-Dopo le proteste in piazza di ieri da parte di ristoratori e ambulanti, sfociate nelle violenze dinanzi all’ingresso di Montecitorio, Governo a lavoro sul nuovo Dl Sostegni, finanziato con un altro scostamento di Bilancio di 20 miliardi, mentre da Pd e M5S arriva la proposta di un Dl per sostenere le piccole imprese più colpite dalla crisi e da Forza Italia arrivano alcune proposte per migliorare l’ultimo Dl Sostegni, ora all’esame del Senato, come l’estensione della sanatoria fiscale alle cartelle fino al 2015 e di importo superiore a 15 mila euro. Tutto ciò mentre l’Istat nel suo rapporto sulla competitività ha rilevato nel 2020 un crollo del fatturato industriale con 1/3 delle imprese a rischio chiusura e il FMI, ha ventilato l’introduzione di una tassa di solidarietà sui redditi più alti o sui grandi patrimoni per finanziare la ripresa. Sul fronte delle vertenze industriali, sbloccato con i ristori Covid UE il pagamento degli stipendi di marzo per i lavoratori di Alitalia, ma è braccio di ferro con la Commissione Europea sugli aiuti di Stato e l’autonomia della Newco Ita ,anche alla luce del via libera dato al Governo francese per ricapitalizzare Air France.
-Covid19, il parere dell’EMA, l’Agenzia Europea per i medicinali, sulla sicurezza del vaccino Astrazeneca: “Possibile legame tra il vaccino e i rari eventi trombotici. I benefici superano i rischi. Nessuna raccomandazione per eventuali misure di restrizione. Le trombosi con bassi livelli piastrinici dovrebbero essere elencate fra gli effetti collaterali molto rari del farmaco”. Intanto, siglato il protocollo tra Governo, sindacati e imprese, sulla sicurezza anti Covid e sulle vaccinazioni dei lavoratori in azienda, mentre sono arrivate presso il presidio della Difesa a Pratica di Mare, 1,5 milioni di dosi di vaccino Pfizer.
di Federica Marengo mercoledì 7 aprile 2021

All’indomani delle proteste di ieri in diverse piazze d’Italia da Nord a Sud, da parte di ambulanti, ristoranti e commercianti, sfociate a Roma, dinanzi a Montecitorio, in atti di forza, la cui matrice è al vaglio della Procura capitolina, sia la Maggioranza che le Opposizioni, condannate all’unanimità le violenze, hanno espresso la necessità di accelerare sulla stesura del nuovo Dl Sostegni e l’erogazione di ristori alle attività più colpite dalla crisi economica scaturita dalla pandemia.
A tal proposito, il segretario Letta e la Presidente del Pd, Cuppi, hanno lanciato la proposta di un Decreto imprese sui costi fissi e l’eliminazione di tasse locali, riecheggiati dal ministro degli Esteri , in quota M5S, Di Maio, che, ai microfoni di Radio Anch’io su Rai Radio Uno, ha ventilato la necessità di varare un Dl Sostegno per le piccole imprese dei settori più gravati dalle restrizioni, finanziato da un altro scostamento di bilancio da 20 miliardi, da chiedere in Parlamento in occasione della illustrazione del Documento di Economia e Finanza, spiegando: “Le violenze vanno sempre condannate e quelli che si sono macchiati di violenza sono persone che non hanno la mia vicinanza, mentre i lavoratori che hanno manifestato pacificamente vanno tutti ascoltati. Si rende necessario un nuovo scostamento di bilancio e un decreto per le piccole imprese. Un provvedimento dedicato alle piccole imprese come ristoratori e commercianti, anche ambulanti, le persone che hanno pagato lo scotto più alto”.
Tuttavia, la stessa urgenza di accelerare sui sostegni alle categorie in difficoltà è stata manifestata dal partito alleato di Governo, Forza Italia, che, con la sponda della Lega, ha presentato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Madama una serie di emendamenti all’ultimo Dl Sostegni in fase di conversione presso la Commissione Bilancio e Finanze del Senato, per scongiurare il rischio di chiusure, tra i quali quello per estendere la rottamazione anche alle imprese che hanno fruito dei ristori e quello per estendere la sanatorie delle cartelle esattoriali dal 210 fino al 2015 e aumentare sia l’importo (da 5000 euro fino a 15000) sia il tetto di reddito di riferimento ,ora fissato a 30 mila euro.
