-Covid19, la proposta delle Regioni di abbandonare il sistema delle zone di colore e di rivedere le regole sul conteggio dei ricoveri da Covid19. Il Sottosegretario alla Salute, Costa: “Riflettere sulle zone a colori”. Intanto, è record sulla somministrazione dei vaccini : in sette giorni, inoculate 4,5 milioni di dosi, ma crescono,in contemporanea, secondo l’Agenas, l’Agenzia Nazionale dei Servizi Sanitari regionali, i ricoveri in area medica al 29%; stabili, quelli in terapia intensiva al 18%. Pandemia, che ha avuto pesanti ricadute negli ultimi due anni sull’economia, con l’aumento sempre più consistente delle disuguaglianze e della povertà, come certificato dal Report Oxfam, pubblicato in occasione dell’apertura (in modalità da remoto) del Forum di Davos.
-Quirinale, mentre proseguono tra i partiti le trattative per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, si delineano le modalità anti Covid19 di voto per la prima giornata, fissata per il 24 gennaio alle 15:00 alla Camera ed emergono alcuni nodi, quali: la possibilità di far votare anche i parlamentari positivi o in quarantena e quelli privi di Green Pass. Nel frattempo, il Governo lavora a un Dl da 6 miliardi per erogare ristori alle attività più colpite dalla crisi innescata dalla pandemia e far fronte al caro bollette, senza però ricorrere allo scostamento di bilancio. Non solo caro bollette, però, a pesare sulla ripresa anche l’inflazione, di cui l’Istat ha confermato l’accelerazione anche a dicembre su novembre, con il raddoppio dei prezzi del carrello della spesa. In UE, commemorato a Strasburgo, il Presidente del Parlamento Sassoli, scomparso la settimana scorsa. A Bruxelles, invece, riunione dell’Eurogruppo sulla revisione del Patto di Stabilità, Gentiloni: “Stabilità, ma anche crescita”.
di Federica Marengo lunedì 17 gennaio 2022

Mentre il Governo è al lavoro per varare a giorni il Dpcm collegato all’ultimo Dl, che dall’8 gennaio ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50, nel quale saranno precisate le attività alle quali si accederà senza Green Pass base e Super Green Pass, oltre ad ospedali, tribunali e commissariati, dovrebbero essere esclusi: alimentari, supermercati e farmacie, a cui aggiungere tabaccherie, edicole, negozi di intimo e librerie ,su cui ,al momento, sarebbe in atto un braccio di ferro nell’Esecutivo, tra forze politiche che vorrebbero un ulteriore inasprimento con accesso mediante Green Pass base, ovvero solo con esito negativo di un tampone molecolare o antigenico ed altre che vorrebbero ampliare le aperture e gli accessi con il Certificato base , alcuni Presidenti di Regione hanno chiesto di abbandonare il sistema delle zone di colore, a dir loro superato dall’obbligatorietà del Certificato Verde Digitale per l’ accesso a quasi tutti gli ambiti della vita socio-culturale e lavorativa e ai mezzi di trasporto, così come di rivedere le regole sul conteggio dei ricoveri da Covid19, con l’esclusione dei pazienti scopertisi positivi e , quindi, asintomatici successivamente alla degenza per altre malattie.
Da modificare, poi, per le Regioni anche la capienza a bordo dei mezzi di trasporto dal 50% previsto in zona arancione all’80%, il meccanismo della quarantena, con la riduzione a 5 giorni o l’eliminazione del periodo di isolamento per i positivi vaccinati con la terza dose , sostituito dall’autosorveglianza.
Infine, chiesto che sia evitata la sospensione del Pass ai positivi asintomatici con dose booster e di eliminare l’obbligo del test al termine dei 5 giorni di autosorveglianza per coloro che hanno avuto un contatto stretto con un positivo.
Un processo di semplificazione e alleggerimento “burocratico”, cui ha fatto da apripista la Regione Emilia Romagna, che da questa settimana renderà possibile alle persone vaccinate con ciclo primario , risultate positive, di inserire i dati di relativi all’accertamento mediante tamponi fai da te della positività e della successiva negativizzazione, direttamente su un portale ad hoc e di far partire così il periodo di isolamento senza aspettare l’intervento dell’azienda sanitaria locale di riferimento.
