-Approvato dal Consiglio dei Ministri tenutosi questa mattina, lo stanziamento di 25 miliardi, paria un deficit del 2,7%, per fronteggiare l’emergenza Covid19 . I primi 12 miliardi, verranno impiegati per finanziare le misure economiche inserite nel Decreto che sarà varato venerdì 13 marzo nel nuovo Consiglio dei Ministri. Le principali misure, che saranno inserite nel provvedimento, come la sospensione del pagamento di tasse, mutui, contributi e ritenute, nonché l’estensione della Cassa Integrazione ai lavoratori di ogni settore, l’erogazione di congedi parentali e voucher baby sitter e badanti, sono state illustrate dai ministri Gualtieri (Economia) e Catalfo (Lavoro) nel corso di una conferenza stampa svoltasi subito dopo il vertice di Governo, che ha aperto alla possibilità di attuare nella Regione Lombardia e in altre Regioni del Nord misure ancor più restrittive per il contenimento del contagio, quali: la chiusura di tutte le attività, eccetto quelle legate alle prime necessità (alimentari e farmacie). Il Governatore Fontana, ha quindi inviato nella tarda mattinata una lettera per illustrare le proposte della Regione, sottoscritte anche dai Governatori di Veneto e Piemonte .
-Ok unanime di Maggioranza e Opposizione, sullo scostamento dal Deficit votato oggi da entrambe le Camere.
-Il Guardasigilli Bonafede e l’informativa in Senato sulle rivolte verificatesi nelle ultime ore in molteplici carceri da Nord a Sud. Stabiliti: l’invio di 100 mila mascherine per i detenuti e la polizia penitenziaria , la possibilità di effettuare tamponi e l’allestimento di tende per pre-triage, ma ha affermato: “Lo Stato ,non indietreggia di fronte all’illegalità”. Accuse da Italia Viva, che ha chiesto le dimissioni del responsabile del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
di Federica Marengo mercoledì 11 marzo 2020
Foto: dalla Rete
Il via libera allo stanziamento di risorse aggiuntive per fronteggiare l’emergenza economica scaturita dalla diffusione in Italia del virus Covid19, è stato dato stamane dal Governo, nel corso del Consiglio dei Ministri, svoltosi a Palazzo Chigi.
Si tratta di 25 miliardi di euro, 20 in termini di indebitamento netto , pari al 2,7% di deficit, da non spendere tutti subito. Infatti, ad essere spesi , almeno per ora, saranno 12 miliardi, necessari a finanziare le misure inserite nel Decreto economico a sostegno delle Imprese, dei lavoratori, delle Famiglie e del sistema sanitario, che sarà varato nel nuovo Consiglio dei Ministri, convocato per venerdì 13 marzo.
Tale provvedimento, come spiegato in una conferenza stampa tenutasi a margine del vertice di Governo, dal Premier e dai ministri Gualtieri (Economia) e Catalfo (Lavoro), introduce la sospensione dei pagamenti di tasse, contributi , ritenute e mutui, l’estensione della Cassa Integrazione in deroga a tutti i lavoratori indipendentemente dal settore a cui appartengono, del Fondo Integrativo Salariale, gli aiuti alle imprese, al settore del Turismo e alle Famiglie (congedi parentali, voucher babysitter e badanti), assunzioni di medici e infermieri e approvvigionamento di macchinari e materiale sanitario.
Quindi, sempre questa mattina, sull’ipotesi di attuare altre misure più restrittive per contenere i contagi,chieste dai Governatori del Nord, il Presidente del Consiglio non ha escluso di poter prendere in considerazione tale possibilità, invitando il Presidente della Lombardia, Fontana, a inviare le sue proposte, ed esortando comunque a stare attenti a non affidarsi a “reazioni e istanze emotive”, ma ad avvalersi della guida di un Comitato Tecnico Scientifico.
E proprio in giornata, il Governatore della Lombardia, Fontana , avvalsosi del supporto del Comitato Tecnico-Scientifico dell’unità di crisi della Regione, dato l’ulteriore aumento dei contagi registrato oggi (+1500 rispetto a ieri) , ha avanzato la proposta di adottare il “modello Codogno”(dove,al momento, le rigide misure di contenimento hanno dato il risultato di azzerare i contagi) , di chiudere tutte le attività non indispensabili e di limitare i mezzi di trasporto, trovando riscontro nel Governo, che, tramite un Tavolo tecnico aperto a Palazzo Chigi, presieduto dal Presidente Conte, coordinato dai ministri Boccia (Affari Regionali) e Speranza (Salute) , sarebbe al lavoro per un nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio, il quale potrebbe essere approvato in serata ed essere esteso anche ad altre Regioni (Veneto, Piemonte) o a l’Italia intera e applicato in maniera selettiva solo ad alcuni settori.
Esclusa, invece da Conte, l’eventualità di nominare un “supercommissario” , in quanto, essendovi un’emergenza sanitaria in corso, “sarebbe un errore sottrarre competenze alle Regioni” proprio in questo momento.
