-Governo, fissato per stasera alla 21:30 il Consiglio dei Ministri per approvare il Recovery Plan. Il sì di Italia Viva al documento, alla proroga dello stato di emergenza e allo scostamento di Bilancio per il nuovo Decreto Ristori, ma la crisi dell’Esecutivo sembra essere più vicina. Renzi, infatti, smentisce di aspirare a ministeri e minaccia le dimissioni delle Ministre Bellanova e Bonetti dopo il via libera al testo, se non avrà le risposte a questioni sollecitate dal suo partito come quella dell’attivazione del Mes sanitario. Dal canto suo, il Premier, secondo quanto fatto filtrare da Palazzo Chigi, in caso di un ritiro dei Ministri e dell’apertura di una crisi da parte di Italia Viva, fa sapere che non vi sarà alcuna Maggioranza nuova con i renziani, riecheggiato da Pd, M5S e LeU ,che fanno quadrato intorno al Presidente del Consiglio, considerandolo il punto di equilibrio dell’Esecutivo. Opposizioni di Centrodestra, con Lega e Fratelli d’Italia, invece, pronte a governare,mentre Forza Italia apre a una collaborazione su Recovery Plan e Dl Ristori,ma chiude a un “Governissimo”. Dal centro, Mastella caldeggia un sostegno al Governo in Senato da parte di “responsabili”.
-Dpcm, domani Comunicazioni del ministro della Salute Speranza alle Camere: verso la stretta antimovida e sui parametri per collocare le Regioni in fascia Arancione e Rossa, ma anche una graduale riapertura dei Musei nelle zone Gialle. Scuola, mentre proseguono le proteste dei liceali ancora in Dad, la ministra dell’Istruzione Azzolina, assicura: “Ristori formativi per tutti gli studenti”.
-Istat, a novembre, in calo il commercio al dettaglio (-6,9%), cresce l’e-commerce(+50,2%).
di Federica Marengo martedì 12 dicembre 2021

La resa dei conti per il Governo Conte bis, o giallo-rosso, sembra arrivata. In serata, infatti, è fissato il Consiglio dei Ministri per approvare, grazie alla mediazione del Quirinale, la nuova bozza del Recovery Plan, il piano di riforme e investimenti per accedere ai finanziamenti UE, modificata a fronte del giro di consultazioni con i partiti di Maggioranza, tra cui Italia Viva, fortemente critico, arrivato nella serata di ieri sul tavolo di tutte le forze dell’Esecutivo.
Infatti, secondo indiscrezioni di stampa , e a guardare i botta e risposta tra il Premier Conte e i renziani ,che hanno scandito la giornata di oggi, la crisi di Governo appare davvero inevitabile.
A cominciare il fuoco di fila delle schermaglie, il leader e fondatore di Italia Viva, Renzi, che, nella sua Enews, ha scritto: “A differenza di ciò che raccontano a reti unificate i cantori del pensiero unico, non c’è nessuna richiesta di poltrone, nessuna polemica pretestuosa, nessun atto irresponsabile. Quello che noi stiamo facendo si chiama POLITICA: studiare le carte, fare proposte, dare idee. Molti pensano che fare politica sia solo mettere un like. Noi in Italia Viva pensiamo che fare politica sia approfondire, studiare e poi decidere, non vivere di slogan e superficialità.
Irresponsabile sarebbe sprecare centinaia di miliardi dei nostri figli facendo debito cattivo e non investendo sulla sanità, sull’educazione, sull’innovazione.
Ieri è stato presentato il Piano Pandemico Nazionale e vi troviamo questo concetto: “Se non ci sono risorse sufficienti,dobbiamo scegliere chi curare”. Io dico una cosa più semplice: “Se non ci sono risorse sufficienti, prendiamo il MES”.
Leggo leveline di oggi sulla stampa: come si fa a aprire una crisi di governo con tutti questi morti? Io rispondo: davanti a tutti questi morti, noi non vogliamo più ministeri. Vogliamo più soldi per la sanità. È così difficile da capire?
Noi siamo ormai abituati.
Prima ci insultano. E poi ci danno ragione senza ammetterlo.
È avvenuto sul rapporto Stato / Regioni.
È avvenuto sul bicameralismo.
È avvenuto sulla decontribuzione del JobsAct.
È avvenuto su Industria 4.0.
È avvenuto sui diritti sociali e civili.
È avvenuto sui vaccini.
È avvenuto sull’idea di Europa, su Trump, sui temi dell’Expo.
È avvenuto sulla centralità della scuola(a proposito, brava Toscana).
Adesso è avvenuto anche sul Recovery Plan dove, almeno a parole ,ci stanno dando ragione.
