Nella serata di ieri, dopo un pomeriggio di bagarre in Aula durante la replica del Premier Conte, il Governo giallo-rosso ha incassato la fiducia con 343 sì e 263 no. Oggi, si replica al Senato. Confermata poi la designazione a Commissario UE con delega agli Affari Economici di Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa indetta dalla Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen nella quale ha reso note le deleghe assegnate ai commissari candidati di ciascun Stato membro. Intanto, ancora dati negativi dall’Istat, che ha diffuso gli indici della produzione industriale nel mese di luglio, risultati in calo dello 0,7%, mentre l’agenzia Moody’s (rating) ha confermato il giudizio sull’Italia BAA3, rilevando però una crescita dello 0,2% per il 2019 e dello 0,5% per il 2020 e un aumento del Rapporto Debito/Pil.
di Federica Marengo martedì 10 settembre 2019

Foto: dissidenzaquotidiana.it
Con 343 voti a favore di Pd,M5Stelle e LeU, la Camera dei Deputati ha detto sì al Governo Conte bis. La fiducia, infatti, è arrivata nella serata di ieri, dopo una mattinata, animata dalle proteste in piazza di Fratelli d’Italia e Lega e un pomeriggio di bagarre in Aula, tra il Premier, che pure nella mattinata, durante il suo discorso sul piano programmatico aveva fatto appello alla moderazione dei toni, e l’ex alleato leghista.
L’acceso agone verbale, si è consumato nel corso della replica del Presidente Conte alle dichiarazioni espresse dai singoli deputati. Accolto da cori, partiti dai banchi della Lega (“Elezioni, elezioni”, “Poltrona poltrona”), il Premier è stato interrotto più volte , scambiando diverse battute al vetriolo con i leghisti, richiamati dal Presidente Roberto Fico.
“Devo fare una premessa che riguarda il passato, in particolare molti interventi della Lega e Forza Italia celano forti reazioni emotive , dei veementi proclami”, ha esordito Conte, continuando: “Avete parlato di tradimento , ma permettetemi di dire che conosco la vostra abilità comunicativa, ma ripetere all’infinito queste parole non potrà cambiare la realtà dei fatti: questa è una grande mistificazione. Il fatto di pensare che una singola forza politica o addirittura il suo leader possa decidere ogni anno a suo piacimento o addirittura a suo arbitrio di poter portare il Paese alle elezioni è irresponsabile. Questo Governo si presenta a voi non nottetempo, ma in modo lineare e trasparente. In maniera lineare M5Stelle e LeU hanno lavorato a un progetto per tutelare il bene del Paese. E ho usato non a caso due concetti: coraggio e responsabilità. Nel mio intervento ho citato Hannah Atendt, che faceva distinzione tra pregiudizi e giudizi. Pd e M5Stelle si sono trovati all’Opposizione e hanno dovuto superare i pregiudizi , è stata una decisione sofferta e lo capisco. Hanno dismesso i pregiudizi, consapevoli che siedono qui, nell’interesse degli italiani”.
Poi, riferendosi al deputato del Carroccio , ex Viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia , ha detto: “Il deputato Garavaglia , con cui ho lavorato mesi, ha usato un’espressione che considero volgare : “Volete rimanere imbullonati alle poltrone”, è un’espressione che non trovo appropriata perché per me, una poltrona, è un elemento di responsabilità, allora che devo pensare, che volevate andare alle elezioni per avere più poltrone?”, per poi rinfacciare agli ex alleati: “Diciamo che anche con le alleanze europee non mi avete per niente aiutato,eh!”.
Quindi, le dichiarazioni di voto con gli interventi dei rappresentanti dei principali gruppi parlamentari, a cominciare dal capogruppo del Pd, Graziano Delrio, che, annunciato il Sì alla fiducia, ha affermato: “Presidente Conte, lei ha presentato un discorso serio e solido e sono le due cose di cui l’Italia ha bisogno. Ha accettato di superare la “ logica del contratto”, basata su “interessi particolari”, di un Governo che era legittimo, poi, mi dovete spiegare perché è legittimo che il primo e il terzo partito si alleino mentre non è legittimo che lo facciano il primo e il secondo”.