L’Esecutivo, pare dunque aver aperto, se non alla modifica del conteggio dei ricoveri, per via del parere negativo espresso dal Comitato Tecnico Scientifico, alla revisione del sistema delle zone di colore, e , secondo quanto dichiarato dal ministro della Salute Speranza, nei prossimi giorni si terrà un tavolo tecnico con le Regioni per discuterne.
A tal proposito, il Sottosegretario alla Salute, Costa, in un’intervista a Il Giornale, ha spiegato: “I cittadini sono stanchi e stremati, ora è tempo di dare prospettive positive per chi ha fatto il proprio dovere da due anni. Se vogliamo che gli italiani continuino a rispettare le regole dobbiamo semplificarle e prendere atto che quasi il 90 per cento degli italiani si è vaccinato. L’obiettivo è quello di convivere con il virus, quindi smettiamola di fare tamponi agli asintomatici. Lo stesso Fauci ha detto che tutti incontreremo il Omicron, prima o poi. Ma nel nostro Paese ci sono 47 milioni di italiani che si sono vaccinati e molti dei quali, se contraggono il virus, nemmeno se ne accorgono. Dobbiamo offrire uno scenario diverso per tutti coloro che hanno rispettato le regole e le restrizioni, è una questione di credibilità e responsabilità”.
Poi, ribadendo quanto affermato dal ministro dell’Istruzione Bianchi, ovvero che la priorità è la scuola in presenza , specie dove la platea è vaccinata per l’80%, sulla revisione del bollettino, in contrasto con il parere negativo del CTS, ha evidenziato: “Non serve comunicare i dati dei contagi ogni giorno senza alcuna distinzione. È fuorviante. La pandemia ha cambiato gli scenari e anche la comunicazione deve adeguarsi. Vanno trasmessi i dati che servono a convincere la gente a vaccinarsi. Quando viene fuori ogni giorno che oltre il 75 per cento di chi occupa un letto di ospedale ancora non si è vaccinato, magari qualcuno ( i no vax) cambiano idea”.
Tuttavia, se la curva dei contagi negli ultimi giorni sembra decelerare, pur attestandosi su numeri crescenti, con il picco che potrebbe verificarsi fra due-tre settimane, l’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali, ha rilevato ad oggi un tasso del 29% dei ricoveri in area non critica , pari a un aumento dell’1%; stabili, invece, al 18% , le terapie intensive. Da ciò, oltre alla Valle d’Aosta ,che, con il 24% di terapie intensive e il 69% di ospedalizzazioni in area non critica occupate, da oggi è in arancione, sono a rischio la Sicilia (al 20% e al 35%), il Piemonte (al 23% e al 30%), il Friuli Venezia Giulia (al 23% e al 29%) e l’Abruzzo (al 21% e al 29%).
La Sardegna , invece, potrebbe passare in zona gialla (andando così ad aggiungersi alla Campania, passatavi oggi), ma per la conferma dei dati occorrerà attendere la rilevazione del martedì sulla pressione dei pazienti positivi sui reparti e quindi la cabina di regia di venerdì 21 gennaio.
In netto aumento, secondo la struttura commissariale guidata dal Generale Figliuolo, le somministrazioni di vaccini, con il record di 4,5 milioni di inoculazioni tra prime, seconde e terze dosi, registrato nella settimana dal 10 al 16 gennaio, un livello mai rilevato finora , che ha sorpassato di quasi mezzo milione di unità il precedente record. La gran parte delle somministrazioni hanno riguardato il booster, sebbene vi sia stata una risalita delle prime dosi: dalle 93 mila di sabato alle oltre 62 mila di ieri, domenica.
Non solo aspetti sanitari però, rispetto alla pandemia, ma anche effetti e conseguenze di quest’ultima sull’economia. Secondo il rapporto dell’organizzazione umanitaria Oxfam, presentato stamane, in occasione dell’apertura del Forum di Davos (per il secondo anno di fila in modalità virtuale).
Secondo il Report, gli ultimi due anni, 2020-2021, scanditi dalla pandemia, hanno causato 163 milioni di persone in povertà, accentuando così la diseguaglianza con i più ricchi che hanno visto aumentare le proprie fortune. Guardando all’Italia, coloro che vivono sotto la soglia di povertà, ovvero che guadagnano meno di 1000 euro al mese, sono passati dal 26% del 1990 al 32,1% del 2017 .