Tutte le volte che abbiamo posto questi temi siamo stati insultati, contestati,attaccati. Ma tutte le volte abbiamo usato il coraggio, tutto il coraggio che abbiamo – per chiedere di essere giudicati sulle idee e non sulla simpatia o antipatia.
Ci vuole coraggio per stare con Italia Viva, per sostenere Italia Viva (grazie a chi lo sta facendo anche economicamente), per iscriversi a Italia Viva (grazie ai 5000 che si sono iscritti in queste settimane, segno che la chiarezza paga), per difendere Italia Viva sui social, per metterci la faccia insieme a noi. So quanto vi costa. Ma proprio per questo voglio dirvi grazie e dirvi quanto sono orgoglioso della nostra/vostra libertà, del nostro/vostro coraggio.
Stiamo facendo una battaglia di libertà e di coraggio contro il pensiero unico di larga parte dei talk e dell’informazione di palazzo. Ma lo stiamo facendo perché dalla nostra parte abbiamo le idee e la voglia di dare una mano ai nostri figli. Punto.
Tutto il resto è chiacchiera populista”.
Parole, seguite da un Tweet della Capogruppo alla Camera Boschi, che ha scritto: “Anche oggi polemiche su di me. Italia Viva ha chiesto al Governo di prendere il Mes, non di prendere Meb, (nome dell’account Twitter di Maria Elena Boschi). Come al solito i 5stelle non leggono fino in fondo. O non capiscono. Servono soldi per la sanità, non poltrone per noi” e da un’intervista della ministra delle Politiche agricole Bellanova, che,nella trasmissione di LA7 “L’Aria che tira”, ha detto: “Bisogna prendere atto che una fase è chiusa e capire se si possa aprire un percorso di riscrittura di un programma. Si era iniziato a farlo, per iniziativa di Renzi, Zingaretti, Crimi e Speranza, che avevano incontrato Conte a novembre. Chi sta tenendo in ostaggio il Paese non sta di certo in Iv. Andare avanti con le minacce, non aiuta nessuno. Non abbiamo detto Conte o niente è Conte che sta tenendo in ostaggio la sua maggioranza. Il piano del Governo sul Recovery è composto di oltre 170 pagine, adesso lo stiamo leggendo e stasera, nel Cdm, valuteremo come esprimere il nostro voto. Certo è che noi non siamo responsabili del blocco che c’è stato sul Recovery, né del ritardo. Facciamo un passo per volta. Per adesso possiamo dire che sul Recovery abbiamo portato un risultato, non per noi, ma per il Paese, perché è stato abbondantemente modificato. Ora valuteremo merito per merito le singole questioni. Per quanto riguarda la situazione più complessiva è evidente che rimangono delle problematiche aperte, rispetto ad esempio la questione sanitaria. Vediamo il testo del piano, poi decideremo, il premier Conte non può fare e disfare a suo comodo”.
A tali dichiarazioni, ha poi, così replicato, secondo quanto filtrato da Palazzo Chigi, il Premier Conte affermando che , nel caso in cui Italia Viva ritirasse le proprie Ministre Bellanova, Bonetti, subito dopo l’approvazione al Recovery Plan, non vi sarebbe più alcuna Maggioranza con Italia Viva, e lasciando trapelare di poter contare , qualora si andasse alla conta in Aula , (specie in Senato dove i numeri sono risicati) , su una Maggioranza alternativa, costituita da “responsabili”(possibilità confermata dal sindaco di Benevento Mastella che, con la moglie Sandra Lonardo, senatrice eletta da Forza Italia, ora al gruppo Misto ,che sostiene da mesi l’Esecutivo, intende dar vita al Senato a un’iniziativa politica per strutturarli e puntellare così la Maggioranza, sostituendo Italia Viva).
Parole, a cui Renzi ha replicato, ribadendo che se il Premier alla conta trovasse i numeri e il sostegno dei “responsabili”, Italia Viva andrebbe all’Opposizione.
Dal Pd, invece, il segretario Zingaretti, intervistato da SkyTg24, ha avvertito: “Il Pd continua a chiedere un rilancio di Governo ma una cosa è chiedere di rafforzarlo un’altra è farlo cadere. Il Pd ha promosso il rilancio ma rilancio non è mandare a casa il governo o provocare una crisi che il 99% italiani non capisce. E’ un grave errore politico e io lancio un appello al buon senso. Si è aperta con l’elezione di Biden una nuova fase di multilateralismo e in Italia si paventa addirittura che alleati di Trump tornino al potere?. Conte ha tutte le caratteristiche per guidare l’alleanza di governo anche con un patto di fine legislatura: ho fiducia che continuerà a farlo. Io sono presidente di una Regione, ho dato tutto me stesso in questi mesi per difendere la mia Regione. Credo che essendo incompatibili le due dimensioni penso di poter svolgere un ruolo con quello che faccio”.
