Si è svolto nel pomeriggio di ieri, il Consiglio dei Ministri sull’Autonomia differenziata chiesta, mediante referendum, dalle Regioni: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, e conclusosi, ancora una volta, con un nulla di fatto. I nodi principali da sciogliere : le risorse e il trasferimento delle competenze dallo Stato centrale alle Regioni nell’ambito della Scuola, dei Beni Culturali, e delle Infrastrutture. Nuovo vertice, fissato per giovedì mattina. Intanto, il Premier Conte ha convocato per domani una riunione di coordinamento sul tema dell’immigrazione e per discutere di sovrapposizioni istituzionali, dopo che il Vicepremier Salvini, ha annunciato un incontro lunedì prossimo con gli operatori economici del Paese, accelerando su riforma fiscale e Flat Tax. Sul fronte dell’immigrazione, stanotte, nuovo sbarco di 47 immigrati a Pozzallo, salvati da un pattugliatore delle Guardia di Finanza, mentre il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, presieduto ieri dal titolare del Viminale, ha stabilito l’intervento di navi delle Marina militare e della GdF a difesa dei porti. Inoltre, presentato stamane dalla Lega un emendamento al Decreto Sicurezza bis, in discussione alla Camera, che fissa una sanzioni da 150 mila a 1 milione di euro per le navi ONG. La Cassazione ha poi bocciato il ricorso sul taglio dei vitalizi, sentenziando che a decidere in materia sia solo la Camera, nel rispetto dell’autonomia del Parlamento e non giudici ordinari o amministrativi. Esultanza del Vicepremier pentastellato Di Maio. Entrato in vigore, il Dl concretezza, che introduce la rilevazione delle impronte digitali per gli statali. Istat, vendite al dettaglio in calo nel mese di maggio, male i piccoli esercizi, in crescita discount e commercio elettronico. Critiche, nei riguardi del Governo, le associazioni dei commercianti e dei consumatori.
di Federica Marengo martedì 9 luglio 2019
Il Consiglio dei Ministri sulla riforma dell’ Autonomia differenziata di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, tenutosi nel pomeriggio di ieri, si è concluso ancora una volta con un nulla di fatto, per via dell’incognita risorse (la cui discussione è stata rinviata per l’assenza del ministro dell’Economia,Govanni Tria , impegnato a Bruxelles con l’Ecofin) e delle divergenze tra leghisti e pentastellati sul tema del trasferimento delle competenze dallo Stato alle Regioni in materia di istruzione, con il M5S in disaccordo sulla possibilità di assunzioni dirette dei docenti e di bandire concorsi regionali ,in quanto “creerebbero scuole di serie A, di serie B e di serie C”, convinto, inoltre, si tratti di una norma incostituzionale (è stato infatti il sottosegretario grillino, Salvatore Giuliano, a ricordare come ,già nel 2013, la Consulta avesse bocciato la proposta contenuta in una legge regionale lombarda).
Pareri diversi, anche se prossimi all’intesa, sull’ autonomia in materia di Infrastrutture. Per i pentastellati, le grandi reti di trasporto devono restare nazionali, come la proprietà degli asset. Inoltre, punto non negoziabile, i livelli essenziali di prestazione vanno garantiti a tutti, così come va messo in campo il Fondo di Perequazione.
Tutto rimandato, quindi, al prossimo vertice fissato per giovedì alle 8:30, mentre la Ministra degli Affari Regionali, Erika Stefani, ha rassicurato: “Ci sono passi avanti, si procede a oltranza”, e il Vicepremier Luigi Di Maio, alla luce delle pressioni esercitate sulla Lega dai governatori del Nord e da una parte di Forza Italia, ha avvertito: “L’ Autonomia si deve fare, ma si deve fare bene”, rilanciando l’eventualità che la riforma sia emendabile in Parlamento.
