Dopo il Consiglio dei ministri di ieri sera e l’invio della lettera ai Paesi membri, al Presidente della Commissione UE, Jean Claude Juncker e al Presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, il Premier Conte è arrivato nel primo pomeriggio di oggi a Bruxelles per la due giorni del Consiglio europeo. Al centro della riunione dei capi di Stato e di Governo, non solo la possibile procedura di infrazione per debito eccessivo, cui potrebbe essere sottoposta l’Italia, ma anche le nomine dei nuovi commissari. Conte: “Rispetteremo le regole, ma bisogna cambiarle”. Il commissario agli Affari Economici Moscovici : “Prenderemo in considerazione la lettera, ma l’Italia rispetti le regole attuali”. Il Vicepremier Salvini: “Avanti con il taglio delle tasse e opere pubbliche”. L’omologo Di Maio: “Ora, salario minimo e lotta all’evasione”. Ed è di nuovo botta e risposta a distanza sull’Autonomia differenziata. Intanto, la Bce, nella sua relazione mensile invita i Paesi con debito alto a rimettersi in carreggiata e l’Istat, alla vigilia della pubblicazione del Rapporto Annuale, annuncia il rischio che anche il Pil sia negativo anche nel II trimestre.
di Federica Marengo giovedì 20 giugno 2019

Foto: dissidenzaquotidiana.it
Al termine della lunga giornata di ieri, scandita dalle informative alla Camera e in Senato, in vista del Consiglio Europeo e dell’Eurosummit del 20 e del 21 giugno, e dei numerosi vertici e del Consiglio dei Ministri, dedicati in gran parte a definire gli ultimi aspetti della lettera indirizzata alla UE per evitare la procedura di infrazione causa debito eccessivo, proposta dalla Commissione UE e “giustificata” dall’Ecofin, il Premier, Giuseppe Conte, al termine del tavolo serale con i Vicepremier e i Ministri, ha inviato la missiva a Bruxelles, indirizzandola, oltre che ai Paesi membri, al Presidente della Commissione UE, Jean Claude Juncker e al Presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk.
“Siamo all’inizio di una nuova legislatura europea e dobbiamo approfittare di questa preziosa occasione per raccogliere le nuove sfide, lavorando al rinnovamento delle regole comuni e alla introduzione di strumenti che possano soddisfare più efficacemente i bisogni dei cittadini. L’Italia vuole cogliere questa opportunità di cambiamento”, ha scritto su Facebook il Presidente Conte , riportando il testo integrale della missiva, consultabile sul sito della Presidenza del Consiglio.
“Per il 2020, il Governo ha ribadito che intende conseguire un miglioramento di 0,2 punti percentuali nel saldo strutturale di Bilancio. In linea con la legislazione vigente , il Programma di stabilità prevede un aumento delle imposte indirette pari a quasi l’1,3 per cento del Pil , che entrerebbe in vigore nel gennaio 2020. Il Parlamento ha invitato il Governo, in primo luogo, a riformare l’imposta sul reddito delle persone fisiche nel rispetto degli obiettivi di riduzione del disavanzo , per il periodo 2020-2022. In secondo luogo, lo ha invitato a evitare gli aumenti delle imposte indirette per il 2020. In vista dell’approvazione del Documento programmatico di Bilancio per il 2020 e alla luce delle più aggiornate previsioni macroeconomiche , il Governo sta elaborando un programma complessivo di revisione della spesa corrente comprimibile e delle entrate, anche non tributarie”, ha spiegato il Premier, sottolineando: “Non intendiamo sottrarci ai vincoli europei, né intendiamo reclamare deroghe o concessioni rispetto a prescrizioni che, finché non saranno modificate secondo le ordinarie procedure previste dai Trattati, sono in vigore ed è giusto che siano tenute in conto dai Governi di tutti gli Stati membri. In UE, l’Italia è tra i Paesi più fortemente danneggiati : lo sforzo nel ridurre il proprio debito risulta compromesso nella misura in cui altri partner europei, ai quali dovrebbero legarci vincoli di solidarietà, si adoperano per attrarre base fiscale. Purtroppo è amaro constatare che l’uso spregiudicato del ruling, dei patent boxes, del treaty shopping costituiscono , ormai, pratiche diffuse tra alcuni Stati membri dell’Unione . Non solo. L’Italia, con la sua forte specializzazione per la manifattura , è danneggiata se le politiche macroeconomiche di alcuni grandi partner sono prevalentemente dirette a conseguire ampi surplus di parte corrente e di Bilancio , piuttosto che ad attivare politiche di investimento, di innovazione, di protezione sociale e di tutela ambientale”.
