Breve riepilogo dell’intenso fine settimana di cerimonie liturgiche, presiedute dal Santo Padre, che preparano il Natale.
di Federica Marengo martedì 11 dicembre 2018
Foto:Spettacolomusicaesport.com
Si è concluso con l’Angelus di domenica 9 dicembre il lungo weekend che ha visto papa Francesco impegnato nelle celebrazioni per la solenne festività dell’Immacolata Concezione.
A sancire l’inizio dei tradizionali riti, che preparano il Natale, nel pomeriggio di venerdì, l’accensione in Piazza San Pietro dell’albero, un abete rosso donato dalla diocesi di Concordia in Friuli, e l’inaugurazione del presepe, una scultura in sabbia di Jesolo, rappresentante la Natività, realizzata da tre scultori : il russo Ilya Filimontsen, l’olandese Susan Rusler e il ceco Radovan Zivny, sotto la supervisione del direttore artistico, lo statunitense Richard Varano.
Alla cerimonia, poi, ha fatto seguito, nella mattinata dell’8, la recita dell’Angelus, incentrato sul passo evangelico dell’Annunciazione e sulle figure speculari di Adamo, impaurito, sfiduciato, chiuso in se stesso a causa del peccato, e di Maria, aperta, invece, ad accogliere Dio nella sua vita, pronta a farsi tramite, con la maternità ,annunciatale dall’angelo, del compimento della Sua volontà. E’dunque questo l’atteggiamento che deve avere un cristiano: affidarsi a Dio ogni giorno, sebbene questo comporti difficoltà e rischi da affrontare.
Terminata quindi la preghiera in piazza San Pietro, alla presenza dei romani e dei pellegrini, non senza aver prima rivolto un pensiero alle vittime di Corinaldo (Ancona), nel pomeriggio si è recato, dapprima presso la basilica di Santa Maria Maggiore, dove si è raccolto in contemplazione dell’icona della Virgo Salus Popoli Romani e poi in piazza Mignanelli, poco distante da piazza di Spagna, per la deposizione di una corona di fiori e la preghiera dinanzi alla statua della Vergine Maria.
Accolto dal vicario di Roma, il cardinale Angelo De Donatis e dalla sindaca Virginia Raggi, nell’accorata orazione ha chiesto alla Madre celeste vicinanza e protezione per quante famiglie di immigrati vivono una condizione di rifiuto ed emarginazione, affinché vengano accolte e vedano garantita la tutela dei loro diritti, prioritaria rispetto a qualsiasi altra legittima esigenza.
Ha poi affidato alla intercessione della Beata Vergine sia le autorità che governano la Capitale,( di modo che abbiano sempre la saggezza, la lungimiranza e lo spirito di servizio e collaborazione necessari per amministrare al meglio la città), sia gli abitanti di Roma, perché gestiscano con pazienza i disagi quotidiani e abbiano costantemente la forza di non rassegnarsi e di fare ciascuno la propria parte per migliorare le cose.
Subito dopo, salutati i cento disabili presenti in piazza, accompagnati dai volontari dell’Unitalsi, ha raggiunto a bordo della sua utilitaria, la sede del quotidiano “Il Messaggero”, in via del Tritone, per impartire in occasione dell’anniversario dei 140 anni dalla fondazione del quotidiano, la sua benedizione.
Ricevuto dall’editore Francesco Gaetano Caltagirone, dall’amministratrice delegata Azzurra Caltagirone, e dal direttore Virman Cusenza, dopo aver visitato la redazione e dispensato saluti e auguri natalizi, ha ringraziato i giornalisti per il lavoro che svolgono: “Vi auguro il meglio…e 140 anni in più di Messaggero, ma sempre con spirito di servizio, spiegando le cose senza esagerazioni, sempre cercando la concretezza, quella è la virtù del giornalista: la ricerca del fatto”, ha detto, ricevendo in dono dai cronisti una lastra di rame con il giornale del 29 giugno del 2014, data di pubblicazione della Sua prima intervista al quotidiano romano.
Quindi, l’Angelus del 9 ha concluso l’intenso fine settimana liturgico del Santo Padre, che, nella consueta riflessione domenicale, ha invitato i fedeli a trasformare il periodo dell’Avvento, ovvero dell’attesa della venuta di Cristo, in un tempo di conversione, di riconciliazione con gli altri, bandendo dall’ esistenza : l’orgoglio, la superbia, l’asprezza e la mancanza di cordialità, per preparare così la via al Signore e al perdono dei peccati.
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