-Governo, tensione nella Maggioranza, tra la Lega e i partiti di centrosinistra, e con le Regioni per il varo in Consiglio dei Ministri del Dl Riaperture in vigore dal 26 aprile al 31 luglio, che dispone la ripresa graduale delle attività e conferma il coprifuoco alle 22:00 , la chiusura di bar e ristoranti senza spazi all’aperto fino al 1 giugno e la revisione del limite massimo del numero di studenti delle Superiori presenti in aula, portato dal 60% al 70% in zona gialla e arancione e al 50% in zona rossa. Il Presidente della Conferenza delle Regioni e Presidente del Friuli Venezia Giulia, Fedriga: “Noi non avvisati. Venuta meno la leale collaborazione con gli enti locali” e ha convocato nel pomeriggio una Conferenza straordinaria su pandemia e Scuola, con Regioni ed enti locali ,che hanno scritto a Draghi per un incontro, volto a chiedere una modifica. Intanto, in mattinata, vertice del Premier a Palazzo Chigi con il ministro dell’Economia Franco , i Ministri competenti e i capidelegazione di Maggioranza per discutere del Recovery Plan, prima del Consiglio dei Ministri che verrà convocato per domani. Stanziate risorse per 221, 5 miliardi, la maggior parte delle quali per la Transizione Ecologica e Digitale, seguite da Scuola e Sanità, come ribadito dal Presidente Draghi nel suo intervento da remoto al Summit online sul Clima organizzato dal Presidente USA Biden. Nuovo Consiglio dei Ministri è previsto dopo le Comunicazioni del Presidente del Consiglio alle Camere, per il varo, prima dell’invio a Bruxelles del Piano, il 30 aprile. Sul fronte dei lavori parlamentari, DEF e scostamento di bilancio da 40 miliardi alla Camera per discussione generale e voto sul testo. Via libera alla risoluzione di Maggioranza con 438 sì. Infine, BCE lascia i tassi invariati: “Incertezza sulle prospettive a breve, tutto dipenderà dall’andamento della pandemia e della campagna vaccinale”. Istat su fatturato industria, a febbraio terzo rialzo.
-Covid19 e vaccinazioni, il Commissario all’Emergenza Generale Figliuolo: “A maggio, altre 15 milioni di dosi e per fine mese altre 380 mila dosi di Jhonson&Jhonson”, mentre la UE potrebbe citare in giudizio Astrazeneca per i ritardi nella distribuzione delle quantità di vaccini pattuita per contratto.
di Federica Marengo giovedì 22 aprile 2021
All’indomani dell’approvazione in Consiglio dei Ministri del Dl Riaperture, che dispone il ripristino degli spostamenti tra le Regioni in zona gialla (con “pass verde”, cartaceo e/o digitale, per quelle rosse e arancioni, che attesti vaccinazione, tampone o guarigione dal Covid19), e la ripresa graduale delle attività e, che entrerà in vigore dal 26 aprile fino al 31 luglio, non si placano le polemiche all’interno della Maggioranza sulla proroga del coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00 almeno fino a tutto maggio, quando poi, sulla base dei dati riguardanti l’andamento della campagna vaccinale e i contagi ,si potrebbe decidere l’ eventuale revisione.
La Lega, infatti, con il suo segretario, Salvini, aveva chiesto, trovando una sponda nelle Regioni, che il coprifuoco fosse posticipato alle 23:00 e il via libera alla riapertura di bar e ristoranti in zona gialla dal 26 aprile non solo per gli esercizi all’aperto,ma anche per quelli al chiuso, la cui ripresa è invece prevista per il 1 giugno.
Pertanto, la decisione dell’Esecutivo di proseguire su una linea rigorista e della cautela ha determinato lo scontro con il Carroccio , pronto ad astenersi in Aula, al momento del voto sul Decreto in Parlamento e a valutare la mozione di sfiducia presentata da Fratelli d’Italia nei confronti del ministro della Salute Speranza per la “cattiva” gestione della pandemia, che verrà votata alle Camere il prossimo 28 aprile.
Sull’accaduto, è poi tornato nella mattinata di oggi, il numero uno della Lega, nel corso della Segreteria del partito, nella quale ha ribadito il sostegno e la lealtà al Governo Draghi, precisando però la necessità di contestare “scelte con cui si è in disaccordo e che non si tratta di un Esecutivo a guida Speranza od Orlando”.
Pd e LeU, infatti, i partiti dalla linea rigorista sulle misure anti pandemiche , invocando una verifica di Maggioranza e la collaborazione per dar vita a un “piano di ricostruzione alla Cimapi”, hanno accusato Salvini di giocare sul doppio fronte, Maggioranza e al tempo stesso Opposizione, e di essere venuto meno all’accordo unitario sul Decreto, siglato nella cabina di regia tenutasi la settimana scorsa, dando vita così a un “grave precedente”, riecheggiati dal M5S, che ha parlato di “posizione finalizzata alla propaganda”, mentre Italia Viva, che pure si è battuta per posticipare alle 23:00 il coprifuoco, ha espresso la sua lealtà al Governo, come pure Forza Italia,che, però ha chiesto di rivalutare in tempi brevi il coprifuoco e di includere altre categorie nelle riaperture come eventi privati e wedding planner.
