-Covid19, Governo e Regioni ancora a lavoro sul Decreto per estendere l’uso obbligatorio del Green Pass a tutti i luoghi pubblici, ai grandi eventi e ai trasporti su lunga e breve percorrenza. Allo studio, una soluzione graduale, che, però vede la Lega contraria, così come pure sull’obbligo vaccinale per docenti e personale scolastico, per rientrare in aula a settembre in sicurezza. Al vaglio poi, anche la proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre e la modifica dei parametri per l’assegnazione alle Regioni delle zone di colore: a contare sarà il numero delle ospedalizzazioni ordinarie e presso le terapie intensive (proposta dalle Regioni, la soglia del 30% per i ricoveri ordinari e del 20% per le terapie intensive, superati i quali passare dalla zona bianca a quella gialla, parametri bocciati dagli anestesisti, in quanto troppo alti). Attesa per la cabina di regia con la Maggioranza , cui seguirà il Consiglio dei Ministri ,per varare il provvedimento. Tuttavia, fa discutere, la proposta di Confindustria, resa nota da Il Tempo, di rendere obbligatorio il Green Pass per accedere al lavoro, pena, il cambiamento delle mansioni o la sospensione senza retribuzione: il No dei sindacati e del Presidente della Camera Fico. Intanto, informativa della Guardasiglli Cartabia alle Camere sulle violenze a carico dei detenuti da parte di alcuni agenti della Polizia Penitenziaria nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, verificatesi il 6 aprile 2020: “Violenze a freddo. Indagini su tutte le carceri in rivolta”. Poi, nel Question Time alla Camera, sulla riforma della giustizia penale e la prescrizione, che dividono la Maggioranza, dopo le critiche dell’Anm e dei Procuratori De Raho e Gratteri,ha sottolineato: “Processi per mafia e terrorismo, non saranno improcedibili poiché prevedono la pena dell’ergastolo”. Infine, Maggioranza divisa anche sul Ddl Zan, contro l’omostransfobia, la cui votazione potrebbe slittare a settembre.
-Istat, a maggio, battuta d’arresto per il fatturato industriale, che ha segnato -1%, per via del mercato interno e della contrazione dei beni strumentali. Visco (Bankitalia): “Vaccini aiutano la ripresa, ma l’ incertezza resta elevata”.
di Federica Marengo martedì 21 luglio 2021
Ultime ore di lavoro per il Governo e le Regioni per mettere a punto il Decreto che regola l’uso del Green Pass, ovvero ne rende obbligatorio l’utilizzo per accedere ai luoghi pubblici e ai grandi eventi e ai trasporti su lunga e ridotta percorrenza e per modificare i parametri per l’assegnazione alle Regioni delle zone di colore, sostituendo all’incidenza del numero di casi per ogni 100 mila abitanti il numero di ospedalizzazioni nelle terapie intensive e nei reparti ordinari.
Entro la giornata di domani, infatti, è attesa la convocazione della cabina di regia con i capidelegazione di Maggioranza, cui seguirà il Consiglio dei Ministri.
Al vaglio dell’Esecutivo, l’ipotesi di un Green Pass “graduale”, che dovrebbe rendere inaccessibili ai non vaccinati i luoghi pubblici , gli ambiti legati allo svago , gli eventi sportivi, i convegni e i congressi e i trasporti su lunga e ridotta percorrenza (i trasporti pubblici, secondo fonti interne al Governo, al momento non dovrebbe rientrare nel provvedimento).
A partire da agosto, infatti, il Certificato Verde Digitale , che attesti l’avvenuta vaccinazione (fino al 1 settembre basterà una sola dose), la guarigione dalla malattia o la negatività al tampone effettuato 48ore prima, dovrebbe servire anche per accedere a bar e ristoranti al chiuso (sebbene si tratti di uno dei nodi da sciogliere nella Maggioranza , in quanto se Pd, LeU, M5S e Italia Viva sono a favore e la Lega è contraria) e ai trasporti su lunga percorrenza (aerei , treni, navi e autobus),mentre dal 1 settembre ,per le stesse attività, occorrerà aver ricevuto anche la seconda dose , necessaria dalla metà dello stesso mese, per salire a bordo di bus e metropolitane.