Poi, chiedendo una maggiore prudenza nell’attuare le politiche di austerità, ha puntualizzato: “Come dimostra il caso della Grecia, la scelta di limitare l’azione di governance all’esclusivo e rigoroso rispetto delle regole di Bilancio, senza tenere conto dell’impatto sociale che tali determinazioni possono produrre sui cittadini degli Stati membri si rivela drammaticamente controproducente , alimentando rancore e contribuendo, in misura significativa, ad allontanare le Istituzioni europee dalle tante periferie, non solo geografiche, del Continente”.
Oggi pomeriggio, invece, il Presidente Conte, arrivando al Consiglio Europeo di Bruxelles, che in questa due giorni affronterà il nodo nomine della Commissione e procedura di infrazione all’Italia, sebbene, come anticipato dalla cancelliera Merkel e dal Presidente Macron, difficilmente si raggiungerà un accordo sui nomi dei nuovi commissari e sulla procedura in questa occasione, ha ribadito il proposito dell’Esecutivo di tagliare la spesa,esprimendo ottimismo sullo stato dei conti pubblici e annunciando : “Mercoledì, in Cdm, faremo definitivamente l’assestamento di Bilancio per certificare che i conti vanno meglio del previsto, con un deficit al 2,1%”.
Inoltre, come già espresso nella lettera, ha sottolineato : “Vogliamo competere con le sfide globali, ma all’interno dell’Europa le regole devono essere uguali per tutti, competere a parità di armi. Se ci sono Paesi che accumulano risparmio, anziché riversare questa ricchezza a beneficio di tutti e di se stessi, è un altro contributo a un quadro che non ci facilità (il riferimento è all’elevato avanzo commerciale della Germania), specificando a proposito delle nomine e di una possibile presidenza della Commissione rivestita dalla Merkel (con la quale ha avuto un colloquio informale prima del Consiglio) : “Il nostro candidato ideale alla presidenza della Commissione UE è quello che si predispone a cambiare le regole europee. La Merkel non penso sia disponibile a fare da presidente della Commissione”.
Infine, tornando sulle regole, ha chiarito: “La lettera contiene un messaggio politico chiaro. Non vuole dire che non rispettiamo le regole, finché non cambiano, le regole sono queste. Qualche giornalista oggi scrive che sarei venuto a Bruxelles con le mani vuote : io rappresento un Paese del G7, il terzo Paese dell’Eurozona, la seconda Azienda manifatturiera d’Europa: come si può pensare che io venga a mani vuote?”.
Dichiarazioni, alle quali il Commissario UE, Pierre Moscovici, ha così replicato, a margine del pre-vertice dei socialisti : “La Commissione europea terrà in considerazione la lettera che il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha inviato ieri a Bruxelles, ma ribadisce che le regole esistenti sono in favore della crescita e devono essere rispettate. La discussione tra Bruxelles e Roma sui conti pubblici è in corso per evitare la procedura . Il mio compito come commissario è fare in modo che le regole vengano rispettate e l’Italia è un Paese che ha usufruito molto della flessibilità negli anni, per miliardi di euro. Abbiamo provato ad avere l’Italia nel cuore dell’Eurozona, con il rispetto delle regole, ma anche con la flessibilità, per sostenere la crescita . E’ stato sempre il mio spirito e lo è ancora, ma non dobbiamo dimenticare che le regole sono lì per essere rispettate , inclusa la flessibilità. E’ per questo che abbiamo ancora una seria discussione con il Governo italiano per fare in modo che le regole vengano rispettate pienamente. Non sono mai stato a favore delle sanzioni, perché sono punizioni, ma sono per il rispetto delle regole. La Commissione ha fatto le sue considerazioni in base ai numeri che abbiamo, ma magari ci saranno nuovi elementi, lo spero e terremo in considerazione la lettera di Conte di ieri. Ma, a questo punto, la procedura per deficit eccessivo può essere sostenuta. Quindi lavoriamo in un modo costruttivo per evitarlo, ma queste regole sono intelligenti e a favore della crescita”.