“L’obiettivo prioritario”, ha rimarcato il Premier , “è tutelare la salute dei cittadini ,ma teniamo conto che ci sono anche altri interessi in gioco , che incidono sulla vita delle persone. Ci cono libertà civili, diritti sociali, c’è la libertà d’impresa che subisce restrizione e anch’essa ha un valore costituzionale. Dobbiamo sempre procedere con attenzione. Adesso già comincio a vedere sondaggi…stiamo attenti. Abbiamo un Comitato Tecnico-Scinetifico che ci deve guidare e che potrebbe anche dirci che alcune misure non offrono garanzia di affidabilità”.
Uno stanziamento di fondi , quello ottenuto dal Governo ,reso possibile dal via libera di Bruxelles e dal sostegno espresso da Stati membri di peso come la Germania : sì univoco è stato espresso, infatti, dalla Presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, che , in un videomessaggio via Social ha espresso a nome della UE vicinanza all’Italia (“L’Europa soffre con l’Italia. Siamo tutti italiani”), dal Commissario agli Affari Economici Gentiloni e dalla cancelliera Merkel, (“Il patto di Stabilità tra i Paesi dell’Unione Europa va usato con flessibilità. Non si può dire all’Italia in questa situazione di non investire nel suo sistema sanitario. E’ chiaro che le spese su questo debbano avere una precedenza. La situazione è straordinaria e la possibilità di usare la flessibilità è già contenuta nel patto. Ci coordineremo con il Governo italiano”).
Ok, allo scostamento dal Deficit , previsto per il 2020, arrivato anche dai partiti di Maggioranza e di Opposizione, chiamati nel pomeriggio ad esprimersi con un voto , prima alla Camera, e poi al Senato.
Voto, che a Montecitorio è stato unanime (332 voti a favore, nessun voto contrario e nessun astenuto), ratificando così, con il superamento della Maggioranza assoluta, pari a 316 sì, l’autorizzazione allo sforamento del debito. Alla seduta, però, hanno preso parte solo 350 deputati su 630 (tutti presenti, compresi Ministri e Sottosegretari), a seguito delle regole restrittive decise dalla Camera con l’accordo di tutti i capigruppo al fine di osservare le misure di contenimento del contagio.
Sì unanime (221 voti a favore) anche del Senato.
Sostegno, dunque , quello allo sforamento del deficit, incassato anche dalle Opposizioni di Centrodestra, con il segretario della Lega , Salvini, il quale ha però chiesto che la cifra di 25 miliardi non sia vincolante,ma proporzionata alle esigenze che si prospetteranno, mentre la leader di Fratelli d’Italia , Meloni, ha rivendicato lo spirito nazionale alla base del sostegno espresso al provvedimento. Soddisfatta, anche Forza Italia.
Nel primo pomeriggio, poi, informativa al Senato del Guardasigilli ,Bonafede, sulle rivolte che hanno interessato nelle scorse ore le carceri da Nord a Sud e durante le quali sono morti 12 detenuti, tra gli istituti penitenziari di Modena e Rieti, e ne sono evasi 72 dal carcere di Foggia ( di cui solo 56 subito intercettati e riportati nella struttura detentive).
Le proteste particolarmente violente dei detenuti sono state originate dalla preoccupazione di questi ultimi per l’emergenza contagio da Covid19 ,per la loro esposizione al virus e per le misure contenute nel Decreto della Presidenza del Consiglio, entrato in vigore a partire dal 9 marzo, che prevede la sospensione dei colloqui ,dei permessi e delle uscite in vigilanza.
“Da oggi, d’intesa con la protezione civile, anche in conseguenza dell’estensione della cosiddetta “zona protetta” a tutto il territorio nazionale, verranno effettuati i tamponi ai detenuti trasferiti a vario titolo, che si sommano alle operazioni di triage. Proprio ieri, è arrivata la prima fornitura di circa 100.000 mascherine che sono in fase di distribuzione, prioritariamente agli operatori che accedono dall’esterno”, ha assicurato il ministro della Giustizia, spiegando: “Stiamo lavorando senza sosta nel quadro di una più ampia battaglia contro il Coronavirus. La task force all’interno del Ministero sta preparando possibili interventi per garantire , da un lato, i detenuti, dall’altro, la polizia penitenziaria, ma bisogna mantenere la calma ed essere uniti con una consapevolezza. Questo è un momento difficile per il Paese, ma è nostro dovere chiarire , tutti insieme, che lo Stato italiano non indietreggia di un centimetro di fronte all’illegalità”.
Informativa, che non ha convinto il capogruppo al Senato di Italia Viva, Davide Faraone, il quale, nel suo intervento nell’Aula di Palazzo Madama , ha individuato come responsabile il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, chiedendone la rimozione dall’incarico (“Quello che è accaduto nelle carceri era prevedibile. Se i detenuti fossero stati responsabilizzati sulle misure probabilmente tutto ciò non sarebbe accaduto. Lei , Ministro, avrebbe dovuto anticipare quello che è capitato. Non si può far finta di niente: bisogna agire su chi è stato responsabile, quindi chiediamo che venga rimosso il capo del Dap”).
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