L’obbligatorietà del Green Pass, servirà così, non solo a scongiurare una nuova ondata di contagi dovuti alla variante Delta e le conseguenti chiusure e restrizioni, ma anche a tornare a una capienza maggiore nei luoghi al chiuso come teatri e cinema.
Al centro delle decisioni dell’Esecutivo, anche la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre e la modifica dei parametri per l’assegnazione alle Regioni delle zone di colore. A determinare la fascia di rischio, sarà infatti non più l’incidenza dei casi per ogni 100 mila abitanti (finora fissata a 50),ma il numero di ospedalizzazioni, con le Regioni che hanno proposto la soglia del 30% dei ricoveri ordinari e del 20% di quelli in terapia intensiva per passare dalla zona bianca a quella gialla, che non convincono però gli anestesisti, per i quali già il 15% delle terapie intensive occupate rappresenta una soglia massima.
Dal punto di vista medico, invece, il Sottosegretario alla Salute, Sileri, ha annunciato che i guariti dal Covid19 potranno effettuare la vaccinazione dopo 12 mesi ,e che , su modello americano, i vaccinati con prima e seconda dose ,che entreranno in contatto con un positivo, non dovranno effettuare la quarantena, anche come incentivo alle vaccinazioni).
Divisioni nella Maggioranza, anche sull’obbligo vaccinale per gli insegnati e il personale scolastico, per rientrare in aula a settembre, in sicurezza, sostenuto da Pd, LeU, M5S, Italia Viva e Forza Italia, ma non dal Carroccio e sul quale si dovrebbe decidere nelle prossime settimane.
D’accordo, anche l’Associazione Nazionale Presidi e i sindacati, che invece, parlano di “Forzatura”, nel caso della proposta avanzata, tramite email interna, ai Direttori del sistema industriale dalla Direttrice generale Mariotti, nell’ambito dell’aggiornamento del protocollo per la sicurezza sui luoghi di lavoro, e resa nota da Il Tempo, di rendere obbligatoria l’esibizione del certificato vaccinale sul luogo di lavoro, pena , l’assegnazione di mansioni diverse o, in caso di rifiuto, la sospensione della retribuzione.
Il segretario della Cgil, Landini, infatti, interpellato da La Stampa, ha commentato: “Spero che sia il caldo. E’ una forzatura. In questo anno di pandemia i lavoratori sono sempre andati in fabbrica in sicurezza. Rispettando i protocolli e le norme di distanziamento. Non sono le aziende che devono stabilire chi entra e chi esce. Una scelta di questo tipo la può compiere solo il Governo. I lavoratori sono stati i primi, durante la pandemia, a chiedere sicurezza arrivando addirittura allo sciopero per ottenerla. Io mi sono vaccinato e sono perché tutti si vaccinino. Ma qui, diciamolo, siamo di fronte a una forzatura. Non va mai dimenticato che i lavoratori sono cittadini e hanno i diritti e i doveri di tutti i cittadini. Confindustria, piuttosto, si preoccupi di far rispettare gli accordi contro i licenziamenti”, riecheggiato dal Presidente della Camera Fico, che, stamane, nel corso della tradizionale Cerimonia del Ventaglio, per salutare, in vista della pausa estiva, la stampa parlamentare, ha detto al riguardo: “Ho sentito la proposta di Bonomi: non mi trovo d’accordo. Il Governo sta lavorando. Vedremo cosa verrà fuori dalla cabina di regia. Io sono vaccinato con con due dosi. Spero la campagna vaccinale possa proseguire nel modo migliore anche informando, ascoltando, comprendendo. Penso che l’ascolto sia fondamentale. E’ impossibile chiedere ai parlamentari “chi si è vaccinato e chi no. Io mi sono vaccinato”.