Plauso, al pressing della Lega sulla revisione del coprifuoco e delle riaperture dal 26 aprile di bar e ristoranti anche al chiuso, è arrivato dall’Opposizione di Fratelli d’Italia.
Tuttavia, il Governo, tramite le Ministre Gelmini (Affari Regionali) e Bonetti (Pari Opportunità e Famiglia), ha precisato che eventuali modifiche, sia per l’orario del coprifuoco che per la programmazione delle riaperture potranno essere apportate nelle prossime settimane sulla base dei dati relativi all’andamento della campagna vaccinale e dei contagi.
Polemiche, poi, non sono mancate neppure con le Regioni. Il Presidente della Conferenza delle Regioni e Presidente del Friuli-Venezia-Giulia, Fedriga, ha convocato una Conferenza straordinaria con gli enti locali nel pomeriggio di oggi, per discutere di pandemia e scuola, nella quale è stata elaborata una lettera per chiedere al Premier Draghi un incontro urgente prima che entrino in vigore le nuove misure anti Covid19. Oggetto del contendere, oltre all’orario del coprifuoco e all’apertura anticipata di bar e ristoranti al chiuso, la scuola, essendo stato modificato il limite massimo di studenti delle Superiori di ritorno in aula , in presenza, in zona gialla e arancione: circa il 70% , rispetto al 60% pattuito durante l’ultima riunione con il Governo, e il 50% in zona rossa.
In merito, il Presidente Fedriga, ha dichiarato: “Sulla scuola, c’è un problema politico e istituzionale importante. In Consiglio dei Ministri è stato cambiato un accordo siglato tra le istituzioni e questo è un precedente molto grave, non credo sia mai successo. Se si cambia idea ,si convocano le parti con le quali si erano trovati gli accordi e si rimodulano. Io oggi ho convocato una Conferenza delle Regioni straordinaria e sono in contatto con Anci e Upi. In questo caso , si è incrinata la leale collaborazione tra Stato e Regioni. Dispiace che il contributo costruttivo di tutte le Regioni d’Italia non sia stato accolto. Come conferenza abbiamo dimostrato che in un momento d’emergenza si può trovare unità indipendentemente dalle appartenenze politiche presentando proposte fattibili e di equilibrio. Per rispettare una presenza a scuola di un range da 60 al 100 per cento servirebbero dai 15mila ai 20 mila autobus in più, dunque non si tratta di una scelta politica, ma di limiti fisici un fatto che prescinde dalla sensibilità politica. Aver cambiato questo ,un accordo siglato tra le istituzioni crea un precedente molto grave, credo non sia mai avvenuto, con un problema politico istituzionale importante. Noi, come Conferenza delle Regioni, abbiamo proposto lo spostamento del coprifuoco alle 23. Un’ora in più non penso che rappresenti un problema per il rischio pandemico. La proposta è assolutamente responsabile ed è arrivata all’unanimità all’interno della Conferenza”.
Non solo Dl Riaperture, però. In mattinata, infatti, il Premier Draghi ha presieduto un vertice a Palazzo Chigi ,con il ministro dell’Economia Franco, i Ministri competenti e capidelegazione di Maggioranza, per fare il punto sul Recovery Plan in vista del Consiglio dei Ministri di domani e delle Comunicazioni alle Camere del 26 e del 27 aprile per illustrare il Piano, il quale sarà varato successivamente da un altro Consiglio dei Ministri convocato prima dell’invio del documento a Bruxelles entro il 30 aprile (documento, tra l’altro, già inviato in queste ore, per primo, dal Portogallo) .
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede 221,5 miliardi di risorse (pari a 7 Manovre, erogati dalla UE solo se i progetti verranno realmente attuati nei tempi indicati dal cronoprogramma), di cui 191,5 miliardi a fondo perduto (la restante parte in prestiti), e 30 miliardi di fondo complementare per finanziare progetti al di fuori del Recovery Plan.
Sei, i capitoli di spesa: Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, per cui sono previsti 42,55 miliardi (38,25 per nuovi progetti), Rivoluzione verde e transizione ecologica per cui sono previsti 57 (34,6), Infrastrutture e mobilità sostenibile per cui sono stanziati 25,33 (14,13) miliardi, Istruzione e ricerca, per ci sono previsti 31,88 (24,1) miliardi, Inclusione e coesione per cui sono stanziati 19,12miliardi, Salute, per cui sono previsti 15,63 (12,65), cui corrisponderanno in parallelo 5 riforme: Giustizia, Pubblica Amministrazione, Semplificazione e interventi sul Codice degli Appalti, Fisco e Concorrenza.
Quanto all’impatto sull’economia , stimata una crescita media fra il 2022 e il 2026 dell’1,4%, con un’impennata del 3% solo nell’ultimo anno.