Tuttavia, il contrasto sull’Autonomia è stato solo l’ultimo delle schermaglie all’interno della Maggioranza. Non sembra essere piaciuta, infatti , al Presidente Conte, l’accelerazione sul tema della riforma fiscale e della Flat Tax, (ipotesi delle tre aliquote sulla base del quoziente familiare) impressa sul Governo dal Vicepremier e ministro leghista Salvini, con la convocazione al Viminale delle parti sociali e dell’imprenditoria per il 15 luglio, al fine di dibattere di temi economici, in vista della Manovra 2020, sebbene, il titolare del MEF, Tria, dall’Ecofin di Bruxelles , abbia sottolineato come l’imposizione fiscale vada riequilibrata riducendo la fiscalità diretta a favore delle imposte dirette e come, per attuare la tassa piatta, si rischi l’aumento dell’Iva.
Infatti, secondo fonti della Maggioranza, il Premier, ha subito fatto sapere da Palazzo Chigi: “La Manovra si fa nelle sedi istituzionali con il Premier e tutti i Ministri”, ponendo all’attenzione del Vicepremier leghista, la questione delle “sgrammaticature istituzionali”, ovvero della necessità di evitare sovrapposizioni di ruoli, messaggio che il leader del Carroccio non sembra aver raccolto, vista la determinazione con cui, ieri sera, ospite della trasmissione di Rete 4, “Quarta Repubblica”, ha ribadito l’intenzione di tenere l’incontro.
Altro tema di scontro tra gli esponenti dell’Esecutivo, poi: quello dell’immigrazione, con gli aspri botta e risposta a mezzo stampa sull’apporto del Ministero della Difesa nelle acque territoriali, tra la ministra, Elisabetta Trenta, e il Vicepremier e titolare del Viminale, Salvini, sigillato dal Comitato nazionale per l’Ordine e la Sicurezza svoltosi ieri pomeriggio e presieduto dal leader del Carroccio, che ha rilanciato sulla presenza delle navi della Marina e della Guardia di Finanza per controllare le partenze degli immigrati e difendere i porti italiani, nel quadro generale di una riduzione degli sbarchi, passati dai 17.000 del 2018 ai 3000 del 2019.
Fissate inoltre misure quali: l’intensificazione dei controlli per la riduzione delle partenze, con l’utilizzo di radar , mezzi aerei e navali, contatti con la Tunisia per migliorare e aumentare i rimpatri e per ridurre le partenze, l’invio di 10 motovedette italiane da consegnare alla Guardia Costiera Libica entro l’estate ed emendamenti al Decreto Sicurezza Bis per rendere più efficace il contrasto al traffico di esseri umani e per aumentare le pene per scafisti e trafficanti.
Presentati, infatti, dalla Lega, nella mattinata di oggi, ultimo giorno utile, alcuni emendamenti,( non concordati con il M5S), al Decreto, approvato in Consiglio dei Ministri e ora in discussione presso le Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera. Tra questi, spiccano: quello del deputato Igor Iezzi, capogruppo della Lega in Commissione Affari costituzionali, che prevede un inasprimento delle multe a carico delle navi che non rispettano i divieti introdotti dal Decreto Sicurezza Bis (dagli attuali 10-50 mila euro a somme tra i 150 mila e 1 milione di euro) , gli emendamenti che stabiliscono il sequestro e la confisca delle navi anche senza recidiva, l’istituzione di un registro apposito e la loro assegnazione alle forze di Polizia e alla Protezione Civile, l’arresto del comandante di una nave Ong che compia il “delitto di resistenza o violenza contro nave da guerra e la modifica all’articolo1 (poi ritirato, perché non gradito ai pentastellati), che conferisce al ministro dell’Interno il potere di vietare il trasbordo o lo sbarco sul territorio nazionale di cittadini stranieri irregolari (il titolare del Viminale può già limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, per motivi di ordine e sicurezza pubblica e se ci sono violazioni delle leggi di immigrazione vigenti).
Chieste poi dal M5S, più Forze dell’Ordine a presidio dei confini italiani presso i quali si registrano flussi più intensi di immigrati nel periodo estivo.
Il percorso del provvedimento in Commissione, poi, secondo quanto deciso dall’Ufficio di Presidenza delle due Commissioni, non subirà un eventuale slittamento dei termini per la presentazione delle modifiche, mentre il Decreto, come paventato ieri dai pentastellati più moderati, per risolvere le perplessità della parte più eterodossa poco convinta del testo, potrebbe slittare al 20 luglio, superando così l’ultima data utile per indire elezioni in caso di crisi del Governo.