Bocciata invece, la mozione presentata dall’Opposizione di Fratelli d’Italia, alle prese con la questione presidenza del Copasir (spettante all’Opposizione), su cui domani vi sarà una riunione con all’ordine del giorno le Comunicazioni del Presidente leghista, Volpi , per destinare i 5 miliardi stanziati per il caschback agli aiuti alle imprese, misura difesa da M5S (in quanto a detta della Sottosegretaria all’Economia Castelli :“Si autofinanzia”) e dal Pd, che però apre a correttivi.
Tutto ciò, mentre l’Istituto Nazionale di Statistica, nel suo Rapporto sulla Competitività delle industria italiana in riferimento al 2021, ha rilevato una ripresa dell’export e una caduta per la produzione interna, specie nei settori della manifattura (abbigliamento) e nei servizi (soprattutto per le attività come agenzie di viaggio e per il settore Turismo).
Nel corso dell’illustrazione del Report, giunto alla nona edizione , il Presidente dell’Istat Blangiardo ha infatti evidenziato: “La crisi ha danneggiato prevalentemente le imprese di piccole dimensioni, costrette ad affrontare con pochi mezzi il crollo della liquidità e della domanda interna. La pandemia, inoltre, ha accentuato il divario tra le diverse aree geografiche del Paese. Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna e Umbria sono state le regioni che, stando al rapporto, hanno patito più delle altre la crisi pandemica in termini di tenuta produttiva. Il settore manifatturiero ha subito nel 2020 una flessione del fatturato corrispondente all’11%. Il settore più colpito è stato l’abbigliamento che ha registrato nel 2020 un crollo dei ricavi di circa il 25%. La filiera dei servizi ha, invece, subito una riduzione netta del fatturato (meno 42%), il dato più negativo segnalatosi dal 2001. Le agenzie di viaggio hanno subito un calo del 76% del fatturato, il trasporto aereo ha segnalato un meno 60%. Il 45% delle piccole imprese si considera a rischio sia in termini strutturali che operativi. Soltanto l’11% delle aziende di ridotte dimensioni si reputa solido. Il 50% delle imprese del comparto dei servizi si ritiene a rischio fallimento”. Un capitolo ad hoc è dedicato alla crisi del settore turistico. Il turismo ha avuto il 74% di presenze in meno nel 2020 e una riduzione del 59% degli arrivi totali nelle regioni italiane. Le agenzie di viaggio hanno azzerato i loro ricavi (meno 88%). Il 27% degli intervistati ha deciso di ridimensionare la propria attività, il 21% di diversificare la produzione, mentre il 18% ha intenzione di riorganizzare la propria impresa”.
Da ciò, lo spettro del rischio chiusura per 1/3 delle imprese, specie per quelle di piccole e piccolissime dimensioni (con 3-9 addetti), la cui insolvenza aumenta il pericolo di uno shock per le banche. Guardando all’aspetto geografico, tali imprese si trovano per lo più in Regioni del Centro-Sud (Umbria, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania e Sardegna), marcando così nettamente il divario, già esistente prima della pandemia, con le Regioni del Nord.
Proprio per questo, per scongiurare la chiusura di attività e la perdita ulteriore di posti di lavoro (secondo lo stesso Istat, in un anno sono stati persi 1 milione di posti), il segretario della Cgil, Landini, ha esortato il Governo a prorogare il blocco dei licenziamenti dal 30 giugno al 31 ottobre per tutti : “Chiediamo che ci sia un intervento sul blocco dei licenziamenti ,è necessario avere una data unica, portare lo stop dal 30 giugno al 31 ottobre. E’ importante. Siamo ancora dentro l’emergenza. Inoltre, è ancora aperto il confronto sulla riforma degli ammortizzatori e, dunque, avere questo periodo che evita di aprire la strada dei licenziamenti credo sia un tema importante. Il Dl sostegni, è tuttavia un fatto nuovo e importante, anche se è necessaria una strategia più generale che affronti un piano straordinario per l’occupazione sia nel settore privato che in quello pubblico”.