Intanto, in un’intervista ad Avvenire , il Commissario Straordinario all’Emergenza, Generale Figliuolo, ha fatto il punto sulle somministrazioni: “All’atto della mia nomina da parte del presidente Draghi, a marzo 2021, si facevano in media circa 116mila somministrazioni al giorno. Oggi siamo sopra la media delle 500mila, un ritmo che manteniamo da diverse settimane e che ci ha portati a superare quota 62 milioni, con oltre il 51% della popolazione vaccinata e un calo drastico dei ricoveri e dei decessi legati al Covid-19. Sono numeri che non era facile immaginare 4 mesi e mezzo fa, ma che sono diventati realtà. La flessibilità del piano elaborato allora ha dimostrato la sua validità, nonostante i vari fattori che potevano rallentare la campagna, come le forti limitazioni nell’uso di alcuni vaccini. È stato impresso un importante cambio di passo, mirando a proteggere prima di tutti gli anziani, i vulnerabili e le categorie più esposte dagli effetti nefasti di una pandemia che ,non dimentichiamolo, ha causato oltre 127mila vittime in Italia e favorendo la ripresa dell’economia e della vita sociale, senza però abbassare la guardia nei confronti del virus. La fascia di età 50-59 anni è stata coperta al 74% circa da almeno una somministrazione, il che – a questo punto della campagna, rappresenta comunque un risultato molto buono. Ora bisogna continuare per intercettare ancora di più i cittadini appartenenti a questa categoria. Vaccinare coloro i quali sono più a rischio come anziani e fragili lo considero un imperativo etico ed è un impegno che stiamo continuando a portare avanti, con il supporto in diverse Regioni anche di team sanitari mobili della Difesa che il ministro Lorenzo Guerini ha messo a disposizione della campagna vaccinale. Sono oltre 50 team composti da giovani medici e infermieri militari con una motivazione speciale, che raggiungono le persone di una certa età che abitano in zone remote, magari con difficoltà motorie o scarsamente avvezzi ai sistemi di prenotazione informatici, e che bisogna assolutamente proteggere. L’obiettivo del piano da me predisposto a marzo 2021 è quello di vaccinare l’80% della popolazione vaccinabile, cioè tutti coloro che hanno più di 12 anni, entro la fine di settembre. Tale traguardo sarà sicuramente raggiunto nei tempi prefissati, anche se ad agosto, nella settimana centrale del mese, si potrà notare un calo fisiologico delle vaccinazioni. Si tratterà comunque di un fenomeno preventivato, che non inficerà il raggiungimento della copertura vaccinale della popolazione entro la fine di settembre. La Variante Delta è un rischio. L’antidoto più efficace, come indicato dalla comunità scientifica, consiste nella vaccinazione completa, cioè con entrambe le dosi. Completare il ciclo vaccinale per tutte le classi, anche dei più giovani, rende la vita difficile al virus e alle sue mutazioni, impedendo conseguenze gravi e rendendolo un fenomeno sicuramente più gestibile. L’Unione Europea ha già predisposto l’acquisto di ulteriori vaccini qualora le autorità sanitarie stabiliranno l’eventualità di nuovi richiami, e l’Italia in tale ambito ha già aderito ai contratti. Ora è importante monitorare l’andamento del virus. E per questo, in stretto coordinamento con l’Istituto Superiore di Sanità, ho emanato proprio in questi giorni una ordinanza, con cui si dispone l’adozione di opportuni provvedimenti volti a potenziare il sequenziamento delle varianti genetiche del virus, allocando le relative risorse. Questo anche nell’ottica di verificare l’efficacia delle misure attualmente in essere nell’ambito della campagna vaccinale nazionale”.
Sul fronte parlamentare, a dividere ancora la Maggioranza, è la riforma della Giustizia penale e, in particolare, la modifica della prescrizione Bonafede, elaborata dalla Commissione tecnica del dicastero guidata dall’ex Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Lattanzi, dai gruppi parlamentari, dalla Guardasigilli Cartabia, , con la mediazione del Premier Draghi, e integrata in Consiglio dei Ministri con 24 emendamenti, per mediare con i pentastellati, contrari allo smantellamento della norma dell’ex Ministro Bonafede.