Intanto, mentre sull’isola di Lampedusa, il cui hotspot, come denunciato dal sindaco, Salvatore Martello, è ormai al collasso, proseguono gli sbarchi fantasma (tra ieri e oggi sono arrivate a bordo di piccole imbarcazioni 29 persone), e 47 immigrati su 53 (3 sono stati subito trasferiti a Lampedusa per problemi medici), sono sbarcati all’alba presso il porto di Pozzallo, dopo essere stati tratti in salvo in nottata, nel Canale di Sicilia, da un pattugliatore della Guardia di Finanza, il Vicepremier leghista ha scritto al suo omologo tunisino per velocizzare i rimpatri mediante il ricorso a navi di linea e per attenuare la concentrazione dei flussi dalla Tunisia, rafforzando, con il sostegno della UE, il sistema di sorveglianza marittima, attraverso un sistema integrato basato su postazioni radar e strutture operative.
E proprio sul nodo immigrazione verterà la riunione di coordinamento convocata dal Premier Conte domani, a Palazzo Chigi, intorno alle 19:00, che vedrà la partecipazione dei Ministri competenti.
Nella giornata di ieri, però, il Governo ha anche incassato risultati significativi, come la bocciatura, da parte della Cassazione del ricorso presentato dall’ex onorevole di An e professore, Paolo Armaroli , contro l’abolizione dei vitalizi. Armaroli, dopo che il Consiglio di Giurisdizione della Camera aveva rigettato la richiesta di annullamento della deliberazione del 12 luglio 2018, n.14 dell’Ufficio di Presidenza, per effetto della quale ha subito dal 1 gennaio 2019 una decurtazione del 44,41% dell’assegno vitalizio, ha chiesto che ,a giudicare sulla legittimità della delibera, fosse il giudice ordinario o quello amministrativo
Per le Sezioni unite, in fatto di tagli alle pensioni d’oro dei parlamentari, può decidere e giudicare solo il Parlamento (dunque gli organi di Camera e Senato), in virtù della loro indipendenza e autonomia, riconosciuta dagli articoli 64, primo comma, 66 e 68 della Costituzione.
Tuttavia, nella sentenza n.18265, si precisa che gli ex onorevoli possono rivolgersi ancora alla Consulta, tradizionalmente contraria alle decurtazioni pensionistiche, e che il vitalizio, come l’indennità parlamentare, non è un privilegio, ma una garanzia posta dalla Costituzione a tutela dell’accesso dei cittadini alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza e del libero esercizio della funzione del parlamentare senza vincolo di mandato.
La Suprema Corte, dunque, si è solo limitata a stabilire chi sia il giudice che ha la competenza per giudicare, in materia.
Esulta, comunque, il M5S, con in testa il Vicepremier e Ministro pentastellato Di Maio, che sul suo profilo Facebook ha commentato: “Una bellissima notizia. Stop ai privilegi”, incalzato dal Presidente della Camera ,Roberto Fico, che su Twitter, ha scritto: “Il superamento dei vitalizi è una misura importante di cui vado orgoglioso”.
Inoltre, inviato ieri al Garante della privacy , il regolamento sulle impronte digitali per la verifica degli accesi a lavoro dei dipendenti pubblici previsto dal Dl Concretezza, che sarà poi al vaglio della Conferenza unificata,( per i relativi pareri), e del Consiglio di Stato. I dieci decreti attuativi, relativi all’istituzione del “Nucleo per la Concretezza”, che dovrebbe aiutare le amministrazioni in difficoltà, saranno invece ultimati entro il mese di settembre.
“Felice di una legge che prevede la drastica riduzione dei tempi delle procedure concorsuali, nuove risorse in settori strategici della Pubblica Amministrazione, aiuti alle amministrazioni in affanno e un metodo di lotta contro l’assenteismo finalmente incisivo : fino a oggi, di fatto, la facevano franca in troppi; adesso, con le impronte digitali e la videosorveglianza, preveniamo il fenomeno. E’ finita l’epoca delle truffe”, ha detto all’Ansa il ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno.
Diffusi oggi, invece, dall’Istat, (Istituto Nazionale di Statistica), nell’ambito delle rilevazioni di interesse pubblico, i dati relativi alle vendite del commercio al dettaglio nel mese di maggio.