Quanto ai singoli miliardari, ad esempio , il surplus patrimoniale, in termini reali, del solo Jeff Bezos , proprietario di Amazon, nei primi 21 mesi della pandemia (+81,5 miliardi di dollari), equivale al costo completo della vaccinazione (due dosi e booster) per l’intera popolazione mondiale con il costo per dose fissato al costo di produzione del vaccino a mRNA di Pfizer stimato dai ricercatori dell’Imperial College di Londra.
Inoltre, la pandemia ha determinato anche una disparità nell’accesso alle cure e ai vaccini, che dovrebbero essere garantiti a tutti, e un’acuirsi della disparità di genere sul lavoro, con le donne che in larga parte hanno perso l’occupazione. Per invertire la rotta, bisognerebbe quindi virare verso la redistribuzione delle ricchezze e verso la parità tra uomo e donna in termini di opportunità lavorative e di salario.
Sul fronte politico, i partiti di Maggioranza e Opposizione proseguono le trattative per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, con il centrodestra che, tornerà a riunirsi giovedì e che insiste sulla candidatura del Presidente di Forza Italia, Berlusconi, il quale, entro il 23 gennaio, come dichiarato dal segretario della Lega Salvini, dovrà verificare l’esistenza dei numeri per eleggerlo, salvo valutare un piano alternativo ,che potrebbe mettere d’accordo tutti, e il centrosinistra , Pd, Italia Viva , LeU e M5S (quest’ultimo, in riunione questa sera con lo stato maggiore e mercoledì con i segretari di Pd e LeU) che respinge tale possibilità, chiedendo ai leader del Carroccio e di Fratelli d’Italia di convincere l’ex Premier a un passo indietro per avviare un dialogo che porti all’elezione di un candidato condiviso, di alto profilo istituzionale e super partes.
Quanto alle modalità di voto, (la prima votazione si svolgerà il 24 gennaio alle 15:00 a Montecitorio), queste ultime sono state annunciate dal Presidente della Camera Fico, nel corso della trasmissione Rai Mezz’ora in più : “Per me , è una grandissima responsabilità. Sono stati due anni molto difficili, la Camera, il Parlamento è stato sempre aperto e ha garantito sicurezza e sarà così anche con l’elezione del presidente della Repubblica. Abbiamo praticamente finito tutti i protocolli di sicurezza che saranno applicati. I positivi al momento non potranno votare ,ma l’istruttoria continua, i non vaccinati sì, ma con il tampone. Tutte le forze politiche hanno fino in fondo la responsabilità per arrivare a un nome il più possibile condiviso, eletto entro il 3 febbraio (quando scadrà il mandato di Sergio Mattarella) e che abbia un profilo di alta moralità, aderente alla nostra Costituzione e ai principi e valori forti che rappresentano in tutto e per tutto il nostro Paese, che è un Paese dove c’è una grande civiltà. I ‘grandi elettori’, saranno chiamati al voto in blocchi da 50, si partirà dai senatori a vita, poi parlamentari e poi delegati regionali. Prima si sanificheranno le mani, poi voteranno, mentre i cosiddetti “catafalchi” saranno sostituiti da cabine, simili a quelle elettorali. E i ‘grandi elettori’ positivi al Covid19, in questo momento non posso votare, a norma di legge, ma l’istruttoria continuerà. Non c’è nessuna violazione costituzionale o di procedura. Stiamo vivendo una emergenza sanitaria: un positivo non può muoversi dal proprio domicilio. Alla Camera i positivi sono 29, in discesa. Al Senato, non conosco il numero preciso, tra sei e gli otto. In questo momento di emergenza sanitaria conclamata osserva non dobbiamo dare messaggi sbagliati alla cittadinanza, fermo restando che ne discuteremo ancora. Quanto, a un non vaccinato, oggi, alla Camera si può entrare con il tampone, quindi può venire a votare, perché alla Camera entri con il Green pass, ma solo nel palazzo e in Aula, mentre nel ristorante o al bar devi entrare con il Green pass rafforzato. In questi due anni ,abbiamo avuto un’organizzazione scientifica, in due anni non abbiamo mai avuto un cluster o un focolaio. Abbiamo ottenuto risultati eccellenti garantendo a pieno regime la funzionalità legislativa. Il voto contestuale significa che nel momento in cui apro il voto alle 15 e la votazione è aperta in quel lasso tutti devono poter votare. Mentre per il giuramento del prossimo Capo dello Stato ,ci teniamo che ci possano essere tutti i grandi elettori. E quindi saranno tutti tamponati con un test rapido di ultima generazione che faremo fare prima di entrare in Aula”.