In piazza, ieri, al Terminal 3 dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino,però, anche i lavoratori di Alitalia, che questa mattina hanno appreso dai commissari del via libera al pagamento del restante 50% degli stipendi di marzo, mentre è braccio di ferro con la Commissione Europea sugli aiuti di Stato (1,3 miliardi) e l’autonomia della Newco Ita , a fronte del via libera dato al Governo francese alla ricapitalizzazione da 4 miliardi di Air France.
In merito, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Giovannini ha dichiarato: “Il Governo non accetterà discriminazioni da parte dell’Europa sulla vicenda Alitalia e lavorerà per ridurre al minimo i disagi dei dipendenti della compagnia. Abbiamo un dialogo e una negoziazione molto intensa con la Commissione europea sul nuovo piano industriale di Ita ed è su diversi aspetti. E’ evidente che non possiamo accettare una disparità di trattamento da parte dell’UE rispetto a Air France o Lufthansa, sapendo però che la condizione delle tre imprese è molto diversa, afferma Giovannini. Air France e Lufthansa avevano bilanci sani ed erano fortemente competitive prima della pandemia, Alitalia era già in difficoltà e questo Bruxelles lo sa benissimo. Sulla vicenda Alitalia il nostro impegno è massimo. Anche rispetto al tema del disagio sociale accanto a me, ci sono Franco e Giorgetti ed è coinvolto anche il ministro Orlando per immaginare soluzioni che riducano al minimo i disagi per i lavoratori”.
Intanto, dal Fondo Monetario Internazionale, nell’ambito del Fiscal Monitor, è arrivata la proposta di introdurre una tassa di solidarietà temporanea sui redditi più alti o sui grandi patrimoni per finanziare la ripresa, in quanto ciò “aiuterebbe a ridurre le disuguaglianze e aumenterebbe la probabilità di una mobilità intergenerazionale” considerato che i giovani sono quelli che stanno pagando il prezzo più alto del Covid”.
Inoltre, il FMI, nella medesima analisi, ha sottolineato che : “Fino a quando la pandemia non sarà sotto controllo , la politica di bilancio deve continuare a dare sostegno e restare flessibile. Quando la ripresa economica sarà invece saldamente ancorata l’obiettivo della politica di bilancio sarà quello di promuovere un’economia verde e più equa. Se la pandemia è sotto controllo con le vaccinazioni si assisterà a una crescita economica più forte che renderà più di 1.000 miliardi di dollari di ulteriori entrate fiscali nelle economie avanzate entro il 2025 . Il debito pubblico a livello mondiale è salito a livelli record ma è stato il risultato delle misure eccezionali di stimolo messe in campo dai governi per evitare il peggio. I vaccini sono il “miglior investimento possibile. Il debito pubblico mondiale è salito a quasi il 97% del Pil alla fine del 2020 e dovrebbe mantenersi appena sotto il 100% nel medio termine. La disoccupazione e l’estrema povertà sono aumentate significativamente. La pandemia rischia quindi di lasciare cicatrici profonde“.
Sul fronte della gestione sanitaria della pandemia, invece, in mattinata è stato siglato , dopo l’incontro di ieri al Ministero del Lavoro, l’accordo tra Governo, sindacati e imprese per il nuovo protocollo sanitario anti Covid19 e per le somministrazioni dei vaccini in azienda, che presupporranno l’adesione volontaria dei datori di lavoro e dei lavoratori, a prescindere dalla tipologia contrattuale, e l’assenza di requisito minimo di carattere dimensionale.
Nel frattempo, in giornata, arrivate le 1,5 milioni di dosi di vaccino PfizerBioNTech che consentiranno di accelerare la campagna vaccinale e a raggiungere l’obiettivo delle 500 mila somministrazioni tra fine aprile e maggio, visto il rallentamento dovuto alle festività pasquali,( pur essendo proseguite le vaccinazioni nelle diverse Regioni anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta), alla riduzione delle dosi inviate da parte delle altre aziende farmaceutiche e allo stop per gli accertamenti dell’EMA, l’Agenzia Europea dei Medicinali, sul vaccino Astrazeneca e alle defezioni dovute ai timori di controindicazioni legate a quest’ultimo, alla luce dei casi di trombo embolie verificatisi.