Per l’Istituto di Statistica, a maggio 2019, le vendite al dettaglio hanno registrato una diminuzione congiunturale dello 0,7% in valore e dello 0,8% in volume. In calo, sono risultate sia le vendite dei beni alimentari (-1,0% in valore e -1,1% I volume) sia quelle dei prodotti non alimentari (-0,5% in valore e -0,6% in volume).
Su base mensile, nel trimestre marzo-maggio 2019, rispetto al trimestre precedente, le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,4% in valore e dello 0,5% in volume. In flessione, sia le vendite di beni alimentari (-0,1% in valore e -0,2% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (-0,7% in valore e in volume).
Su base annua, invece, le vendite al dettaglio sono calate dell’1,8% in valore e dell’1,5% in volume. Diminuite, le vendite sia dei prodotti alimentari (-1,1% in valore, e -1,4% in volume) sia non alimentari ( -2,2% in valore e -1,7% in volume).
Nel settore dei beni non alimentari, in flessione quasi tutti i comparti ad eccezione di dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni , telefonia (+2,3%), elettrodomestici, radio, tv, registratori (+0,4%) e mobili, articoli tessili, arredamento (+0,1%). In calo netto, abbigliamento e pellicceria (-4,9%) e calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-4,8%).
Rispetto a maggio 2018, il valore delle vendite al dettaglio ha registrato una diminuzione sia nella grande distribuzione (-0,4%) sia in modo più rilevante, per le imprese operanti su piccole superfici (-3,6%).
In crescita, tuttavia, il commercio elettronico (+10,6%).
Registrato poi a maggio 2019 un ampliamento, già osservato nel mese di aprile, del differenziale tra le imprese di piccole dimensioni, sotto i 5 addetti , in flessione del 4,8% e quelle grandi, con oltre 50 addetti , che hanno registrato un modesto incremento (+0,4%).
E anche nei primi cinque mesi del 2019, le vendite delle piccole imprese sono risultate in calo (-1,4%, rispetto allo stesso periodo del 2018, mentre le grandi imprese, hanno mostrato un incremento dell’1,4%.
Per Coldiretti: “Nel dettaglio tradizionale si salvano solo i discount alimentari che fanno un aumento del 2,2% rispetto allo scorso anno , mentre continua il boom del commercio elettronico che registra un balzo del 10,2% nello stesso periodo”.
Dati, quelli dell’Istat sulle vendite del commercio al dettaglio, che hanno allarmato non poco le associazioni di commercianti come Confcommercio e Confesercenti, che temono un aumento dell’Iva e hanno attribuito la flessione al maltempo nella stagione primaverile e alla conseguente frenata del turismo.
Preoccupata anche Federconsumatori, che ha evidenziato la perdita del potere d’acquisto delle famiglie, chiedendo al Governo di non aumentare l’Iva e di attuare misure strutturali per favorire la ripresa del lavoro e della domanda interna (anziché provvedimenti assistenzialistici).
“Una vera e propria debacle” , per il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, che ha sottolineato come da maggio 2008 (anno della crisi) a oggi le vendite per i piccoli negozi siano calate del 5,1%, -8% quelle non alimentari. La ripresa ha dunque riguardato solo la grande distribuzione (+5,9%), prevalentemente per le vendite alimentari, che hanno registrato un +68% su maggio 2008.
Critiche nei confronti dell’Esecutivo, le Opposizioni, con il deputato Pd e capogruppo della Commissione Giustizia, Walter Verini, che ha sottolineato come il Governo sia “diviso su tutto, inconcludente, a danno degli italiani, e isolato in UE, dove non tocca palla”.
Per il Presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, “Nessuna rimodulazione fiscale: spazi per tagli alle tasse, non ce ne sono. Quello che è certo , è che l’aumento dell’Iva ci sarà. Grazie alle sparate di Salvini e Di Maio, l’Italia è sotto commissariamento. Il ricordare che l’Europa abbia il “potere” di approvare una Legge di Bilancio di uno Stato membro oppure no, fa già capire come andrà a finire la prossima manovra finanziaria”.
Convinta della necessità, per fermare partenze e morti in mare, di un blocco navale e dell’attuazione, sul piano economico, di uno choc fiscale, insieme con sburocratizzazione e investimenti, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
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