Diversa, la posizione del capogruppo della Lega, Riccardo Molinari, che, prima di pronunciarsi a sfavore dell’Esecutivo, ha sottolineato: “Lei, Presidente, ha detto che dietro la decisione della rottura ci sono state convenienze elettorali. Io potrei dire che sono stati i troppi no , ma non direi la verità. La verità è che un anno fa lei parlava di un Governo sovranista , chiedeva la fiducia per un Governo capace di cambiare gli equilibri europei. Noi ci avevamo creduto. Lei lo sapeva che era alla guida di un Governo sovranista, che voleva cambiare l’Europa. Non saprei come chiamarlo se non tradimento, incoerenza. Grazie al voto dei 5Stelle in Europa non avete cambiato niente. Ci hai raccontato balle per 14 mesi. Hai fatto l’avvocato di te stesso, non quello del popolo. Il Governo Monti è nato come il suo, con lo stesso scopo, mantenere lo status quo, per impedire che voti il popolo”.
Ancora un no alla fiducia, quello espresso dalla capogruppo di Forza Italia, Mariastella Gelmini, che ha spiegato: “Noi non voteremo la fiducia al Governo, questo Esecutivo, ancora una volta, non nasce dalla Maggioranza voluta dagli italiani, ma dalla paura di andare al voto. Abbiamo seri dubbi che questo Governo possa essere all’altezza di lavorare per il Paese in queste condizioni difficili. Nel programma di Governo troviamo un elenco di buoni propositi, ma non c’è un numero, non c’è una copertura, tante parole vuote e sbagliate, lontane dal Paese reale”.
Ovviamente contraria al Governo Conte bis, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha precisato: “Noi abbiamo difficoltà a riconoscere rispetto, altro che fiducia”, rivolgendosi poi al Pemier Conte: “Volgare, è imbullonarsi alle poltrone. E’ che non capite quali siano le priorità. Per questo Fratelli d’Italia farà un’opposizione senza sconti nel confronti forse del peggior Esecutivo di politicanti terrorizzati dal giudizio popolare”.
Infine, il capogruppo del M5Stelle, Francesco D’Uva, che dichiarato il Sì alla fiducia, ha puntualizzato: “Nel programma presentato dal presidente Conte ci sono tanti punti cari al M5Stelle, punti con i quali ci siamo presentati ai cittadini. Quota100 era uno dei punti di programma del M5Stelle e non lo tocca nessuno, come il Reddito di Cittadinanza. Tutti i provvedimenti cari al M5Stelle e approvati in questi 14 mesi non saranno toccati. Inoltre, dobbiamo garantire investimenti straordinari per il Sud e sulle concessioni autostradali non sarà fatto nessun favore agli interessi privati. Questo è il momento del coraggio, il coraggio di tenere la barra dritta. Quando siamo entrati ci chiamavano : “l’antipolitica”, ma il fatto che siamo qui, nell’interesse del Paese, dimostra che siamo “altra politica””.
Intorno alle 21:00, poi, l’esito positivo del voto ,cui hanno partecipato 606 votanti (tre sono stati gli astenuti sui 609 deputati presenti), su una maggioranza fissata a 304 voti, dunque ampiamente superata, annunciato dal presidente della Camera Fico.
Immediato, il commento Social del neo-ministro degli Esteri e capodelegazione dei 5Stelle, Luigi Di Maio, che ,su Twitter, ha scritto: “Bene la fiducia alla Camera. Massimo sostegno alle parole del Presidente Conte. M5Stelle ha idee chiare: lavoro, imprese, ambiente, scuola, famiglia sono priorità. Ma anche taglio dei parlamentari e revoca concessioni autostradali. E’ il momento di correre, è il momento del coraggio. Ci siamo”, riecheggiato dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che , sempre via Social, ha espresso la sua soddisfazione : “Bene, il Presidente Conte e la fiducia alla Camera. Un altro passo in avanti per cambiare l’Italia e renderla più verde, giusta e competitiva”.
Questa mattina, invece, è stata la volta del Senato, dove , alle 10:00, recepito il discorso del Presidente Conte, (salutato dal coro leghista: “Traditore”), si è tenuto il dibattito generale sulla fiducia (sospeso dalla Presidente Alberti Casellati e poi ripreso, per una protesta della senatrice leghista, Lucia Bergonzoni che ha esibito una maglietta con la scritta “Parlateci di Bibbiano”), al quale il Premier replicherà intorno alle 15:30, preceduto alle 15:00 dall’intervento del leader della Lega, Matteo Salvini (mentre, non è prevista alcuna prolusione di Matteo Renzi). Quindi, nel pomeriggio, seguiranno le dichiarazioni di voto e il voto di fiducia, che dovrebbe concludersi alle 19:00.