Ma nel merito, due sono le questioni sollevate: quanto ai parlamentari o delegati regionali positivi o in quarantena, che non potranno votare, fonti del Governo, hanno precisato che per consentire loro di effettuare la votazione dovrebbe essere elaborato un protocollo di sicurezza richiesto dalla Camera ,che, però, al momento non ha avviato tale iter.
Altra questione da risolvere, poi, quella dei parlamentari o delegati regionali privi di Green Pass rafforzato che abitano nelle isole e che non potranno recarsi a Roma per votare: in merito, cinque di essi , capitanati dal deputato di Alternativa C’è, Pino Cabras, hanno inoltrato ricorso alla Corte Costituzionale (che si pronuncerà in Camera di consiglio straordinaria il 19 gennaio), per conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato, chiedendo la sospensione dell’obbligo di possedere il Super Certificato Verde Digitale, in quanto lederebbe le prerogative del Parlamento, in vista del voto sul Quirinale.
Ancora, riguardo al tema sollevato dal sindaco di Benevento, ex Ministro ,Mastella , e ripreso da La Repubblica, quello della segnatura e del riconoscimento delle schede con il nominativo scritto in maniera riconoscibile, a mo’ di garanzia che i parlamentari rispettino l’accordo siglato, sulla quale l’Ufficio della Presidenza della Camera ha precisato tramite nota che : “La decisione sulla lettura delle schede sarà adottata dal Presidente Fico a garanzia della correttezza e del buon andamento dei lavori per l’elezione del presidente della Repubblica. Questo è l’obiettivo che ha ispirato anche i predecessori. Non ha dunque nulla a che vedere con le singole personalità e qualunque speculazione politica sulle modalità di scrutinio è in totale malafede”.
Nel frattempo, però ,il Governo lavora a un decreto da 6 miliardi , che dovrebbe arrivare già giovedì sul tavolo del Consiglio dei Ministri, per fronteggiare il caro bollette e per erogare ulteriori sostegni ai settori come Turismo, Ristorazione e Intrattenimento fortemente danneggiati dalla crisi , dalle restrizioni e dalle chiusure anti Covid19, senza ricorrere allo scostamento di Bilancio.
Caro bollette che , insieme all’inflazione, rischia di rappresentare un salasso sia per le imprese che per le famiglie. Confermata infatti dall’Istituto Nazionale di Statistica l’ulteriore accelerazione dei prezzi nel mese di dicembre 2021, rispetto a novembre. “Nel 2021” , fa sapere Istat, “dopo la flessione del 2020 (-0,2%), i prezzi al consumo sono tornati a crescere in media d’anno (+1,9%), registrando l’aumento più ampio dal 2012 (+3,0%). La ripresa dell’inflazione nel 2021 è essenzialmente travolta dall’aumento dei prezzi degli energetici (+14,1%), diminuiti invece dell’8,4 nel 2020. Al netto di questi beni , nel 2021, la crescita dei prezzi al consumo è la stessa registrata nell’anno precedente (+0,7%) . L’inflazione acquisita a trascinamento per il 2022 (cioè la crescita che si avrebbe nell’anno se i prezzi rimanessero attuali fino a dicembre) è pari a +1,8%, diversamente da quanto accaduto per il 2021, quando fu -0,1%”.
Raddoppiati, poi, a dicembre, i prezzi dei bei alimentari , per la cura della casa e della persona , da 1,2% a +2,4% su base annua.
Sul fronte UE, mentre a Strasburgo, presente anche il Premier Draghi, si è celebrato questo pomeriggio, il ricordo del Presidente del Parlamento Europeo Sassoli, scomparso prematuramente l’11 gennaio scorso, per via di una grave malattia , a Bruxelles, si è tenuto l’Eurogruppo, in cui si è discusso della crisi energetica e del caro bollette, ma anche della revisione del Patto di Stabilità, registrando posizioni discordanti, tra il rigorismo dell’Austria, che ha chiesto un ritorno alle regole quando la pandemia sarà finita, la Germania che ha fatto appello all’equilibrio, ma ha sottolineato come il debito vada ridotto, e la Francia, secondo la quale viene prima la crescita della stabilità. A mediare, il Commissario UE all’Economia Gentiloni che ha evidenziato come la stabilità vada coniugata con una crescita durevole e sostenibile.
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