Sulla stessa linea, il ministro degli Esteri, in quota 5Stelle, Di Maio, che, ai microfoni della trasmissione di Rai Tre Agorà, ha affermato : “Il progetto iniziale del Recovery non faceva impazzire. Ne abbiamo discusso. Abbiamo parlato con le parti sociali, lo abbiamo messo a posto e adesso siamo arrivati ad un punto di caduta che mi pare sia apprezzato da tutte le forze di Governo”: Credo che stasera in Cdm tutte le forze politiche dovrebbero votare il Recovery, poi spero che in Parlamento arrivi un contributo importante dalle Opposizioni. Giuseppe Conte ha rappresentato il collante e il perno di questa Maggioranza. Sono ingiusti gli attacchi che sta ricevendo. Ha ottenuto i 209 miliardi del Recovery Fund e adesso che si vogliono spendere lo si vuole fare fuori. Questo è un tipico modo di concepire la politica in cui non esistono meriti e lealtà. Noi saremo leali al presidente del Consiglio. Io il vicepremier l’ho già fatto, non è la panacea di tutti i mali. A noi non interessano i giochi di Palazzo, siamo vaccinati contro le crisi di Governo. È inspiegabile una crisi di Governo. Non solo perché ci troviamo nel mezzo di una pandemia e dobbiamo fare il decreto ristori per le categorie in difficoltà Ma questo è l’anno in cui Italia è alla presidenza del G20 e ci sarà il summit mondiale sulla salute. E in tutto questo si sta discutendo di crisi di Governo, di rimpasti, di toto-ministri. Non è un argomento che interessa gli italiani né all’estero”.
Quindi, con ogni probabilità, al via libera di Italia Viva al RecoveryPlan (che peraltro ha annunciato il sì anche allo scostamento di Bilancio da 24 miliardi per il quinto Dl Ristori e alla proroga dello stato di emergenza) potrebbero seguire le dimissioni delle Ministre renziane (già in Consiglio dei Ministri o al più domani, nel corso della conferenza stampa annunciata da Renzi in Senato per la mattinata); a quel punto, sotto l’egida del Presidente della Repubblica, si aprirebbe la crisi e la ricerca di una Maggioranza alternativa in Aula, , o un rimpasto e un Conte Ter, con un nuovo “patto di legislatura”.
Critiche, nei confronti dell’Esecutivo “in lite sulle poltrone con l’Italia alle prese con l’emergenza sanitaria ed economica”, le Opposizioni di Centrodestra, con Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, che si dicono pronti alle urne e a governare, sebbene dal Carroccio, il numero due Giorgetti abbia auspicato la costruzione di una formazione centrista stabile di responsabili, piuttosto che una manipolo sparuto di senatori pronti al soccorso.
Vediamo, cosa prevederebbe, secondo la bozza arrivata agli organi di stampa, il Recovery Plan.
Si tratterebbe di un piano di riforme e investimenti per la ripresa e la resilienza del Paese, del valore di 222,9 miliardi, suddivisi in 310 fondi programmatici di bilancio da spendere fra il 2021 e il 2026.
Una spesa di 25 miliardi è prevista nel 2021, con un aumento del Pil di 6 decimali, rispetto alle previsioni. Sei, le missioni e 47 linee di intervento : Digitalizzazione e Innovazione, Inclusione, Infrastrutture, Istruzione e Ricerca, Sanità, Turismo e Cultura.
Sanità: 19,7 miliardi di investimenti previsti, a fronte dei 9 iniziali, da impiegare per case per l’assistenza di malati cronici, la Telemedicina e le cure domiciliari.
Infrastrutture : 31 miliardi, a fronte dei 27 previsti, per realizzare il potenziamento dell’Alta Velocità, il miglioramento della rete ferroviaria regionale e la sicurezza stradale.
Istruzione: stanziati 28,4 miliardi, per finanziare la Ricerca, il multilinguismo, il potenziamento degli Istituti Tecnici.
Digitalizzazione e Innovazione: stanziati 46 miliardi per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, la realizzazione di centri Hi-Tech e del piano per la banda ultralarga.
Rivoluzione Verde e transizione ecologica: stanziati 68,9 miliardi per l’efficientamento energetico e idrogeno.
Inclusione: stanziati 27,6 miliardi per finanziare il lavoro, la fiscalità di vantaggio e gli sgravi fiscali per le assunzioni al Sud.