Intanto, a Roma, il Vicepremier e Ministro leghista, Matteo Salvini, intercettato dai cronisti, al termine di un incontro al Viminale con il Governatore del Veneto, Luca Zaia, per discutere dell’Autonomia differenziata, che, secondo fonti leghiste, sarà al centro del Consiglio dei Ministri della prossima settimana, ha affermato: “Avanti con il taglio delle tasse e con le opere pubbliche, non ci sono altre ricette per far ripartire il Paese”, riecheggiato dall’omologo petastellato, Luigi Di Maio, che, su Facebook, dopo aver ribadito la necessità di attuare il salario minimo e un taglio delle tasse, a fronte, però, di una dura lotta all’evasione fiscale, si è detto favorevole all’Autonomia differenziata, qualora non ampli il divario tra Nord e Sud, proponendo, un “Piano per il Sud”da avviare in parallelo.
Inoltre, nella giornata di oggi, la Banca Centrale Europea ha reso nota il suo Bollettino mensile, nel quale ha esortato i Paesi con debito elevato a “condurre il rapporto tra quest’ultimo e il Pil su una traiettoria discendente”, garantendo la piena conformità delle politiche di Bilancio dei vari Paesi al Patto di Stabilità e Crescita e intensificando, al tempo stesso, gli sforzi per conseguire una composizione delle finanze pubbliche più favorevole alla crescita. La Bce ha poi rivolto particolare attenzione all’andamento dello Spread italiano, rimasto volatile ed elevato rispetto ai livelli osservati prima delle elezioni del marzo 2018. Il differenziale sul debito dell’Italia, infatti, è aumentato di 33 punti base, raggiungendo i 2,38 punti percentuali.
Lo scenario prospettato dalla Bce, per l’Eurozona, quindi, non è privo di incertezze. Pertanto, fattori come: il debito pubblico elevato dei Paesi Euro, le previsioni di crescita (crescita più moderata nel secondo e nel terzo trimestre del 2019, rispetto al primo trimestre, in un contesto caratterizzato da una più debole dinamica della domanda estera, tuttavia, con rischi per la prospettiva di crescita al ribasso a causa delle continue incertezze legate a fattori geopolitici, alla crescente minaccia del protezionismo e alle vulnerabilità nei mercati emergenti) , le condizioni del mercato del lavoro (posti vacanti a fronte della disoccupazione) e l’andamento dell’economia globale (Brexit con o senza accordo e guerra dei dazi tra USA e Cina) , devono indurre i singoli Stati alla cautela e alla responsabilità nel delineare le politiche nazionali.
E per l’Italia, l’Istat,(Istituto nazionale di Statistica), che ha reso note alcune anticipazioni del suo Rapporto annuale, non prevede nulla di buono. Il Pil del secondo trimestre, infatti, rischierebbe di essere negativo, inchiodando l’Italia a una crescita zero.
Critiche, quindi, nei confronti delle politiche economiche della Maggioranza giallo-verde, le Opposizioni, con il segretario Pd, Nicola Zingaretti, che ha sottolineato come quelle “del Governo sui conti siano solo bugie per celare un taglio alla spesa pubblica (Scuola e Sanità), i cui effetti negativi si ripercuoteranno solo sui cittadini italiani”.
Scettica, anche Forza Italia, con il Presidente Silvio Berlusconi, che , conferito l’incarico di coordinatori nazionali del partito al Governatore della Liguria, Giovanni Toti, e alla Vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, in attesa del Congresso Nazionale di fine settembre, ha esortato l’Esecutivo a “evitare assolutamente la procedura di infrazione”.
Per la Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, invece, “piuttosto che trattare con la UE briciole di deficit, è necessario cassare misure come il Reddito di cittadinanza, imponendo la Flat Tax.
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