La riforma, volta a ridurre del 25% i tempi del processo penale e a ridurre gli 850 giorni tra 1°grado e Appello, rispetto alla media UE di 104 giorno, prevede la conferma della sospensione della prescrizione dopo la condanna in primo grado di giudizio, e 2 anni per chiudere il processo in Appello e 1 anno in Cassazione (con ulteriori proroghe in caso d reati gravi tra cui anche la corruzione e la concussione), passati i quali, se non si dovesse arrivare a sentenza, scatterebbe l’improcediblità, ovvero il blocco del processo e non l’estinzione del reato, come nella prescrizione.
La norma, tuttavia, è stata criticata dall’Associazione Nazionale Magistrati e ieri, in Audizione presso la Commissione Giustizia della Camera, dal Procuratore Nazionale Anti-mafia De Raho e dal Procuratore Capo di Catanzaro Gratteri, che hanno sottolineato come , tale norma, rischi di mandare in fumo numerosi processi per mafia e terrorismo, complicando ulteriormente la lotta contro la criminalità.
Una critica, cui la ministra della Giustizia, ha replicato nel pomeriggio, al Question Time alla Camera, spiegando che i processi per mafia e terrorismo, prevedendo come pena l’ergastolo, non potrebbero essere bloccati per improcedibilità e che , pure in caso di reati gravi potrebbe essere chiesta una proroga.
Quanto ai partiti, il M5S ha presentato 960 subemendamenti alla Camera per modificare il testo, per garantire la soglia di impunibilità e , al tempo stesso, la ragionevole durata dei processi. A favore di piccoli aggiustamenti, il Pd (che, però vorrebbe chiudere entro la pausa estiva con l’approvazione in prima lettura) e Forza Italia, mentre Italia Viva(il cui leader Renzi ha firmato oggi il Referendum con i sei quesiti di Giustizia, promosso dalla Lega con i Radicali) , LeU e Lega sono pronti a votare il provvedimento così com’è, e la fiducia, nel caso fosse posta dal Governo (scenario non auspicato dal Presidente della Camera Fico, che ha invitato a trovare un accordo in Parlamento).
In mattinata, la Ministra Cartabia, ha tenuto un’informativa alle Camere sulle violenze a carico dei detenuti ,avvenute il 6 aprile del 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere ,da parte di alcuni agenti della Polizia Penitenziaria, nella quale ha dichiarato: “Stando alle indagini risulta che non fosse una reazione necessitata da una situazione di rivolta ma una violenza a freddo. Quanto siamo arrivati nel penitenziario campano, il presidente Draghi ha detto ‘questa è una sconfitta per tutti: è così, al di là delle singole responsabilità penali, è qualcosa che ci interessa tutti. Il totale complessivo delle unità di personale dell’Amministrazione sospese a vario titolo è pari a 75 sono indagati a vario titolo. Le accuse sono gravi: concorso in torture pluriaggravate, maltrattamenti pluriaggravati, lesioni personali pluriaggravate, falso in atto pubblico aggravato, calunnia favoreggiamento, frode processuale, depistaggio. Tutti i delitti sono pluriaggravati per la minorata difesa, dall’aver agito per motivi abietti o futili, con crudeltà, abuso di poteri, violazioni di doveri inerenti alla funzione pubblica, con l’uso delle armi, ed aver concorso ai delitti un numero superiore a cinque unità. Rimangono altri indagati, per i quali il gip ha specificato che non v’è certezza della loro presenza. Per questo ha respinto la richiesta di misura cautelare. Su questi ultimi, attendiamo gli sviluppi dell’indagine, che sono in corso, prima di altre valutazioni. Occorre un’indagine ampia perché si conosca quello che è successo in tutte le carceri nell’ultimo anno dove la pandemia ha esasperato tutti. La ministra annuncia una Commissione ispettiva del Dap visiterà tutti gli istituti penitenziari dove si sono verificati i gravi eventi del marzo 2020, per valutare la correttezza degli interventi legati alle rivolte nelle carceri. Fatti di questa portata richiedono da un lato una risposta immediata da parte dell’autorità giudiziaria che sta lavorando per accertare le responsabilità penali, dall’altro sono spia di qualcosa che non va. E dobbiamo indagare e intervenire con azione ampie e di lungo periodo perché non accadano più. I fatti avvenuti all’interno della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere sono una ferita gravissima alla dignità della persona, pietra angolare della nostra Costituzione. Occorre guardare in faccia tutti i problemi, spesso cronici, dei nostri istituti penitenziari, affinché non si ripetano atti di violenza né contro i detenuti, né contro gli agenti della polizia penitenziaria, tutto il personale. Il carcere è lo specchio della nostra società. Ed è un pezzo di Repubblica, che non possiamo rimuovere dallo sguardo e dalle coscienze”.