Secondo fonti parlamentari della Maggioranza, il neonato Esecutivo Conte bis non dovrebbe incontrare difficoltà ad incassare la fiducia neppure al Senato, malgrado la maggioranza risicata (157 senatori su una Maggioranza assoluta di 161), partendo da quota 169 voti, cui potrebbero aggiungersi altri, per un totale di 173 voti, di cui 105 del M5Stelle (con l’astensione del senatore Gianluigi Paragone e un assente per malattia), 49 del Pd (con l’astensione di Matteo Richetti e un assente per malattia), 9 voti del Misto (4 di LeU , 4 degli ex senatori pentastellati : Buccarella, De Bonis, Nugnes, De Falco, 1 del socialista Riccardo Nencini , 3 delle Autonomie (Casini, Bressa e Laniece) e 3 voti dei senatori a vita : Liliana Segre, Mario Monti ed Elena Cattaneo.
Caustico, al suo arrivo a Palazzo Madama, il segretario della Lega, Matteo Salvini che, ai microfoni dei cronisti, ha rilevato: “E’ cambiato completamente. In quindici giorni ha fatto e detto l’esatto contrario rispetto agli ultimi 15 mesi. Squallido passare da Governo con la Lega ad un Governo con LeU. Gli lascio la poltrona , mi tengo la dignità”.
Intanto, nel mezzo della discussione al Senato, è arrivata da Bruxelles, la notizia dell’assegnazione al Vicepresidente del Pd, ex Premier e ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, designato Commissario UE (primo italiano nella storia UE), dopo Moscovici, della delega agli Affari economici, resa nota dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, nel corso di una conferenza stampa, nella quale ha illustrato la squadra che comporrà il nuovo Esecutivo europeo, definita dalla stessa: “Flessibile, moderna , agile, equilibrata”.
Squadra, che entrerà in carica il 1° novembre (salvo bocciatura del Parlamento UE) e che è così composta: tre Vicepresidenti esecutivi: Frans Timmermans (socialista olandese), coordinerà le attività per il Green Deal europeo e gestirà la politica di azione per il clima, Margarethe Vestager (Danimarca), che coordinerà l’intera agenda digitale e sarà commissaria per la concorrenza, Vladis Dombrovskis (Lettonia), coordinerà le attività per un’economia al servizio delle persone e sarà commissario per i servizi finanziari.
Cinque, gli altri Vicepresidenti: Josep Borell (Spagna), alto rappresentante e Vicepresidente designato, Vera Jourovà (Repubblica Ceca) ai valori e alla trasparenza, Margaritis Schinas (Grecia) si occuperà di “proteggere il nostro stile di vita europeo”, Maros Sefovic (Slovacchia) alle relazioni inter-istituzionali e prospettive strategiche, Dubravka Suica (Croazia) con delega a democrazia e demografia e guida della Commissione nell’ambito della conferenza sul futuro dell’Europa.
Altri commissari saranno: Johannes Hahn (Austria), si occuperà di “Bilancio e amministrazione”, Didier Reynders (Belgio) sarà responsabile della Giustizia, Mariya Gabriel (Bulgaria) del portafoglio “innovazione e gioventù”, Stella Kyriakides (Cipro) della Salute, Kadri Simson (Estonia) dell’Energia, Jutta Urpilainen (Finlandia) dei “Partenariati Internazionali”, Sylvie Goulard (Francia) del Mercato interno e della nuova direzione generale dell’industria della Difesa e dello Spazio, Làszlò Tròcsànyi sarà a capo del portafoglio “Vicinato e allargamento”, Phil Hogan (Irlanda), avrà il portafoglio Commercio, Virginijus Sinkevicius (Lituania) si occuperà di Ambiente e Oceani, Nicolas Schmit (Lussemburgo) del Lavoro, Helena Dalli (Malta) dell’Uguaglianza, Janusz Wojciechowski (Polonia) dell’agricoltura, Elisa Ferreira (Portogallo) della coesione e delle riforme, Rovana Plumb (Romania) sarà incaricata dei Trasporti, Janez Lenaric (Slovenia) sarà responsabile del portafoglio “Gestione delle crisi” e Ylva Johansson (Svezia) guiderà il portafoglio Affari Interni.