Sul tavolo però resta il nodo della governance: nel testo si ricorda soltanto che il Governo dovrebbe approntare una squadra secondo le linee guida indicate dalla UE, la quale dovrebbe vigilare sull’attuazione degli investimenti.
E proprio dalla UE, il portavoce dell’Unione ha fatto sapere che la situazione di crisi del Governo italiano non inficerà gli accordi sul Recovery Plan, in merito al quale l’Italia “farà al meglio”.
Fondi ,che aiuteranno nella ripresa dell’Italia, anche a fronte della crisi economica che colpisce sempre più le attività costrette dalla pandemia e dalle misure sanitarie per fronteggiarle alla chiusura, come i negozi al dettaglio. Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, infatti, nel mese di novembre le vendite al dettaglio hanno subito un calo , rispetto a ottobre, del 6,9%, specie nei settori calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-45,8%) e abbigliamento e pellicceria (-37,7%); in crescita , i beni alimentari (2,0%). In piena espansione, invece, il commercio elettronico (+50,2%).
Non solo Recovery Plan, però. Governo, a lavoro anche sul nuovo Dpcm con le misure anti Covid19 in vigore dal 16 dicembre, che domani verrà illustrato alle Camere dal ministro della Salute Speranza.
A tal proposito, confermati dal ministro per gli Affari Regionali Boccia al Gr1, la stretta sugli spostamenti tra Regioni (salvo comprovate esigenze autocertificate) collocate anche in zone Gialle , il coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00, lo stop all’asporto per i bar dopo le 18:00 per evitare assembramenti fuori dai locali e la divisione delle Regioni in fasce, con possibile stretta sui parametri per collocare le Regioni in area Arancione (indice di contagio Rt a 1) e Rossa (indice di contagio Rt a 1,25). Al vaglio, poi, su sollecitazione del ministro per i Beni Culturali e il Turismo, Franceschini,l’ipotesi ,nelle Regioni collocate in area Gialla, di riaprire gradualmente i Musei.
Intanto, sul fronte scuola, mentre, proseguono le proteste degli studenti delle scuole Superiori delle 15 Regioni ancora in Didattica a Distanza, la ministra dell’Istruzione Azzolina, in un’intervista alla trasmissione di Rai Uno Unomattina, nella quale ha parlato anche di Recovery Plan, crisi di Governo e piano vaccinale, ha annunciato: “I miei studenti hanno ragione è come se in un momento di emergenza avessimo acceso più i pc, i tablet, ma spento gli animi dei nostri studenti che adesso stanno reagendo, chiedendo di tornare a scuola. L’Italia tutta deve ricordarsi che non può essere un Paese solo per i più anziani, i giovani sono il nostro futuro, se non si può investire su di loro su chi?. Decideranno le regioni quando riaprire visto che hanno potere di farlo e lo hanno dimostrato: come Governo abbiamo fatto tutto ciò che poteva essere fatto per permettere alle scuole di aprire. Abbiamo lavorato insieme ai prefetti, ci sono piani per ingressi scaglionati e più mezzi. Quando i presidenti di Regione , come ha fatto la Toscana e altre , decideranno di aprirlo potranno farlo. La Dad è una misura che ho fortemente voluto a marzo 2020 ma pensata per un arco temporale limitato, se portata troppo a lungo il rischio è di creare disuguaglianze che colpiscono gli studenti più fragili, perché la scuola è vita, socialità, cura di affettività. Il Recovery Fund è una misura storica per il Paese e ancora di più per la scuola: c’è stato un errore nelle valutazioni perché, oltre alla voce istruzioni, nel Recovery Plan c’è una parte dedicata all’edilizia scolastica, alla costruzione di nuove scuole, sull’efficientamento energetico e alla digitalizzazione. Dal Recovery ci sono 27 miliardi in arrivo per la scuola. I conti vanno fatti guardando in totale. Il personale scolastico è stato considerato come categoria prioritaria ma dopo sanitari e anziani. L’Italia sta vaccinando in modo celere, spero si faccia prestissimo con i sanitari e i nostri nonni per arrivare poi alla scuola, a partire dai soggetti più fragili tra studenti, personale Ata e docenti. Una crisi di governo in questo momento indebolisce oltre alla classe politica in sé, proprio il Paese: in un momento di pandemia, in un momento in cui dobbiamo vaccinare la popolazione, in cui i genitori si chiedono se i loro figli andranno a scuola o il negoziante se può o meno aprire, tutto quello che ci vuole non è una crisi di governo. Mi auguro prevalga il senso di responsabilità nei confronti del Paese in uno dei momenti più difficili della storia italiana”.
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