Infine, riguardo al nodo della governance, quest’ultima prevede: una responsabilità diretta delle strutture operative coinvolte: Ministeri, enti locali e territoriali per la realizzazione di investimenti e riforme entro i tempi concordati; per la gestione regolare, corretta ed efficace delle risorse. Monitoraggio, rendicontazione e trasparenza saranno incentrate al Ministero dell’Economia che monitora e controlla il progresso nell’attuazione di riforme e investimenti e funge da contatto unico per le comunicazioni con la Commissione europea”.
Le risorse più ingenti saranno destinante alla Transizione ecologica e digitale, seguite da Istruzione e Sanità ,come ribadito dal Presidente del Consiglio nel suo intervento al Summit online sul Clima organizzato dal Presidente USA Biden, nella Giornata Internazionale della Terra.
Nel suo intervento, il Presidente del Consiglio Draghi, ringraziando il Presidente USA Biden ed, evidenziando il suo totale cambio di politica in fatto di Ambiente, ha sottolineato: “Abbiamo fiducia sul fatto che insieme possiamo vincere questa sfida. Dobbiamo invertire la rotta delle politiche climatiche e nell’elaborazione dei target. E farlo subito, In Europa abbiamo lanciato un piano da 750 miliardi di euro, chiamato Next Generation UE. Uno degli obiettivi del Piano è supportare la transizione ambientale in Europa. Il 10% del piano europeo, circa 70 miliardi di euro, andrà in investimenti in infrastrutture green, economia circolare e mobilità sostenibile solo in Italia”.
Sul fronte dei lavori parlamentari, invece, via libera della Camera ,con 438 voti a favore, 50 contrari e 4 astenuti, alla risoluzione di Maggioranza sul Documento di Economia e Finanza e allo scostamento di Bilancio da 40 miliardi per finanziare il Dl Imprese, in discussione e votazione anche al Senato.
Restando in tema di economia, mentre l’Istituto Nazionale di Statistica ha rilevato a febbraio, per il terzo mese consecutivo, il rialzo del fatturato industriale (+0,2% su gennaio e +0,9% su base annua), la Presidente della Banca Centrale Europea,Lagarde, a margine del Consiglio direttivo dell’EuroTwer, nel quale è stato deciso di lasciare invariati il tasso principale a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%, ha dichiarato: “La Bce ritiene che il pacchetto Next Generation Eu sia centrale e vi è l’urgenza che diventi operativo senza ritardo con una ratifica “tempestiva” della decisione sulle risorse proprie che consentirà alla Commissione europea di emettere i bond per finanziarlo. Il Consiglio della Bce ha quindi deciso di proseguire gli acquisti del programma pandemico ‘Pepp’ per 1850 miliardi complessivi almeno fino alla fine di marzo 2022 e si aspetta che gli acquisti nel trimestre attuale siano condotti a un ritmo significativamente più alto. Probabile un calo del Pil dell’area euro nel primo trimestre di quest’anno, e una crescita positiva nel secondo. Il protrarsi della pandemia, inclusa la diffusione di mutazioni del virus, e le sue implicazioni per le condizioni economiche e finanziarie continuano ad essere fonti di rischi al ribasso”.
Nel frattempo, per quel che attiene alla campagna vaccinale, mentre sono state superate le 16. 271.272 di somministrazioni (4.773.616, invece, gli italiani che hanno concluso il ciclo vaccinale) e sono in via di distribuzione le 184 mila dosi di vaccino Jhonson&Jhonson, a fronte del via libera sulla sicurezza del vaccino dato dall’EMA, l’Agenzia Europea del Farmaco e dall’AIFA, Agenzia Italiana per il Farmaco (ad oggi, sono stati distribuite in totale 19.700.240 dosi di vaccini e le Regioni hanno dunque a disposizione quasi 3,5 milioni di dosi), il Commissario Straordinario all’Emergenza, Generale Figliuolo, in visita ai presidi vaccinali di Matera e Potenza con il capo della Protezione Civile Curcio, ha annunciato: “Dal 27 al 29 aprile arriveranno a livello nazionale oltre due milioni e mezzo di dosi e poi dal 30 aprile fino al 4-5 maggio quasi 2,6 milioni di dosi. E per maggio sono molto, molto positivo perché le stime mi danno oltre 15 milioni. A queste dosi, si aggiungeranno, per fine mese altre 380 mila del vaccino Jhonson&Jhonson. La campagna va avanti, procede in maniera regolare”
Dati positivi , quelli sulla campagna vaccinale italiana, che sembrano arrivare anche da Bruxelles, pronta , secondo indiscrezioni di stampa, a citare in giudizio l’azienda anglo-svedese Astrazeneca per i ritardi nella consegna delle dosi di vaccino pattuite per contratto, con la Commissaria alla Salute, Kyriakides, che ha dichiarato: “Abbiamo somministrato 117 dosi di vaccino nell’UE e ci stiamo avvicinando all’inoculazione di 3 milioni di immunizzazioni al giorno. Trenta milioni di europei sono pienamente vaccinati con la seconda dose. E la capacità di produzione sta crescendo, e le consegne sono più veloci. Questo ha reso possibile la consegna di 50milioni di dosi extra di Pfizer nelle prossime dieci settimane”.
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