In ultimo, ha annunciato investimenti , grazie ai fondi UE del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito dell’edilizia carceraria: “Per quanto riguarda l’edilizia, nell’ambito dei fondi complementari al Pnrr, è stata prevista la realizzazione di otto nuovi padiglioni. Tra gli istituti sui quali dovranno insistere le nuove costruzioni, c’è anche Santa Maria Capua Vetere, ,insieme a Rovigo, Vigevano (Pavia), Viterbo, Civitavecchia, Perugia, Ferrara e Reggio Calabria. E’ previsto in un’area verde non attrezzata e fino ad ora non utilizzata. È un ampliamento che riguarda tanto i posti disponibili, le camere, quanto gli spazi trattamentali: questo è un aspetto su cui abbiamo corretto precedenti progetti. Nuove carceri, nuovi spazi, che ci saranno, voglio dire anche a chi li invoca, non può significare solo posti letto”.
Una spaccatura, quella intera al Governo, replicata anche sul Ddl Zan, il disegno di legge contro l’omotransfobia, già approvato alla Camera il 4 novembre 2020 e attualmente al Senato,dove ieri sono stati presentati dalla Lega 700 emendamenti per modificare gli articoli 1,4 e 7 del testo, più controversi, sull’identità di genere, la libertà di espressione e di parola e le iniziative delle scuole in occasione della Giornata Nazionale contro l’omotransfobia, dopo il tentativo di mediazione con Pd, LeU e M5S, respinto.
Prosegue dunque l’iter del Ddl a Palazzo Madama con l’approvazione di tali emendamenti, che dovrebbe condurre poi al voto in Aula, anche se, essendo il calendario dei lavori fitto di scadenze da qui a fine mese (Dl Sostegni bis da convertire in legge, Dl sulla governance del Recovery Plan e Dl Semplificazioni), potrebbe essere rinviato a settembre.
In ogni caso, tra Lega e Fratelli d’Italia sarebbe stata trovata un’intesa per chiedere la sospensione della discussione generale e il non passaggio degli articoli, in modo da poter tentare l’ennesima mediazione con il centrosinistra e i 5Stelle, invocata anche da Italia Viva, che , però, ha sottolineato come i suoi 4 emendamenti testimonino la volontà di approvare la legge e non di affossarla come invece starebbe tentando di fare la Lega, con la sponda dell’alleato di coalizione all’Opposizione , Fratelli d’Italia.
Restando in tema di diritti della persona, ma guardando alla UE, convocato dal Presidente ungherese Orban un Referendum sulla legge anti Lgbtq+ che vieta ai minori l’accesso a contenuti Lgbtq+, dopo l’avvio della procedura di infrazione nei confronti del Governo di Budapest da parte della Commissione UE, che, in caso di mancato ritiro della norma, potrebbe avere come effetto il pagamento di sanzioni e lo stop all’erogazione dei fondi del Recovery.
In ultimo, in ambito economico, resi noti dall’Istituto Nazionale di Statistica, i dati sul fatturato dell’industria ,diminuito a maggio dell’1%, interrompendo così la dinamica positiva in atto dalla fine dello scorso anno, anche se la variazione dei tre mesi più recenti ,su quelli immediatamente precedenti, indica comunque una crescita marcata.
Il calo, è dovuto esclusivamente al mercato interno e la diminuzione su base mensile riguarda solamente il comparto dei beni strumentali,mentre un lieve incremento si registra sul mercato estero.
La ripresa, comunque, è stata agganciata , sebbene il Presidente di Bankitalia, Visco, all’inaugurazione di Milano Hub, centro di innovazione per accompagnare l’evoluzione del sistema finanziario, ha avvertito: “Il buon andamento della campagna di vaccinazione contribuisce alla ripresa, anche se l’incertezza resta elevata“.
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