in calo, nella settimana dal 10 al 16 settembre, l’indice di contagio Rt, a 0,85, rispetto allo 0,92 registrato una settimana fa, così come l’incidenza dei casi per ogni 100 mila abitanti a 54 casi , a fronte dei 64 di una settimana fa.
In lieve calo poi, a livello nazionale, il tasso di occupazione dei posti letto in area medica, al 7,2% e in terapia intensiva, al 6,1%.
Quattro, le Regioni a rischio moderato (Abruzzo, Molise, Provincia autonoma di Bolzano e di Trento), rispetto alle tre della settimana scorsa. Diciassette, le Regioni a rischio basso.
La Sicilia resta in zona gialla, alla quale dovrebbe passare anche la Calabria, per via del tasso di ricoveri in area medica, balzato al 17,4%, rispetto alla soglia fissata del 15% e in terapia intensiva,balzato al 10,7%, rispetto al 10%.
Tutto ciò, mentre la struttura commissariale, nel suo Report settimanale , ha reso noto nella fascia 50-59 anni sono circa 3 milioni e 400 mila a non aver ricevuto neppure una dose di vaccino e l’Agenzia Europea del Farmaco, dopo cinque mesi di studio, ha annunciato il parere riguardo il possibile nesso tra casi di trombocitopenia verificatisi e somministrazione della seconda dose di Astrazeneca, per il quale non sussiste alcuna connessione.
Non solo politica interna per il Premier Draghi, volato ad Atene per partecipare al vertice dei Paesi del Mediterraneo (Eumed9), nel corso del quale si è parlato di cambiamenti climatici, pace e sicurezza, anche in relazione alla crisi afghana, e di rapporti con la Cina.
Temi, quelli del clima e dell’energia, al centro anche del video-messaggio inviato dal Premier a un summit virtuale organizzato dal Presidente degli Stati Uniti Biden, e che ha visto anche la partecipazione della Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, nel quale ha evidenziato: “Con l’accordo di Parigi, ci siamo impegnati a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. La maggior parte dei nostri paesi ha rinnovato questo impegno nelle recenti riunioni del G20. Tuttavia, dobbiamo essere onesti nei confronti di noi stessi: stiamo venendo meno a questa promessa. Se continuiamo con le politiche attuali, raggiungeremo quasi 3 gradi di riscaldamento globale entro la fine del secolo con conseguenze catastrofiche. L’ultimo Gruppo intergovernativo dell’Onu sui cambiamenti climatici ha dichiarato che, per raggiungere gli obiettivi sul clima, dobbiamo realizzare riduzioni immediate, rapide e significative delle emissioni. Non possiamo semplicemente contare sugli altri: dobbiamo tutti fare la nostra parte. In ambito UE, abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni e raggiungere la neutralità climatica. Dobbiamo onorare gli impegni presi in materia di clima e, in alcuni casi, essere pronti a prenderne di più audaci” .
Presidente del Consiglio , che ha poi tenuto un bilaterale con il Premier Mitsotakis, nel quale si è parlato di cooperazione , oltre che della necessità di una difesa comune dell’Unione, e una conferenza stampa, per fare il punto sulla sessione dei lavori.
Difesa comune europea, in relazione all’Alleanza atlantica, tra le questioni toccate anche dal Presidente della Repubblica Mattarella, questa mattina a Napoli, per il settantesimo anniversario della presenza della Nato in Italia, nel suo discorso, nel quale ha sottolineato: “Serve un’Alleanza forte militarmente e politicamente. Sono convinto che il rafforzamento dell’Unione europea nel campo della difesa basato sulla complementarietà con la Nato e la condivisione delle risorse militari, fornirà un contributo prezioso e qualificato al processo di rafforzamento dell’Alleanza, alla solidità dell’indispensabile rapporto transatlantico. L’Alleanza Atlantica rappresenta per l’Italia una pietra angolare della politica di sicurezza, nel coordinamento in maniera sempre più ampia e proficua con una Unione europea che intende contribuire in modo efficace alla stabilità e alla affermazione dei principi dello Stato di diritto. Questo comando ha accompagnato l’Italia nella sua presenza nell’Alleanza. E’ un cardine della difesa collettiva nel fianco sud dell’Alleanza. Una conferma della capacità della Nato di evolversi e rivolgere uno sguardo nuovo alle nuove sfide. Sempre più evidente l’importanza dei principi dell’Alleanza, libertà, rispetto e comprensione reciproca tra popoli e rispetto per le differente culture. I risultati sono evidenti e straordinari: primo fra tutti i 70 anni di pace nel continente europeo. L’impegno della Repubblica italiana nella Nato si esprime anche in molteplici missioni che la vedono forte contributore, con circa 1340 militari impegnati in nove operazioni, con attiva partecipazione anche ad attività sul fianco Nord e Est dell’Alleanza, come dimostrano la sorveglianza aerea nei paesi Baltici e la presenza in Lettonia. Nella rideterminazione del concetto strategico della Nato non potrà mancare una attenta e bilanciata definizione degli impegni relativi al fianco Sud”.
Una difesa, che, per il ministro degli Esteri Di Maio, ex capo pentastellato, che il voto online della base , nelle scorse ore, ha designato, insieme con il Presidente della Camera Fico e con la sindaca uscente di Roma, Raggi, come membro del Comitato di garanzia per verificare l’applicazione corretta dello Statuto, le iscrizioni , le candidature e disciplinare la sfiducia al Garante o al Presidente mediante voto unanime, è necessaria per poter competere con USA e Cina.
Il titolare della Farnesina, infatti, in un’intervista a La Repubblica ,ha spiegato: “Il ritiro Usa da Kabul e l’accordo Aukus per la fornitura di sottomarini nucleari ll’Australia da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna dimostrano la grande urgenza di una Difesa europea che preveda anche un coordinamento dell’industria continentale. Sarebbe un passo quanto mai importante e necessario non per contrastare i nostri alleati, ma per avere più peso contrattuale. Nessuno di noi di fronte a Stati Uniti o Cina può pensare di competere come singolo Paese. Sul futuro dei rapporti tra l’Italia e la Cina, che ha reagito duramente all’accordo Australia-Usa, vale sempre il concetto del ‘selective engagement’: su temi come la lotta al terrorismo, cambiamenti climatici e sulle crisi regionali dovremo portare avanti una linea di collaborazione profonda. Tuttavia per l’Italia non esiste una alleanza alternativa a quella con gli Stati Uniti”.
Quindi, sulla crisi afghana e sulla sessione straordinaria del G20, a presidenza italiana, in via di organizzazione, ha assicurato: “Il G20 straordinario sull’Afghanistan si farà dopo l’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, dove andrò la prossima settimana. A margine dell’Assemblea Onu ci sarà un incontro del G20 a livello ministri degli Esteri proprio per preparare il Vertice straordinario tra leader. Abbiamo chiesto anche la partecipazione delle agenzie Onu e delle organizzazioni umanitarie coinvolte in Afghanistan. Per tutta la comunità internazionale quello del riconoscimento non è un tema sul tavolo e lo vedo molto lontano”.
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