Riguardo a tali casi, e sull’a sicurezza del siero Astrazeneca, ora Vaxzevria, l’EMA ha reso noto nel pomeriggio di oggi, in conferenza stampa, il proprio parere. La direttrice generale Cooke e la Presidente del Comitato di Sicurezza (Prac), Strauss hanno infatti chiarito come vi sia un possibile legame fra il vaccino anti-Covid di Astra-Zeneca e alcuni casi estremamente rari di eventi trombotici, confermando però il giudizio positivo sul rapporto rischi-benefici del farmaco. Le trombosi con bassi livelli piastrinici, quindi, dovrebbero essere elencate fra gli effetti collaterali molto rari del farmaco.
Dunque, la Presidente Strauss ha spiegato: “Non è stato possibile individuare una causa per gli eventi tromboembolitici rari a seguito delle somministrazioni del vaccino di AstraZeneca e non sono stati identificati rischi generalizzati nella somministrazione di questo vaccino, quindi non abbiamo ritenuto necessario emettere raccomandazioni specifiche per ridurre il rischio. Alla review dei casi effettuata, c’è una forte associazione fra il vaccino di AstraZeneca e gli effetti collaterali, probabilmente c’è un’associazione di causa ed effetto fra evento e somministrazione del vaccino, ma fortemente associato è la parola che sceglierei. La maggior parte dei casi finora segnalati all’Ema si è verificata in donne di età inferiore ai 60 anni ed entro 2 settimane dalla prima dose, mentre l’incidenza dei casi sospetti dopo la seconda dose è limitata. Le persone che hanno ricevuto il vaccino devono chiedere immediatamente assistenza medica se sviluppano sintomi. La maggior parte dei casi si è verificata in individui al di sotto di 50 anni, soprattutto donne, ma l’Ema non può affermare che l’età e il genere rappresentano fattori determinanti dei casi. Le informazioni del bugiardino del vaccino di AstraZeneca saranno aggiornate e saranno diffusi avvisi. Non c’è modo di dire che la gravidanza o il contraccettivo orale possano essere fattori di rischio per questi casi specifici che abbiamo osservato”.
Infine, la direttrice generale Cooke, ha sottolineato: “Il Comitato per la Sicurezza dell’Ema (Prac) ha concluso che i coaguli di sangue insoliti con piastrine basse dovranno essere elencati come effetti collaterali molto rari di Vaxzevria (nome attuale del vaccino di AstraZeneca). I benefici del vaccino AstraZeneca si confermano superiori agli eventuali rischi. Il rischio di mortalità da Covid è molto più alto del rischio di mortalità di questi effetti collaterali. Ogni decisione nazionale sull’uso ottimale del vaccino di AstraZeneca deve anche tenere conto della situazione pandemica di ogni singolo Paese e di altri fattori come ospedalizzazioni e disponibilità di vaccini. L’Ema sta lavorando con le autorità nazionali e l’azienda per garantire che i rischi siano comunicati in modo proattivo agli operatori sanitari. E’ importante che le persone vaccinate e i sanitari siano consapevoli della possibilità di effetti collaterali, così da reagire velocemente per minimizzare i rischi”.
A seguire, poi, la riunione straordinaria in videoconferenza dei Ministri della Salute UE e il vertice Governo-Regioni a Palazzo Chigi per decidere su eventuali modifiche alla somministrazione del vaccino anglo-svedese, i cui esiti saranno illustrati in una conferenza stampa organizzata presso il Ministero della Salute.
Vertice Stato-Regioni , presieduto dal Premier Draghi, dai Ministri Gelmini (Affari Regionali e Autonomie), Franco (Economia) e Speranza (Salute), che si replicherà domani, per fare il punto sul Recovery Plan, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per accedere ai finanziamenti UE, in vista dell’invio del documento a Bruxelles entro fine mese, oggetto delle prossime Comunicazioni del Premier in Parlamento.
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