Una nomina, quella di Gentiloni, che è stata accolta con queste parole, dall’ ex Premier neoletto: “Ringrazio la Presidente Ursula von der Leyen per l’incarico che mia ha assegnato nella nuova Commissione. Mi impegnerò innanzitutto per contribuire al rilancio della crescita e alla sua sostenibilità sociale e ambientale. Considero il mio ruolo di grande rilievo in un momento cruciale per il futuro dell’economia europea. Cercherò di onorare l’Italia, il Governo che mi ha proposto, lavorando nell’interesse di tutti i cittadini”.
La Presidente della Commissione UE, la quale ha ribadito la necessità, nell’ambito delle politiche sull’immigrazione di una revisione del Trattato di Dublino, ha poi inviato al possibile Commissario italiano (come gli altri, dovrà essere confermato in Audizione dal Parlamento, che poi voterà l’Esecutivo) , una lettera nella quale si legge: “Quando sarà Commissario Europeo all’Economia dovrà fare in modo che l’Europa aumenti la propria resilienza agli choc e assicurare stabilità , in caso si verifichi un’altra recessione. Gli attuali livelli elevati di debito sono una fonte di rischio ed un vincolo per i Governi, poiché impedisce di assicurare una stabilizzazione macroeconomica quando ce n’è bisogno. Dovrà guardare a come affrontare i livelli di debito sia nel settore pubblico che in quello privato”.
“Il mio successore designato come commissario europeo agli Affari Economici Paolo Gentiloni è un amico e una scelta eccellente , saprà portare i valori e le idee della famiglia socialdemocratica”, ha scritto su Twitter il commissario all’Economia uscente, Pierre Moscovici, che ha definito la Commissione presieduta dalla von der Leyen : “Politica, equilibrata e per la prima volta paritaria”, grazie all’uguale presenza numerica di donne e uomini.
Duro, invece, il commento del segretario del Carroccio, Salvini, che , su Facebook, ha scritto: “La nomina di Gentiloni è l’ennesimo tradimento di chi vi aveva promesso di rivoluzionare l’Europa…!. Merkel e Macron ringraziano. Ormai, la situazione è chiara a tutti, ma gli italiani non dimenticheranno”, incalzato dalla Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che, su Twitter, ha precisato: “Felici che l’Italia abbia portafoglio importante in Commissione UE come Affari Economici. Peccato venga assegnato a un politico mandato a casa dagli italiani e fatto rientrare dalla finestra dal M5Stelle col patto della poltrona. Paolo Gentiloni perfetto per non cambiare nulla in Europa”.
Sul fronte economico, però, non sembrano arrivare segnali incoraggianti , con l’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) che ha reso noti i dati sulla produzione industriale nel mese di luglio, risultata in calo dello 0,7% sia su base mensile che su base annua.
Per l’Istituto, si tratta della seconda flessione congiunturale consecutiva, mentre in termine tendenziali il calo ricorre ormai da cinque mesi. Soggetti alla riduzione tutti i principali settori di attività (in particolare i beni strumentali), eccetto quello dell’energia. Segno meno, ha registrato, nel mese di luglio, anche la produzione di autoveicoli (-14%), rispetto allo stesso mese del 2018.
Diffusa poi da Moody’s, agenzia di rating, una nota di aggiornamento sul credito italiano, valutato al livello BAA3 con outlook stabile, determinato da 3 fattori: gli elevati livelli di debito pubblico, che difficilmente diminuiranno nei prossimi anni, la crescita lenta e la mancanza di un’agenda di politica economica coerente.
Per questo, l’agenzia di rating ha ridotto le previsioni di crescita per il 2019 (solo lo 0,2, a fronte dello 0,4% previsto), prevedendo una crescita leggermente più forte nella seconda metà dell’anno, con tassi di crescita trimestrali dello 0,1-0,2, grazie ai continui sviluppi positivi sul mercato del lavoro e sulle esportazioni.
In crescita , invece , il rapporto Debito/Pil, che nel 2019 dovrebbe salire al 133% e quindi raggiungere il 133,6% nel 2020.
“La formazione di un Governo di coalizione di centrosinistra dovrebbe far prevedere un periodo di stabilità politica in Italia, che è positivo nei confronti di uno scenario di debole crescita dell’economia domestica e incerte prospettive di crescita globale”, ha rilevato l’agenzia di rating, aggiungendo: “Il nuovo Governo, meno euroscettico rispetto al precedente Governo Lega-M5Stelle e meno conflittuale nei confronti dell’Europa, dovrebbe anche consentire la presentazione tempestiva del Bilancio 2020”.
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